Inside Out: 5 curiosità sul film d’animazione Disney Pixar
Ecco 5 curiosità sull’acclamato film della Walt Disney Pixar, Inside Out. Film sulle emozioni per grandi e piccini!
Inside Out è un film d’animazione co-diretto da Pete Docter e da Ronnie del Carmen e prodotto dalla Disney Pixar nel 2015. Pete Docter è il regista più rivoluzionario di casa Pixar e come già si è visto in Up, confeziona sempre capolavori che non sono rivolti solo ed esclusivamente ad un pubblico di più piccoli, ma anche ai più grandi. Inside Out racconta una storia toccante e commovente dal punto di vista della mente umana dei bambini, rappresentando sentimenti ed emozioni presenti in ciascuno di noi. Il film vinse nel 2016 il premio Oscar come miglior film d’animazione diventando così la decima pellicola prodotta dalla Disney ad aggiudicarsi l’ambita statuetta. Inside Out è uno dei pochi film d’animazione ad aver ricevuto commenti e giudizi, sia dalla critica e dal pubblico, più che positivi. Vi proponiamo quindi 5 curiosità su Inside Out, l’acclamato film Disney Pixar.
Inside Out: 5 curiosità sul film Disney Pixar
Riley è una bambina di 11 anni che vive nel Minnesota assieme ai suoi genitori. Un giorno il padre le comunica che la famiglia dovrà trasferirsi a San Francisco a causa di una nuova proposta di lavoro. Tutte le difficoltà del trasferimento nella calda cittadina californiana e tutto ciò che ne segue: nuova casa, nuova città, nuova scuola e nuovi amici, vengono ripresi e raccontati dal punto di vista della mente di Riley. Infatti, al suo interno troviamo cinque sentimenti: Gioia, Tristezza, Rabbia, Paura e Disgusto, i quali determinano la vita e l’evoluzione della personalità della bambina. Tra bizzarri inconvenienti e buffi intoppi, lo spettatore intraprende un viaggio nella mente umana fatta da una plancia di comando, ricordi, memoria a lungo termine, inconscio e rielaborazione notturna.
I guai iniziano quando Tristezza tocca un ricordo base di Riley trasformandolo da gioioso in triste. La bambina mentre le emozioni discutono sul da farsi si trova a scuola e scoppia a piangere davanti a tutta la classe. Gioia e Tristezza nel mentre vengono catapultate fuori dal quartier generale assieme ai ricordi più preziosi della bambina, ritrovandosi nella memoria a lungo termine di Riley. Piano piano ogni ricordo si spegne e la plancia di comando non risponde più agli ordini delle altre emozioni che guardano Riley andare alla deriva. Gioia e Tristezza quindi partono in un viaggio avventuroso nella mente di Riley, ritrovano Bing Bong, un vecchio amico d’infanzia, e altri ricordi importanti nel loro cammino verso casa.
Curiosità Inside Out – La forma dei personaggi
Come ogni film d’animazione che si rispetti i personaggi animati inumani sono la rappresentazione di figure reali. Questo vale anche per Inside Out. Il regista in diverse interviste ha dichiarato che per la realizzazione delle emozioni si è ispirato a delle forme di oggetti reali. Ad esempio, la forma di Gioia è una stella, Tristezza è una lacrima, Rabbia è un mattone, Paura è un nervo e Disgusto è un broccolo, la verdura che più disgusta i bambini. Un’altra piccola curiosità è il fatto che nella versione giapponese del film, Disgusto ha la forma di un peperone, perché pare che i peperoni siano disgustati dai bambini giapponesi tanto quanto i broccoli da quelli occidentali.
L’estensione della memoria a lungo termine
La Disney Pixar con Inside Out ha provato a ricostruire la memoria a lungo termine di una persona, e c’è riuscita alla grande! Immaginarsi la memoria come un’enorme biblioteca è la rappresentazione e la forma migliore che si potesse dare ad un oggetto intangibile. Stando alle descrizioni fornite dalla Pixar, la memoria a lungo termine ha la stessa estensione dell’isola di Taiwan, ovvero poco più di 36 mila metri quadrati. Inoltre, è composta da oltre 17 mila scaffali contenenti 1.2 trilioni di ricordi. Infine, l’isola della famiglia è grande all’incirca quanto Disneyland. Insomma, i disegnatori Disney sono stati bravi a dare una forma ed un’estensione ad un qualcosa di astratto come la memoria, ed inserirla in un film d’animazione facendo percepire le reali dimensioni di essa.
La durata delle riprese
Le riprese del film e la sua creazione durarono per un periodo di oltre 4 anni. Infatti, per girare e completare una sequenza di soli 3 secondi, i disegnatori e i creatori ci impiegarono una settimana di lavoro costante. Un’operazione immane che va oltre ogni aspettativa, che però ha dato risultati eccellenti. Le parti più complesse da realizzare furono i corpi e la consistenza delle emozioni. Inizialmente solo Gioia doveva avere un corpo fatto di bollicine, effervescente e di pura energia. Poi Pete Docte decise di estenderlo anche a tutte le altre emozioni, allungando così il lavoro di ben 8 mesi. Tutto questo fece salire il budget notevolmente, però il risultato è che le emozioni sembrano fatte di pura energia.
Due easter eggs
Come in altre pellicole, anche in Inside out compaiono degli easter eggs. Il primo si trova all’interno della nuova classe di Riley a San Francisco. Da un’inquadratura si vede un suo compagno di classe indossare una maglia con un teschio stampato sopra. La stessa t-shirt è indossata anche da Sid Phillips in Toy Story. Sid è il bambino vicino di casa di Andy che ruba i giocattoli e li trasforma, rendendoli orribili. Come in Toy Story anche in Inside out il bambino è un bulletto che ride di Riley. Il secondo easter egg è riferito al cartone Disney Pixar Alla ricerca di Nemo. Fortunato film d’animazione che vede un pesce pagliaccio alla ricerca di suo figlio sperduto per l’oceano. Quando Gioia, Tristezza e Bing Bong raggiungono la città dei giochi, su uno scaffale si vede un gioco in scatola che si chiama Finding e con un pesciolino stampato sulla confezione che assomiglia a Nemo.
Curiosità Inside Out – Tratto da una storia vera
Sia la Disney che la Pixar molto spesso trovano ispirazione da storie vere per i loro film animati. Questo vale anche per Inside Out. Pete Docter ha affermato che l’idea per la pellicola gli è venuta grazie alla figlia adolescente. Come Riley, la figlia di Docter, ha avuto un periodo di crescita molto turbolento. Inoltre, anche Docter è del Minnesota, come la famiglia di Riley, e ora vive in California. La storia è la stessa e pure i personaggi, infatti la protagonista assomiglia esteticamente e fisicamente alla faglia del regista. Una storia tutto sommato semplice, ovvero quella di una famiglia che si trasferisce da un piccolo paese in una grande città, ma che ha dato origine ad un film d’animazione innovativo e unico nel suo genere: sbalordendo critica e pubblico in sala.