Film Infinity: i titoli che vale la pena recuperare dalla piattaforma

Ecco una selezione di film che potrete gustarvi direttamente da Infinity, suddivisi per genere

Con la diffusione dell’abitudine di guardare film e serie dai dispositivi elettronici che non siano solo il televisore o lo schermo del cinema, da qualche anno a questa parte abbiamo visto come siano nate diverse piattaforme dedicate allo streaming o al download. Ormai ci siamo abituati alla comodità di decidere quando e dove far partire quello che abbiamo deciso di guardare, ma ci ricordiamo quanto fosse faticoso fare zapping sui sei canali della tv, organizzando le pause pipì e cibo in base alle pubblicità? Tempi duri per gli amanti della Settima Arte, che adesso invece possono vedersi e rivedersi tutte le loro storie preferite, a portata di click. Nel tempo si sono moltiplicate quindi le famose “internet tv” per guardare film, come Netflix, Tim Vision e Infinity.

Parliamo di quest’ultima: nata nel 2013 da Mediaset, Infinity ha un vasto catalogo di film e serie degli anni passati o uscite da poco, comprese naturalmente quelle prodotte da Mediaset. Si tratta di un servizio diverso rispetto a Premium Play, sempre di proprietà della stessa emittente, poiché Infinity permette si accedere ai contenuti solo previo abbonamento mensile, mentre l’altro è dedicato agli utenti che hanno già un abbonamento a Mediaset Premium. La redazione ha pensato ad una piccola selezione di alcuni film meritevoli presenti nel catalogo Infinity.

Indice

Old but gold – Film Infinity

Before Sunrise di Richard Linklater

Jesse (Ethan Hawke), venticinquenne giornalista americano, e Celine (July Delpy), ventitreenne francese, si conoscono su un treno diretto a Vienna. Ma Jesse, il mattino seguente, deve ripartire con l’aereo per tornare a casa. Mentre Celine ha in progetto di proseguire verso Parigi. I loro destini e i loro itinerari cambieranno per sempre quando lui decide di fare una sosta a Vienna con lei, convincendola così di scendere da quel treno.

Primo di una trilogia a cui seguirà Before Sunset del 2004 e Before Midnight del 2013, il cult di Linklater del 1995 è una riflessione sul tempo presente e sulla gioia degli amori leggeri e passeggeri. Speranzoso e realistico riguardo a questa ‘improvvisa’ relazione, il regista ci mostra gli inizi di una storia in divenire e dolcemente romantica.

before sunrise

Before Sunrise, Castle Rock Entertainment, Detour Filmproduction, Filmhaus Wien Universa Filmproduktions

Mystic River di Clint Eastwood

Jimmy Marcus (Sean Penn), Sean Devine (Kevin Bacon) e Dave Boyle (Tim Robbins), da piccoli erano tre amici inseparabili. Durante una di quelle giornate passate a giocare sulle strade del proprio quartiere, Dave viene invitato a salire in macchina da alcuni uomini sconosciuti che gli cambieranno per sempre la vita. A distanza di molto tempo, i tre si ritrovano in occasione di un evento tragico: la morte della prima figlia di Jimmy. Sean, divenuto poliziotto, inizia ad indagare sul caso e quei bambini ormai adulti faranno i conti con il passato.

Il capolavoro diretto da Clint Eastwood è la storia di un trauma e di come esso segni indelebilmente l’esistenza di un essere umano. Ricco di simbologie e di umanità, Mystic River è un thriller che parla del male e di quanto esso sia così tangibile da non poterlo nascondere. Senza però affidarsi a immagini violente o esplicite, ma piuttosto facendo emergere il dolore inconscio delle sue tracce.

mystic ricver

Mystic River, Village Roadshow Pictures Malpaso Productions NPV Entertainment

La Sconosciuta di Giuseppe Tornatore

Irena è arrivata dall’Ucraina proprio come tante ragazze dell’est, prede di uomini senza scrupoli, tra violenze e umiliazioni di ogni genere. La donna ora, è riuscita a trovare un lavoro come babysitter di una bambina in una famiglia benestante. Ma i fantasmi del passato non tarderanno a intrappolarla in tutto ciò che voleva dimenticare. Il film è raccontato, dunque, attraverso la sovrapposizione di due piani temporali che alimentano la tensione emotiva della protagonista e dello spettatore.

La sconosciuta è un sorprendente thriller italiano diretto da Giuseppe Tornatore su una donna che, nonostante le cicatrici del passato, ha conservato un’attitudine di ribellione e di fierezza che le torneranno utili nel corso della vita. Ad interpretare Irena c’è l’attrice russa Kseniya Rappoport, qui alla sua prima collaborazione con un regista italiano.

la sconosciuta

La sconosciuta, Medusa Film, Manigoldo Film in collaborazione con Sky

Gran Torino di Clint Eastwood

Con Clint Eastwood. L’americano Walt Kowalski ha combattuto la guerra di Corea, e questo l’ha reso aggressivo e burbero nei modi. Caratteristiche, queste, che si sono inasprite dopo la perdita dell’amata moglie, con la quale ha trascorso 50 anni di vita. I figli e i nipoti non hanno un rapporto stretto con l’uomo, quindi il senso di abbandono e solitudine è forte. Anziano e in pensione, passa le sue giornate in modo semplice e monotono, anche se nota i disordini e il pericolo che si stanno impossessando delle strade del quartiere popolare. Ormai le case sono quasi interamente abitate da famiglie di migranti asiatici e Walt è uno dei pochi americani rimasti. L’uomo è profondamente razzista e si guarda bene dalla delinquenza giovanile che dilaga a qualsiasi ora del giorno.

gran torino

Gran Torino, Double Nickel Entertainment, Gerber Pictures, Malpaso Productions, Village Roadshow Pictures, Warner Bros.

Anche i vicini di casa fanno parte di un’etnia asiatica, ma un episodio li avvicina. Una sera, il giovane Thao subisce dei soprusi da parte di una gang di teppisti, che fa il bello e il cattivo tempo perché la sua famiglia non ha una figura maschile che possa difenderla. Walt salva il ragazzo, finito nel suo giardino, e così facendo la famiglia del giovane lo ricopre di onore e regali. Da questo momento, si instaura un rapporto di odio-amore tra Walt e Thao, uniti contro la criminalità e la solitudine. Si tratta di un film intenso, che racconta una storia di amicizia che sa però anche di rapporto genitoriale. Un vecchio che ha perso tutto e senza una vera famiglia, un giovane bisognoso di protezione e da tenere lontano dal crimine.

Vicky Cristina Barcelona di Woody Allen

Con Scarlett Johannson, Rebecca Hall e Javier Bardem. Due giovani turiste americane sono in visita a Barcellona per una vacanza estiva. Vicky e Cristina non potrebbero essere più diverse: la prima seriosa, studiosa e in procinto di sposarsi. La seconda, disinibita e aperta alle nuove esperienze, ancora in cerca della propria strada. Una sera, ad una mostra d’arte, intravedono il pittore spagnolo Juan Antonio, che incontrano anche la sera stessa in un ristorante. L’uomo si avvicina alle due ragazze e propone loro di trascorrere con lui un fine settimana a Oviedo. Anche se inizialmente Vicky non è d’accordo, si fa convincere dall’amica e così accompagnano il fascinoso artista in giro per la Spagna. La giornata trascorre senza pensieri, tra degustazioni dei prodotti tipici e paesaggi mozzafiato. Arriva la sera e Juan Antonio propone alle ragazze di raggiungerlo in camera.

Vicky rifiuta, mentre Cristina accetta. Purtroppo però Cristina si sente male ed è costretta ad andare a dormire. Juan chiede quindi a Vicky di accompagnarlo per una passeggiata. Riuscirà la donna a non cedere al fascino caliente del pittore? A complicare le vicende, l’arrivo dell’ex moglie dell’uomo, psicolabile con istinti suicidi. Aggiungiamo questo ai film Infinity da recuperare, perché Allen riesce a delineare una Spagna caliente, piena di bellezze e che travolge i sensi. Le vicende dei tre protagonisti, fatte di amore e follia, vi conquisteranno e resterete ammaliati da una storia di persone ma anche di un’intera cultura.

vicky cristina barcelona

Vicky Cristina Barcelona, The Weinstein Company, Mediapro, Gravier Productions

Shutter Island di Martin Scorsese

Con Leonardo DiCaprio e Mark Ruffalo. 1954. Rachel Salado, paziente del manicomio criminale Ashecliff Hospital e rinchiusa sull’isola di Shutter, scompare senza lasciare alcuna traccia. L’agente federale Teddy Daniels, affiancato dall’ufficiale Chuck Aule, deve indagare per risolvere il mistero. I due iniziano così le indagini su tutto il territorio, intervistando il personale della struttura e i pazienti e analizzando tutte le prove che hanno a disposizione. È impossibile evadere dall’isola, circondata com’è da altissime e mortali scogliere. Aule sembra seguire tutte le indicazioni del capo, ma sarà solo accondiscendente o starà tramando qualcosa, insieme al direttore del manicomio? Si tratta di una storia intrigante e a tinte inquietanti, che cattura sin dalle prime scene e non lascia distogliere lo sguardo.

Se da una parte la fotografia cupa e la conformazione spigolosa e mortifera dell’isola la fanno da padrone, anche le sensazioni e i sentimenti hanno un ruolo fondamentale. Infatti, viene messo in discussione tutto e il contrario di tutto. I protagonisti non ricoprono il ruolo di narratori affidabili e i pazienti del manicomio sono esattamente come li immagineremmo: inquietanti e folli. Shutter Island è un film che va scelto, visto con attenzione e rivisto ancora, per scavare a fondo della mente umana. Nostra, e del protagonista.

film infinity

Shutter Islan, Paramount Pictures, Columbia Pictures, Phoenix Pictures

Eyes Wide Shut di Stanley Kubrick

Con Nicole Kidman e Tom Cruise. Bill e Alice sono una coppia apparentemente affiatata e innamorata, e decidono di accettare l’invito ad una festa natalizia organizzata da un loro amico benestante. Arrivati al party però, si separano: Bill, che di professione è medico, viene richiesto da due ragazze provocanti per soccorrere una vittima di overdose. Alice intanto respinge le avance di un altro ospite, un ungherese misterioso, e si preoccupa per le sorti del marito, visto poco tempo prima in dolce compagnia. La sera successiva, i due parlano della festa ma sotto l’effetto della marijuana, e cominciano a litigare. Bill è sicuro che entrambi siano stati fedeli, mentre Alice gli racconta l’attrazione sessuale che aveva provato per un giovane ufficiale di Marina, quando era già sposata con lui.

Bill resta turbato dall’ammissione di Alice, e quando visita a casa un suo paziente appena deceduto, riceve una proposta romantica dalla figlia dell’uomo. Da quel momento, la coppia cade vittima di sogni conturbanti, festini riempiti da baccanti e ospiti posseduti dall’urgenza di consumare rapporti sessuali. Che i due siano entrati in una dimensione onirica per analizzare il loro rapporto e le loro inibizioni, o tutto quello che stanno vivendo negli ultimi tempi è reale? Si tratta di una pellicola, l’ultima che Kubrick ha girato, sull’amore malato e sulle passioni torbide, sul tradimento e sui segreti che possono distruggere una coppia.

eyes wide shut

Eyes Wide Shut, Warner Bros., Stanley Kubrick Productions, Pole Star, Hobby Films

Cast Away di Robert Zemeckis

Con Tom Hanks. Chuck Noland, ingegnere informatico, vive a Memphis, ha un lavoro nell’area operativa della FedEx (azienda che ci si occupa della spedizione merci a livello internazionale) e sta per sposarsi. A causa di un’emergenza lavorativa sale sul primo aereo diretto in Malesia, ma il mezzo ha un guasto e precipita nell’oceano Pacifico. Chuck si ritrova così ad essere l’unico sopravvissuto e naufraga su un’isola deserta. Dopo essersi disperato e aver capito che non sarebbe vento nessuno a salvarlo, o almeno non nel breve periodo, capisce di dover sopravvivere in qualche modo. In una terra che non conosce e che sembra anche piuttosto ostile, data la sua natura selvaggia. Inizia così il suo viaggio nella solitudine e nella regressione primitiva, costruendosi strumenti per cacciare e protezioni.

Per non impazzire, trova un amico nel pallone Wilson, suo unico interlocutore, e cerca di tenere viva la speranza di tornare a casa, prima o poi. Cast away è un classico che andrebbe visto almeno una volta, anche solo per la straziante scienza tra il protagonista e il pallone, nella quale è racchiuso tutto il senso della storia. Inoltre offre un punto di vista differente da quello scelto per Robinson Crusoe, che dopo anni di permanenza su un’isola primitiva è costretto tristemente a tornare a casa. Chuck non ha trovato un paradiso perduto o la possibilità di allontanarsi dalla corruzione della società, ma l’inferno della solitudine e l’impossibilità di confrontarsi con il prossimo.

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Cast Away, Twentieth Century Fox, Dreamworks Pictures, ImageMovers

Paura e delirio a Las Vegas di Terri Gilliam

Con Johnny Depp e Benicio Del Toro. Stati Uniti, 1971. Il giornalista Raoul Duke viene incaricato dal proprio giornale di scrivere un articolo sulla gara motociclistica off-road Mint 400, che si tiene ogni anno nel deserto intorno a Las Vegas. Ad accompagnarlo, il Dott. Gonzo, aggressivo avvocato samoano e suo grande amico. I due, abituali consumatori di sostanze stupefacenti, colgono al volo l’occasione per trasformare il viaggio di lavoro in una settimana di eccessi. Con una decappottabile rossa presa a noleggio attraversano il deserto del Nevada, ma non senza incappare in folli allucinazioni e pericoli. Il tanto atteso giorno della corsa automobilistica arriva, ma il giornalista non scrive l’articolo come promesso: lui e l’amico sono sballati e visitano il più famoso casinò della città.

Lì le cose peggiorano, perché Duke si risveglia scoprendo di essere stato abbandonato dal compagno e fugge senza saldare il conto. Quando ritrova Gonzo, lo avvisa del fatto che hanno ancora una missione da portare a termine a Las Vegas, ovvero un servizio sull’annuale convegno formativo sulle droghe organizzato dalla polizia. Paura e delirio a Las Vegas ci trasporta in un viaggio allucinogeno sulle montagne russe, all’insegna della sregolatezza e dei pericoli che la droga causa. Lo sfondo, un’America degli anni ’60 disinibita e frizzante, che diventa una società grottesca e senza valori.

paura e delirio a las vegas

Paura e delirio a Las Vegas, Fear and Loathing LLC, Rhino Films, Shark Productions

Ladri di biciclette di Vittorio De Sica

Con Lamberto Maggiorani e Enzo Staiola. Roma, secondo dopoguerra. Antonio Ricci è un padre di famiglia disoccupato, che trova lavoro come attacchino comunale. Per lavorare deve però deve avere una bicicletta che gli permetta di spostarsi, e la sua è impegnata al Monte di Pietà, e la moglie Maria è costretta a dare in pegno le lenzuola per riscattarla. Antonio viene così assunto, ma proprio il primo giorno di lavoro la bicicletta gli viene rubata. L’uomo tenta di rincorrere il ladro, ma è costretto a rivolgersi alla polizia. Tuttavia, un furto di così piccola portata non può scomodare le autorità. Decide, insieme al figlioletto Bruno, di andare a cercare la bicicletta per conto suo. Ladri di biciclette è uno dei più celebri ed apprezzati film appartenenti al neorealismo italiano, grazie alla sua capacità di parlare del quotidiano in modo così immediato.

Tratta di povera gente e di un fatto comune, come può essere quello di un furto, ma viene naturale appassionarsi e compatire Antonio e la famiglia, tanto da sperare con loro che ritorni l’agognata bicicletta. Uno spaccato politico e sociale della storia italiana, con una Roma spoglia e ostile ai sacrifici dei meno abbienti. Il film è noto anche perché gli attori protagonisti sono stati presi “dalla strada”, ovvero non svolgevano questo lavoro di professione. De Sica però voleva che si muovessero e parlassero nel modo più naturale possibile, senza avere alle spalle le lezioni accademiche alla base della cinematografia.

ladri di biciclette

ladri di biciclette, P.D.S

Il Club degli imperatori di Michael Hoffman

William Hundert è un professore del St. Benedict College in Virginia, ed è molto apprezzato da colleghi e studenti. La materia che insegna è storia antica, ma il suo desiderio è quello di plasmare il carattere dei ragazzi, dato che in un futuro prossimo questi diventeranno la classe dirigente e avranno in mano le sorti della società. La sua classe è rispettosa ed entusiasta, ma poi si aggiunge un nuovo studente: Sedgewick Bell, figlio di un senatore molto importante. Questo disprezza l’autorità scolastica e si prende gioco dello studio. La sua influenza porta anche gli altri studenti a commettere qualche infrazione alle regole del college, e Hundert è preoccupato che il suo progetto di “scuola formativa” possa fallire.

Decide così di incaricarsi personalmente del rendimento e del comportamento del ragazzo, non senza alti e bassi e conflitti continui. A peggiorare le cose, la mentalità del padre di Sedgewick, che crede che i professori non debbano plasmare il carattere dei ragazzi, ma solo fare il proprio lavoro senza pretendere di migliorare la società. Il Club degli imperatori parla di amore per il proprio lavoro, considerato come una missione; di rispetto per le autorità e per chi ha più esperienza e saggezza; di cameratismo e spirito di gruppo. Riflette su quanto conti una vittoria in confronto all’onestà e alla correttezza, e se una persona possa davvero cambiare.

film infnity

Il club degli imperatori, Beacon Communications, Fine Line Features, Horsepower Films

Gli introspettivi – Film Infinity

Volevo Nascondermi di Giorgio Diritti

Diretto da Giorgio Diritti, Volevo Nascondermi è il biopic della tormentata vita del pittore italiano Antonio Ligabue, uno dei maggiori esponenti dell’arte naïf del ventesimo secolo. Nato in Italia, poi accolto da due genitori in Svizzera, il piccolo Ligabue sin da piccolo appare diverso da tutti gli altri. Quell’emarginazione iniziale infatti caratterizzerà la sua intera vita, e sarà proprio attraverso l’amore per gli animali e per l’arte a salvarlo da sé stesso.

Fragilità, sofferenza e solitudine incarnati perfettamente da uno splendido Elio Germano, che ci mostra la sua personale versione di uomo rimasto troppo in ombra nella storia dell’arte contemporanea. Ambientata nella valle del Po, in Emilia, il film mostra anche l’attaccamento di Ligabue con la sua terra e in particolare quella natura che gli permise di riemergere dalle paludi della sua troppa, straripante sensibilità.

volevo nascondermi

Volevo Nascondermi, Palomar, Rai Cinema

Joker di Todd Phillips

Con Joaquin Phoenix. Arthur Fleck è un uomo solo e disturbato, che abita nella Gotham City del 1981, sempre più preda del degrado e della disuguaglianza sociale. La sua è un’esistenza fatta di espedienti: lavora come clown per le strade, deriso dai colleghi ma deciso a portare avanti la missione che la madre Penny, con la quale abita, gli aveva affidato anni prima. Far sorridere sempre la gente. Non è semplice per Arthur, uomo sulla quarantina affetto da depressione e da un disturbo che gli provoca improvvisi e incontrollabili attacchi di risate, specie in momenti di forte tensione e disagio. Nonostante la sua vita sembri essere già al capolinea, ha un sogno nel cassetto: diventare un cabarettista come il suo idolo, il presentatore tv Murray Franklin. Nel frattempo continua il lavoro di pagliaccio, confortato solo dalla vista della sua vicina di casa, la ragazza madre Sophie, di cui si invaghisce.

Un giorno, un collega gli consegna un’arma per incastrarlo e farlo licenziare. I soprusi nei suoi confronti continuano, tra botte e insulti, e quando non ce la fa più, l’arma comincia a strepitare nella sua mano. Questa è la storia di come Joker è diventato quello che tutti conosciamo, il cattivo per eccellenza di Gotham City in grado di mobilitare le masse e di raccogliere consensi grazie al suo odio per la classe borghese. Tocchiamo insieme a lui il fondo di una vita vuota e senza senso, la cattiveria delle persone e una società che non comunica più ma si isola nel suo egocentrismo. Una pellicola che è come una pugnalata al cuore ma che ha del capolavoro.

film infinity

Rocketman di Dexter Fletcher

Con Taron Egerton, Bryce Dallas Howard e Jamie Bell. Un timido pianista di provincia, Reginald Dwight, ha una passione sfrenata per la musica, e studia con passione il pianoforte. Vive con la madre, egocentrica e snob casalinga senza alcuna voglia di contribuire alle spese familiari. Non è una cattiva madre per lui, ma non lo vede davvero, e non capisce davvero quello che Reginald sente nel cuore. Quando il ragazzo inizia a suonare in modo più serio e aiutato da altri musicisti, la sua vita diventa incerta e spaventosa, ma al tempo stesso stimolante e piena di aspettative. Così passo dopo passo, schiaffo in faccia e applauso, costruisce la propria carriera e il proprio personaggio, fino a diventare una delle più note stelle della scena musicale internazionale: Elton John.

Come abbiamo imparato ad aspettarci, dietro al mondo patinato della fama c’è sempre un baratro pronto ad inghiottire la star di turno, e non scampa al pericolo nemmeno lui. Un biopic, genere molto in voga in questo momento, che si distingue dagli altri perché racconta la storia di un artista ancora in vita, il che è anche rischioso, dato che il vero protagonista può dire la sua. Tuttavia un film riuscito, con una colonna sonora apprezzata da tutti i fan di Elton e che rispecchia completamente le vocalità originali del cantante, grazie al talentuoso canto di Taron Egerton.

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Rocketman, Marv Films, New Republic Pictures, Paramount Pictures

Birdman di Alejandro Gonzàlez Inarritu

Con Michael Keaton ed Emma Stone. L’ex stella del cinema Riggan Thomson è occupata ad allestire un ambizioso spettacolo teatrale per Broadway e spera che la nuova produzione possa riavviare una carriera che sembra ormai essersi affossata. Nuovi attori, nuovi stili recitativi e nuove storie; Thomson fatica a trovare il proprio posto nello show system, aggravato dal fatto che non è più riuscito a replicare il successo di un film girato in passato. Il protagonista era Birdman, un supereroe con le sembianze umane e di un volatile, di cui adesso l’attore non riesce più a liberarsi. Infatti il suo alter ego lo tormenta tutto il giorno, lo esaurisce con ragionamenti contorti e lo astrae dalla realtà. E mentre Thomson tenta di provare ai critici di essere un vero artista e non soltanto un attore capace di ruoli secondari, il suo lato oscuro ha sempre più potere sulla razionalità.

Non aiuta nemmeno la situazione familiare, identificata nella figura della figlia tossicomane. Una pellicola difficile, corposa e piena di spunti di riflessione sui legami familiari e su quanto conti avere qualcuno vicino nelle situazioni critiche. Su quello che la fama da e toglie e sul vortice di egocentrismo e complessi di inferiorità che fa provare. E infine, parla dell’importanza di aprirsi al prossimo e di affidarsi alle sue cure. Proprio quando non ce la sentiamo di condividere la nostra sofferenza e crediamo di farcela da soli.

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Birdman, New Regency Pictures, Worldview Entertainment

Noi siamo infinito di Stephen Chbosky

Charlie è il nuovo arrivato. Timidissimo e poco sicuro di sé, trascorre i primi giorni del liceo in solitudine, fino a quando non gli si avvicinano una ragazza dell’ultimo anno, Sam, e il suo fratellastro coetaneo Patrick. I due lo invitano a socializzare, a partire proprio dalla festa di inizio anno scolastico e poi in una casa privata, dove gli viene offerto un dolce che, a sua insaputa, contiene cannabis. A causa della droga che lo rende più sciolto, Charlie comincia a parlare con gli amici e scopre di avere con loro molte cose in comune. Intanto il ragazzo instaura un buon rapporto col suo professore di lettere, dal momento che sono entrambi molto appassionati di scrittura. Charlie aiuta Sam nella preparazione ai test di ammissione universitari; per ringraziarlo, lei gli regala una macchina da scrivere.

I due ragazzi si confessano paure e segreti, e Charlie si scopre innamorato di Sam, anche se non corrisposto come vorrebbe. In ogni caso, il cambiamento in lui è iniziato: si sente più sicuro e aperto al mondo esterno, che gli fa meno paura. Noi siamo infinito ci racconta di adolescenza e fragilità psicologica, dato che il protagonista è stato accolto per un periodo in una clinica psichiatrica. Tratta dei primi amori e della difficoltà di essere sociali in un mondo in cui si deve lottare per ritagliarsi il proprio spazio. E di come si possa provare un senso di libertà tale da potersi sentire eroi, anche solo per un giorno.

film infinity

Noi siamo infinito, Mr. Mudd Summit Entertainment

Amore e altri pericoli-Film Infinity

Last Night di Massy Tadjedin

Un breve viaggio di lavoro costringe la coppia Joanna (Keira Knightley) e Michael (Sam Worthington) ad allontanarsi per un weekend. Rimasta sola a casa a Manhattan, Joanna incontrerà per caso una sua ex-fiamma, l’affascinante Alex Mann (Guillaume Canet). Dall’altra parte però, Michael durante quel viaggio sarà molto attratto dall’ammaliante collega Laura Nunez (Eva Mendes).

L’infedeltà e le sue molteplici sfaccettature sono al centro di Last Night, il film scritto e diretto da Massy Tadjedin al suo debutto alla regia. Tra gelosie, sentimenti mai spenti e notti fugaci, la regista coglie in una storia essenziale di soli quattro personaggi, due location e l’arco narrativo distribuito in poco più di 24 ore, le implicazioni e gli effetti del tradimento. Il film, pone alcuni quesiti. È peggiore il tradimento puramente fisico o quello sentimentale? Quali sono le ripercussioni di decisioni prese dall’istinto e guidate dalla passione?

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Last night, Gaumont

Il filo nascosto di Paul Thomas Anderson

Reynolds Woodcock (Daniel Day-Lewis), celebre stilista della Londra degli anni 50, detta la moda inglese dei reali, delle star e delle celebrità mondane dell’alta società. Affiancato dalla severa sorella Cyril (Lesley Melville), l’uomo ha un carattere burbero ed estremamente esigente che lo porta ad essere temuto da tutti. Una volta conosciuta la giovane e inesperta cameriera Alma (Vicky Krieps), Reynolds decide di farne sua musa e amante, traendo ispirazione per la sua creatività. Dopo un iniziale atteggiamento accomodante nei confronti di entrambi, che non la considerano come una donna puramente passeggera, (in quella casa e nel cuore di Reynolds), Alma farà uscire la sua anima più decisa e verrà costretta a trovare un rimedio.

Scritto e diretto da Paul Thomas Anderson, Il filo nascosto è l’ennesimo capolavoro imperdibile del regista de Il Petroliere. Parlando di moda e di ispirazioni artistiche il film indaga anche le dinamiche amorose di coppia e del costante bisogno di alimentarle anche a costo di commettere gesti pericolosi e di dubbia moralità.

il filo nascosto

Il filo nascosto, Annapurna Pictures, Focus Features, Ghoulardi Film Company

J. Edgar di Clint Eastwood

Con Leonardo DiCaprio e Armie Hammer. Conosciamo la storia biografica di John Edgar Hoover, diventato direttore dell’FBI nel 1900. Ormai vecchio, ripercorre la sua storia, da semplice impiegato al vertice del potere. La sua famiglia era composta da una madre molto autoritaria e da un padre vecchio e malato, e Edgar ha sempre nutrito il desiderio di fare carriera e difendere la patria. Gli affetti familiari, l’amore, i sogni, sempre in secondo piano. Se da un lato questa determinazione lo ha portato dove voleva arrivare, dall’altro gli ha fatto perdere molto, rendendolo estremamente solo e diffidente. Giorno dopo giorno si butta nel lavoro, e rinnova l’intero personale degli agenti speciali assunti dal dipartimento, richiedendo sempre più specifiche competenze.

È proprio nella selezione dei giovani agenti che conosce Clyde Tolson, collaboratore che lo accompagnerà durante tutta la sua vita, sia in ambito lavorativo che in quello privato: il rapporto tra i due va oltre la semplice amicizia, ma non evolverà mai del tutto. Vittima dei giudizi sociali, Edgar non può manifestare apertamente la sua omosessualità e non vuole rinunciare al duro lavoro di una vita per amore. Si tratta di una pellicola cruda che riporta con attenzione cronologica le tappe principali dell’incarico di Hoover, i suoi fallimenti e i suoi successi. Un’attenzione particolare anche al lato più umano dell’uomo, se non addirittura alla mancanza di questo.

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J. Edgar, Imagine Entertainment Malpaso Productions Wintergreen Productions

Match Point di Woody Allen

Con Jonathan Rhys Meyers e Scarlett Johansson. Il giovane e talentuoso Chris Wilton è un irlandese di origini modeste, da poco ritiratosi dal tennis professionistico. Si reinventa istruttore in un club esclusivo di Londra, ma ha molte passioni: la letteratura russa, l’arte, la musica lirica. Questi aspetti lo avvicinano ad un suo allievo, il ricco Tom Hewett, il quale lo invita a teatro con la famiglia. Chris ha successo con la famiglia dell’amico, e si incuriosisce della sorella di Tom, Chloe. I due cominciano ad uscire regolarmente, a pranzo, a mostre e in giro per la città. Dopo poco però l’uomo incontra un’affascinante attrice, Nola, e si invaghisce di lei. La seduzione reciproca è interrotta dall’arrivo di Tom, che paradossalmente presenta Nola come la propria fidanzata. Nel frattempo tra Chris e Chloe nasce un legame affettivo, e Chris resta ancora nelle grazie degli Hewett, che lo aiutano a trovare un posto da dirigente.

Così l’ex tennista finisce per accettare i progetti di vita alto borghese pianificati da Chloe, ma resta molto interessato a Nola. Match point è la storia frizzante e cupa di un uomo al culmine della bellezza e del successo, indeciso su quale strada intraprendere e su quale amore scegliere. Da un lato, la stabilità economica e la consapevolezza di una relazione tranquilla. Dall’altro, l’imprevedibilità e la sensualità di una relazione clandestina. Tra una forte presenza di musica lirica e i tratti drammatici di pensieri omicidi, la storia si snoda davanti agli occhi dello spettatore, che non riesce a staccare gli occhi dallo schermo.

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Match Point, BBC Films, Thema Production, Jada Productions

Perfetti sconosciuti di Paolo Genovese

Eva e Rocco, marito e moglie, invitano a cena i loro amici di sempre: Cosimo e Bianca, Lele e Carlotta, e Peppe. I padroni di casa sono da tempo in crisi, ed Eva mal sopporta gli sbalzi d’umore della figlia adolescente Sofia, che continua a volersi confidare solo con il padre. Cosimo e Bianca sono invece novelli sposi e lei vorrebbe avere un figlio. Lele e Carlotta sono i coniugi sposati da più tempo e hanno due figli, oltre che molti problemi. Infine Peppe è un ex professore di educazione fisica divorziato e ora senza lavoro. Peppe aveva promesso di presentare agli amici Lucilla, la sua nuova compagna, che purtroppo non è potuta venire alla cena a causa di una brutta febbre. Durante la cena, gli amici discutono di una coppia che si è recentemente separata a causa di un tradimento scoperto dalla moglie, leggendo un messaggio sul cellulare del marito.

Raccontando questa storia, Eva propone a tutti di fare un gioco: ognuno deve appoggiare sul tavolo il proprio telefono, e leggere ogni messaggio che arriva da quel momento in poi, ad alta voce. Quello che sembra un gioco innocente, scatenerà litigi, svelerà segreti e non perdonerà le bugie (più o meno) bianche dei coniugi. Il film ci parla di qualcosa che tutti noi conosciamo molto bene, ovvero la dimensione privata e intima che celiamo anche ai nostri più cari amici o partner. Perché si sa che se la vita segreta è nota solo a noi, quella pubblica e quella “privata” sono su un altro piano. Quante maschere dobbiamo indossare per trovare davvero noi stessi?

film infinity

Perfetti Sconosciuti, Medusa Film, Lotus Production, Leone Film Group

Morte e dintorni – Film Infinity

Il giorno sbagliato di Derreck Borte

Un colpo di clacson di troppo alla persona sbagliata, farà deragliare la giornata e la vita scombussolata della madre in fase di divorzio Rachel (Caren Pistorius). Quel diverbio innocuo, e che caratterizza le dinamiche quotidiane al volante, scatenerà l’ira di un uomo mentalmente instabile che darà prova di cosa è capace e di quanto alto sia il suo livello di rabbia.

Il thriller diretto da Derrick Borte è una delirante escalation di violenza con uno straordinario Russel Crowe perfetto nella sua fisicità possente e bruta del suo personaggio Tom Cooper. Pronto, come una bomba a orologeria, a far esplodere la furia che cova silente. Il film, inoltre, è una lucida critica alla nostra società e a tutti i limiti che la frenesia moderna si trascina dietro.

il giorno sbagliato

Il giorno sbagliato, Burek Films, Solstice Studios

1917 di Sam Mendes

Venuto alla ribalta per l’utilizzo magistrale che il regista Sam Mendes fa dei lunghissimi piano sequenza all’interno di tutto il film, 1917 è la storia del solato britannico Schofield (George MacKey) e di un messaggio da recapitare per salvare centinaia di soldati. Accanto al compagno Blake, Schofield attraverserà le linee nemiche in una vera e propria corsa contro il tempo per risparmiare così la vita ad altri soldati come lui. Tra cui quella del fratello di Blake.

Straordinario nella resa espressiva di tutte le componenti tecniche come fotografia, montaggio e colonna sonora curata da Thomas Newman, 1917 è una vera e propria esperienza immersiva nella vita di trincea della prima guerra mondiale. Questo di Mendes (American Beauty, Revolutionary Road, Spectre) è uno dei film di guerra di maggior rilievo degli ultimi anni.

1917

1917, Amblin Partners, DreamWorks Pictures, Neal Street Productions, New Republic Pictures

Il Traditore di Marco Bellocchio

Scomparso nell’aprile del 2000 a Miami, Tommaso Buscetta è stato il primo pentito di mafia che collaborò con la Giustizia a cavallo fra gli anni 80 e 90. La sua figura, contraddittoria e nodale al tempo stesso, è al centro del biopic Il traditore diretto dal grande regista Marco Bellocchio. Pier Francesco Favino (David di Donatello per il miglior attore protagonista), qui in una delle sue prove più complesse, si mostra nella sua personale versione del pentito italo-brasiliano, dei suoi rapporti familiari e della sua identità in continua mutazione che gli permisero di nascondersi più volte.

Presentato al Festival di Cannes nel 2019, il film oltre a Favino vanta di altre due pregevoli interpretazioni. Luigi Lo Cascio nel ruolo di Salvatore Contorno, membro di Cosa Nostra e Fabrizio Ferracane, nel ruolo del cosidetto “Cassiere di Cosa Nostra” Pippo Calò.

il traditore

Il Traditore, IBC Movie, Kavac Film, Rai Cinema

Notturno di Gianfranco Rosi

Girato nel corso di tre anni, dal 2017 al 2020, Notturno è il reportage di Gianfranco Rosi attraverso i luoghi della guerra in medio oriente. Dalla Siria al Libano, passando per l’Iraq e il Kurdistan, il regista ci porta per mano nei luoghi scossi dalla violenza e dal terrore, dagli scontri tra fazioni dell’ISIS e le ripercussioni sociali di figure politiche come Erdogan o Assad. Notturno mostra anche le condizioni di disagio e miseria delle popolazioni del Medio Oriente. Luoghi in cui la vita è una perpetua lotta quotidiana alla sopravvivenza.

Non mancando di momenti più intimi e di commozione, Rosi parlando di Oriente, getta una spinosa riflessione anche sul nostro Occidente e della profonda assenza e cecità nei riguardi dell’altra parte del mondo. Presentato in Concorso a Venezia 77, Notturno è il documentario già entrato nella rosa dei film stranieri candidabili agli Oscar. L’ennesimo grande lavoro di un regista dallo sguardo aperto al mondo e all’umanità.

notturno

Notturno, 21 Unofilm, Stemal Entertainment, Rai Cinema, Les Films d’Ici, Arte France Cinéma, No Nation Films, Mizzi Stock Entertainment

Auguri per la tua morte di Christopher B. Landon

Con Jessica Rothe e Israel Broussard. Tree, una studentessa maleducata e poco attenta ai bisogni altrui, si sveglia nel letto di Carter, dopo una nottata brava. Quella stessa notte viene assassinata da un killer misterioso, che si nasconde dietro la maschera di un neonato, mascotte di un evento organizzato dal college. Dopo essere morta, si risveglia nel letto di Carter, e capisce presto che è condannata a rivivere il giorno della propria morte, fino a quando non riesca a smascherare il proprio assassino e a mettere fine alla sua follia omicida.

A metà tra una teen comedy e un horror, Auguri per la tua morte ci mette in guardia sulle persone da cui scegliamo di circondarci, che andrebbero selezionate con cura. Ci dimostra che niente (e nessuno) è come sembra, e che nella vita non è mai troppo tardi per tornare sui propri passi e migliorare qualche aspetto. Come fa Tree col rapporto paterno, per esempio. Un film che aveva tutta l’aria di essere l’ennesimo horror pseudo-parodia e che invece lancia importanti spunti di riflessione, senza perdere il ritmo pop e la freschezza dei film pensati per un target adolescente.

film infinity

Auguri per la tua morte, Blumhouse Productions, Digital Riot Media

Il Padrino di Francis Ford Coppola

Con Marlon Brando e Al Pacino. New York, 1945. Vito Corleone, padrino della famiglia Corleone, è un immigrato siciliano. È diventato un criminale molto abbiente e rispettato nel suo ambiente. Opera soprattutto nel gioco d’azzardo illegale, nella prostituzione e nei racket sindacali. Nella sua organizzazione mafiosa coinvolge tutta la famiglia, dal primogenito Santino, a Fredo, al figliastro Tom, brillante avvocato divenuto braccio destro del capo. Vito deve il suo potere alla violenza e alla paura che esercita sui suoi sottoposti, ma anche ai legami d’amicizia che instaura con loro. Il suo concetto di amicizia riguarda lo svolgimento di favori in cambio di devozione e riconoscenza, e questo ha portato il mafioso a stringere accordi con molte personalità del mondo legale.

Arriva il giorno in cui fa sposare la figlia Connie con sfarzosi festeggiamenti, e proprio in quell’occasione riceve Virgil Sollozzo, un pericoloso trafficante di droga chiamato “Il Turco”, che gli chiede protezione e denaro. Il boss rifiuta, anche se Santino e Tom si erano dimostrati favorevoli all’accordo. Scoppia così tra le famiglie una lotta sanguinaria fatta di reciproci attentati ai principali capi e rappresentanti. Stiamo parlando di un grande classico, primo film di una trilogia che ha fatto la storia e che regalato a Brando e Pacino dei ruoli indimenticabili. Per gli appassionati di crime story e thriller, Il Padrino è la scelta migliore, un film “che non si può rifiutare”.

il padrino

Il padrino, Paramount Pictures

Assassinio sull’Orient Express di Kennet Branagh

Con Kenneth Branagh, Johnny Depp, Daisy Riley e Michelle Pfeiffer. Un lussuoso viaggio a bordo dell’Orient Express si trasforma in una corsa contro il tempo quando viene commesso un omicidio. Mister Bouc, il direttore del treno, è preoccupato della polizia e dello scandalo, e chiede a Poirot (anch’egli passeggero) di risolvere il caso. Il detective interroga i sospettati durante una lunga sosta tra le montagne della Jugoslavia.

L’ultimo rifacimento cinematografico del celebre romanzo omonimo di Agatha Christie, giallista amatissima e scelta molto spesso come musa ispiratrice alla base di pellicole di questo genere. Una serie di sospettati apparentemente innocui, ma sappiamo che niente è come sembra, e chiunque potrebbe avere un movente per tutto, se ben motivato. Inseriamo il film nella lista di Infinity perché è forte di un’ottima fotografia e di un cast stellare, e racconta una storia già sentita ma che fa sempre piacere ritrovare. In una versione diversa e con la sensibilità specifica di Branagh.

film infinity

Assassinio sull’Orient Express, Kinberg Genre Films, The Mark Gordon Company, Scott Free Productions

The Rhythm Section di Reed Morano

Con Blake Lively e Jude Law. Stephanie Patrick è una tossicodipendente che si mantiene economicamente tramite la vendita del suo corpo, in una Londra squallida e malfamata. La sua autodistruzione è dovuta ad un trauma che ha subito tre anni prima: la sua famiglia, composta dai genitori Andrew e Monica e dai fratelli David e Sarah, è rimasta uccisa in un disastro aereo. I giornali hanno riportato la tragedia come un incidente, ma la verità è che si è trattato di un attacco terroristico, insabbiato dal Governo perché troppo pericoloso per l’incolumità dei cittadini. I terroristi infatti si trovano ancora a piede libero, seppure sorvegliati. Stephanie scopre questo grazie all’incontro con un giornalista, che indaga segretamente sul caso e si affida alle soffiate di una fonte segreta, un agente dei servizi segreti.

Stephanie si informa sull’identità della spia e decide di andare sotto copertura, assumendo l’identità di un noto assassino. Adesso è lei contro tutti, e si può fidare solo del suo istinto e della sua determinazione a fare giustizia. La storia parla di vendetta, di una donna che arriva ai suoi obiettivi non con il fascino e la seduzione, ma con la forza fisica. Che non ha come scopo quello di diventare temibile e di mostrare la sua forza, ma di chiudere per sempre con un trauma che l’ha distrutta per anni. Pochi combattimenti sensazionalistici e acrobazie esagerate, ma lotte corpo a corpo, realistiche. Per un finale con un ultimo colpo di scena.

The Rhythm Section

The Rhythm Section, Global Road Entertainment, Eon Productions, Danjaq LLC, Ingenious

I particolari– Film Infinity

Tenet di Christopher Nolan

Sulle spalle portava il peso di far ripartire l’industria cinematografica tutta a seguito dei lunghi mesi di lockdown dovuta alla pandemia. Uscito in Italia ad agosto, Tenet, portava anche il peso dell’enormi aspettative su un film segretissimo, incomprensibile perfino a chi dietro le quinte del film ci ha lavorato. Come abbiamo detto nella nostra recensione, l’ultima opera di Christopher Nolan è un film/esperienza, che si basa cioè sulla singola e soggettiva percezione spettatoriale verso la storia che ha di fronte e come essa venga recepita sui sensi della vista e dell’udito.

Perché Tenet è sì la storia di un uomo incaricato a salvaguardare la sopravvivenza dell’umanità attraverso una missione dello spionaggio internazionale, ma è soprattutto un film sulla percezione dello spazio tempo. È infatti il tempo passato, presente e futuro ad essere il centro della manipolazione fittizia di Nolan, che gioca con l’inversione, i cliffhanger e l’escapismo. Nel cast John David Washington, Robert Pattinson, Elizabeth Debicki, Kenneth Branagh, Michael Caine.

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Tenet, Syncopy Films, Warner Bros.

Swallow di Carlo Mirabella-Davis

Diventata improvvisamente molto ricca a seguito di un matrimonio con un uomo d’affari, Hunter (Haley Bennett) tenta a suo modo di rendere felice il marito ricoprendo il ruolo della perfetta casalinga. Quando la donna scopre di essere rimasta incinta in lei si svilupperà una strana forma di disturbo del comportamento alimentare chiamato picacismo. Un disturbo cioè che la porta ad ingurgitare oggetti piccoli di natura non alimentare.

Carlo Mirabella-Davis, al suo debutto da regista, dirige un thriller psicologico che indaga con lucidità e originalità la mente traumatica di una donna infelice che sprofonda in un abisso di abitudini malsane e autodistruttive. Attraverso primi piani vicinissimi al volto e piani sequenza nella lussuosa villa in cui abita Hunter, Swallow è una critica lucida e senza mezzi termini del benessere americano e dei suoi stessi limiti.

swallow

Swallow, Charades, Logical Pictures, Stand Alone Productions, Syncopated Films

The Disaster Artist di James Franco

Nel 2003 usciva The Room, primo film di Tommi Wiseau e dell’amico Greg Sestere, rimasto nella storia come il film peggiore mai prodotto, realizzato e rilasciato dell’intera cinematografia moderna. Un’opera trash autobiografica, che ancora oggi incuriosisce e fa discutere proprio per il suo stesso essere opera totalmente fallimentare e kitsch. Un tentativo però che ha solleticato la curiosità di un attore, qui anche regista, che dell’incredibile storia della realizzazione di The Room ne ha fatto invece una commedia brillante sul sogno creativo e la catastrofe.

James Franco, assieme al fratello Dave, sono rispettivamente Wiseau e Sestere nel film parodia The Disaster Artist, uscito nel 2018 e ora disponibile su Infinity. Due fratelli nei panni di due attori disastrati e della loro assurda ma reale esperienza nell’industria cinematografica. In un film nel film che, senza dubbio, non scatena solamente una sterile risata.

the disaster artist

The Disaster Artist, New Line Cinema, Point Grey Pictures, Good Universe, Rabbit Bandini Productions, Ramona Films, RatPac-Dune Entertainment

Madre! di Darren Aronofsky

Un uomo e una donna molto più giovane di lui si sposano e vanno a vivere in una bellissima villa isolata e tranquilla, da ristrutturare e rendere abitabile. Lei si occupa della casa, lui è uno scrittore famoso che però negli ultimi tempi non riesce a trovare la giusta ispirazione. Durante questi lavori, si presenta improvvisamente a casa della coppia un uomo malato, che chiede una stanza per la notte. Non solo: arriveranno di lì a poco anche la moglie e i due iracondi figli. Da quel momento la serenità dei coniugi verrà messa a dura prova. Madre! è un film da scegliere, poiché serve del tempo per assimilare e interpretare ogni scena e situazione. Una sola visione non permette di giudicare completamente, e conosciamo abbastanza la regia di Aronofsky per sapere che le sue sono sempre atmosfere inquietanti e confusionarie.

La storia, interamente improntata sulla storia biblica e sul mondo della natura, ha la capacità di immergere in modo totale chi guarda nei mondi onirici e infernali dei protagonisti. Porta a riflettere su cosa sia l’amore per un partner ma anche per qualche ideale più alto; su cosa significhino sacrificio e follia. Non solo questi gli argomenti trattati, ma anche l’infanticidio, le conseguenze del peccato, gli errori che la società continua a commettere. La pellicola lascia lo spettatore alla fine della visione profondamente disturbato e confuso, e il caos scatenato dall’enorme quantità di figure presenti nella casa della coppia lascia il film impresso nella mente.

madre!

Madre!, Protozoa Pictures

The Terminal di Steven Spielberg

Con Tom Hanks, Stanley Tucci e Catherine Zeta Jones. Viktor Navorski arriva all’aeroporto J.F. Kennedy di New York dalla Krakozhia, un piccolo stato nato dalla frantumazione dell’Urss. Viene però subito bloccato e non può più proseguire con il suo viaggio, perché nella sua patria c’è stato un colpo di stato. Il nuovo regime non viene riconosciuto dagli Stati Uniti e quindi lui non può entrare in America. Viktor quindi, non potendo uscire dal terminal, ne fa la sua nuova casa. Dorme, mangia e si veste nell’aeroporto, e frequenta i passanti, addirittura trovando anche piccoli lavoretti per mantenersi.

Si tratta di una storia apparentemente surreale e comica, ma che in realtà fa riflettere sul ruolo dell’immigrato e sulle difficoltà che deve affrontare ogni giorno, molte delle quali veramente ingiuste, e assurde. Viktor è un uomo buono che ha nostalgia di casa ma che conosce molto bene la via per realizzare i suoi sogni, che prevedono l’arrivo in patria americana. La sua ingenua semplicità e la capacità di vedere sempre il buono delle persone lo rendono non un passante dell’aeroporto fra i tanti, ma il passante che “si ferma”, e vede oltre l’apparenza e la fugacità del mondo moderno.

film infinity

Grand Budapest Hotel di Wes Anderson

Con Ralph Fiennes, Bill Murray, Tilda Swinton e Saoirse Ronan. Proponiamo anche questa pellicola tra i film Infinity da recuperare. Monsieur Gustave è il concierge, ma è di fatto il direttore del Grand Budapest Hotel, situato nell’immaginaria Zubrowka. Gode della confidenza delle signore attempate, tra le quali Madame D, che gli affida un prezioso quadro. In seguito alla sua morte il figlio Dimitri accusa Gustave di averla assassinata e l’uomo finisce in prigione. Con l’aiuto del suo portiere immigrato, verrà coinvolto in una serie di avventure rocambolesche, che vedranno l’interazione tra molti personaggi che ruotano intorno al Grand Budapest.

Un film che parla di frontiere, che hanno diviso l’Europa per molto tempo e non hanno permesso alle persone che venivano arrestate e fatte sparire di tornare a casa. Dell’amore in tutte le sue declinazioni, da quello tenero e impacciato dei ragazzi a quello disilluso e interessato di Gustave. Da quello per la propria attività a quello per l’amico in difficoltà. Il regista ci accompagna nel suo surreale mondo color pastello, eccentrivo e pieno di colpi di scena. Troviamo inseguimenti ed elementi da film giallo, ironia e trovate fiabesche, personaggi sopra le righe ma al tempo stesso resi così reali per le loro insicurezze e debolezze.

film infinity

Grand Budapest Hotel, American Empirical Pictures, Indian Paintbrush, Scott Rudin Productions, Studio Babelsberg

Cos’è una famiglia?- Film Infinity

Gravity di Alfonso Cuarón

Durante una passeggiata nello spazio all’esterno dello Shuttle per alcuni lavori di manutenzione, la dottoressa Ryan Stone e il suo team vengono informati che alcuni detriti stanno viaggiano verso di loro dopo la rottura di un satellite russo ormai in disuso. La Stone, rimasta sola, dovrà affrontare un viaggio incredibilmente complicato nel disperato tentativo di tornare sulla terra e salvarsi.

Sandra Bullock e George Clooney sono i protagonisti di Gravity, un film sullo spazio e il lutto che vuole rappresentare metaforicamente l’approdare con i piedi sulla terra di una madre, la Bullock, dopo l’evento più devastante per un genitore: la perdita prematura della figlia. Alfonso Cuarón, dirige ancora una volta magistralmente, un film sulla nascita e la rinascita, sul grembo materno cosmico come protezione e allontanamento dal dolore. E il bisogno di attraversarlo per dirsi finalmente guariti.

gravity

Gravity, Warner Bros., Heyday Films, Esperanto Filmoj

Prisoners di Denis Villeneuve

Quando Anna ed Eliza escono a giocare insieme durante il girono del ringraziamento, le due bambine svaniscono nel nulla. I genitori delle piccole iniziano disperatamente a cercarle, e il primo ad essere accusato è un giovane solitario affetto da un ritardo mentale. Ma l’apparentemente tranquilla cittadina della Pennsylvania in cui le due famiglie vivono nasconde segreti molto più grandi di quello che possono sospettare.

Quinto film del canadese Denis Villeneuve, Prisoners è uno dei migliori thriller/gialli degli ultimi anni per come il regista riesce a creare la suspense e a depistare lo spettatore nell’ambiguità dei personaggi. Il film inoltre si pregia di un forte simbolismo che cela significati e indizi a cui prestare attenzione per sciogliere il mistero sulla reale natura della scomparsa. Nel cast di Prisoners: Jake Gyllenhaal, Hugh Jackman, Paul Dano, Melissa Leo e Viola Davis.

prisoners

Prisoners, 8:38 Productions, Alcon Entertainment, Madhouse Entertainment

Padre Nostro di Claudio Noce

La vita del piccolo Valerio (Mattia Garaci) e di sua madre (Barbara Ronchi), viene sconvolta quando insieme assistono all’attentato del padre e marito Alfonso (Pierfrancesco Favino, Coppa volpi a Venezia) da parte di un commando di terroristi. La fervida immaginazione di Valerio si tramuta in paura e vulnerabilità e in quei giorni difficili il piccolo conoscerà Christian (Francesco Gheghi), un ragazzino poco più grande di lui.

Quell’incontro con quel coetaneo solitario e ribelle cambierà per sempre le vite di entrambi. Presentato a Venezia77, il dramma famigliare di Claudio Noce, ispirandosi alla reale esperienza del fratello Valerio, focalizza il suo sguardo sull’irraggiungibilità della figura paterna e degli effetti interiori dovuti alla sua improvvisa scomparsa. Tutto all’interno del clima politico italiano degli anni ’70.

padre nostro

Padre Nostro, Lungta Film, PKO Cinema & Co., Tendercapital Productions, Vision Distribution

I Predatori di Pietro Castellitto

Dopo numerose prove d’attore, il figlio d’arte Pietro Castellino firma il suo primo, memorabile, film alla regia. I predatori è la storia di due famiglie di estrazione sociale agli antipodi, i Pavone e i Vismara. I due nuclei familiari però condividono la stessa città: Roma. Un apparentemente innocuo incidente stradale mostrato in flashforwad farà collidere i due mondi; mostrando attraverso la follia di un venticinquenne, che in realtà, siamo tutti predatori e che nessuno è ciò che sembra.

Affilata satira sociale e grottesca sull’Italia di oggi, I predatori gioca con il nonsense per sfruttarne la portata comica. Ma, nello stesso tempo, per indirizzare quella risata verso una verità amara su come siamo e come siamo diventati. Accolto dal plauso generale di pubblico e critica, il film uscito nelle sale per brevissimo tempo nel periodo del primo post lockdown, è ora disponibile su Infinity. Nel cast Pietro Castellitto, Massimo Popolizio, Anita Caprioli e Giorgio Montanini. Imperdibile.

i predatori recensione

I predatori Fandango, Rai Cinema

Lacci di Daniele Luchetti

I lacci protagonisti dell’ultimo film di Daniele Luchetti, tratto dal libro omonimo di Domentico Starnone del 2017, sono quelli che legano due vite che attraverso il matrimonio e la nascita dei figli scelgono così di unirsi per sempre. Nella Napoli dei primi anni ’80, il matrimonio Aldo e Vanda è in crisi quando Aldo s’innamora perdutamente della giovane Lidia. Trent’anni dopo e due figli ormai adulti però, i due sono ancora sposati. Ma incurabilmente infelici.

Lacci è una storia di amore e infedeltà, di tradimento e di rancore, raccontato attraverso sue piani temporali e splendidi attori che incarnano i protagonisti del presente e del passato. Nel cast infatti, grandi nomi del cinema italiano: Luigi Lo Cascio, Alba Rohrwacher, Silvio Orlando, Giovanna Mezzogiorno, Laura Morante, Adriano Giannini e Linda Caridi.

lacci

Lacci, IBC Movie, Rai Cinema

Le sorelle Macaluso di Emma Dante

Le cinque sorelle Maria, Pinuccia, Lia, Katia, Antonella sono nate e cresciute nella periferia di Palermo, in un appartamento all’ultimo piano di una palazzina. Quell’appartamento è il luogo che porta i segni del tempo che passa; di chi ci è cresciuto e chi se ne è andato; di chi resiste e chi ci abita ancora. Le sorelle Macaluso è la storia di due generazioni di donne e del tempo che passa. Le risate e la spensieratezza iniziale delle sorelle in vacanza sulle spiagge di Mondello, lascia ben presto il posto a vecchi rancori, ricordi dolorosi e sogni nel cassetto.

Quello delle cinque, prima adolescenti e poi adulte, è un legame di sorellanza indissolubile e della straordinaria forza delle donne, nel loro saper riemergere in qualsiasi traversia. Secondo lungometraggio dopo Via Castellana Bandiera della regista teatrale Emma Dante, Le Sorelle Macaluso, presentato a Venezia 2020, mantiene un impianto fortemente teatrale ma riesce a regalare alcune sfumature tipiche dei film musicali davvero inedite.

le sorelle macaluso

Le sorelle Macaluso, Rosamont, Minimum Fax Media, Rai Cinema

Miss Marx di Susanna Nicchiarelli

Romola Garai è Eleonor Marx nell’ultimo film di Susanna Nicchiarelli. Miss Marx è il biopic sulla figlia minore di Karl, una donna colta e appassionata, divisa fra una storia d’amore tormentata col compagno di una vita Edward Aveling e l’impegno politico per la classe operaia. Tra le battaglie riconducibili al femminismo come il suffragio universale e un socialismo assunto in eredità paterna però, di Eleanor, la Nicchiarelli ci regala anche un ritratto estremamente intimo su una donna fragile e contraddittoria.Sempre in bilico tra le decisioni della sua vita e gli ideali per i quali si batteva.

Coadiuvato da una colonna sonora rock e ricercata, l’attenzione al decor e ai costumi per ricostruire le atmosfere degli interni ottocenteschi; Miss Marx getta una luce su una degli eredi del grande filosofo Karl Marx. Dopo il primo ritratto di donna della regista nel 2017 Nico, 1988.

miss marx

Miss Marx, Vivo film, Rai Cinema, Tarantula, VOO, BeTV

The greatest showman di Michael Gracey

Con Hugh Jackman, Michelle Williams, Zac Efron, Rebecca Ferguson e Zendaya. Inizio Ottocento. Phineas Taylor Barnum è un uomo che si è fatto da solo, nato poverissimo in un’Inghilterra ostile per il povero e il diverso. Si sposa con la nobile Charity e avrà con lei due figlie, che diventeranno i motivi della sua voglia di sfondare. Phineas è deciso a fare qualcosa di grande, per cui essere ricordato, e pensa ad un circo formato da talenti svariati. Quando comincia ad avere successo anche tra le alte sfere della società, perde la bussola e diventa avido, pretendendo sempre di più.

Riuscirà a riscoprire i valori che lo hanno fatto diventare l’uomo di successo che è ora? Un film che racconta la nascita dell’intrattenimento prendendo spunto da una storia vera. Ma che elogia la diversità e il coraggio di chi va oltre le apparenze e decide di vivere secondo la sua natura. La famiglia è quella che due partner si creano grazie al loro amore, ma anche quella che nasce tra colleghi e amici. Così come accade alla troupe di Phineas.

film infinity

The Greatest Showman, Lawrence Mark Productions, Chernin Entertainment, Original Film

Tre manifesti a Ebbing, Missouri di Martin McDonagh

Con Frances McDormand, Woody Harrelson e Sam Rockwell. Mildred Hayes è distrutta dal dolore, perché deve fare i conti con la morte della figlia adolescente, violentata e uccisa. Cerca di coinvolgere la polizia del Missouri per indagare sul delitto e trovare il colpevole, ma le ricerche dopo qualche tempo cessano e il caso è archiviato. Mildred allora commissiona di tasca sua tre manifesti con tre messaggi precisi diretti a Willoughby, sceriffo di Ebbing. Affissi in bella vista nella strada principale che porta all’entrata del paese, provocheranno reazioni molto forti nella comunità e riapriranno il caso. Questo è un film che parla di dolore crudo, intenso e poco “cinematografico”.

Niente scene lacrimevoli e momenti toccanti belli da vedere, ma sofferenza violenta che si manifesta in tutta la sua sgradevolezza, con personaggi che volutamente non permettono empatia ma solo una comprensione distaccata. La trama procede non tanto con la ricerca forsennata dell’assassino, quanto con la guerra mediatica che Mildred porta avanti. Tre mannifesti a Ebbing, Missouri termina poi in modo ciclico, ovvero senza una soluzione, quindi più che una storyline precisa, qui troviamo un film introspettivo che analizza l’amore di una famiglia e l’emotività che riesce a scatenare azioni e reazioni.

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Tre Manifesti a Ebbing, Missouri, Blueprint Pictures

 

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