Natale, folle Natale: recensione del film natalizio di Netflix
Una commedia natalizia senza pretese che si fa guardare con leggerezza e ironia
Uno speaker radiofonico di successo, una bella casa e quattro figli che hanno tutto quello che desiderano. Queste le costanti nella vita degli Williams. All’improvviso, tutto cambia. Cosa si è disposti a fare per le persone che si amano? Natale, folle Natale è una commedia uscita su Netflix il 28 novembre e diretta da Leslie Small. Il film ha tutte le carte in regola per rientrare nella categoria delle classiche pellicole spensierate da guardare insieme alla famiglia, vicino ad un albero decorato per le feste. Lasciando comunque qualche spunto di riflessione che nel il periodo in cui “si è tutti più buoni” fa sempre bene.
Il cast comprende la famiglia Williams, con il padre Rush/Romany Malco (Think like a man, 40 anni vergine, Last Vegas), la sua collega Roxy Richardson/Sonequa Martin-Green (Star Trek: Discovery, C’era una volta, The Walking Dead), e la zia Jo/Darlene Love (Love actually, I love Radio Rock, L’amore non va in vacanza).
Indice
- La trama
- La ricchezza che abbiamo dentro
- Circondiamoci di calore
- Circondiamoci di calore pt.2
- Considerazioni tecniche
La trama-Natale, folle Natale recensione
Un DJ vedovo vive con i suoi quattro figli: Jamal, Mya e le gemelle Evie e Gabby. Partito dal nulla in una casa modesta e con poco denaro da parte, dopo la morte della compagna è riuscito a riscattarsi e a trovare un po’ di felicità nel successo nel mondo radiofonico. Rush crede che regalando ai figli tutto ciò desiderano e anche di più, potssa allontanare da loro, e da se stesso, il dolore per la mancanza della donna di casa.
Non tutto va però secondo i piani, se da un lato i bambini sono stati viziati all’eccesso dall’altro lato il protagonista continua a dare per scontata la sua fortuna. Un giorno infatti, come frutto di un destino già scritto, Rush perde il lavoro e di conseguenza il benessere economico. Tutto ciò proprio qualche settimana prima di Natale, con i regali da comprare. Scoraggiato e senza un piano ben definito in mente, si affida al supporto e all’intuizione della collega Roxy, della quale è segretamente innamorato. Ma come la prenderanno i figli, alla notizia di doversi trasferire nella vecchia e gran poco lussuosa casa d’infanzia?
La ricchezza che abbiamo dentro– Natale, folle Natale recensione
Tutto è in vendita per il prezzo giusto, Rush! (Marshall)
Tutto può essere venduto a chi offre di più, se l’offerta è quella giusta. Niente di personale, solo affari. E quando parliamo di affetti, relazioni, passioni? Anche in questo caso un oggetto costoso o un’azione valgono di più dell’amore che trasmettiamo ai nostri cari e a quello che abbiamo dentro? Rush crede di fare la cosa giusta accontentando i figli ogni volta che pretendono qualcosa di molto costoso e non alla portata di tutti. Vuole renderli felici, in modo che non pensino continuamente alla dolorosa perdita della madre. Quando si ha a che fare col dolore, l’impulso è quello di allontanarlo il più in fretta possibile e con ogni mezzo a disposizione. Comprare quel pezzetto di felicità tramite i soldi sembra un’opzione più che legittima.
In fondo, meglio essere malinconici in una villa con piscina, con una bella macchina sportiva nella rimessa e con la possibilità di togliersi qualsiasi capriccio in uno schiocco di dita. Ma se riflettiamo su cosa ci rimane dentro, capiamo che avere tante cose belle è solo un’aggiunta alla vera ricchezza che dovremmo perseguire. Una pacca sulla spalla dall’amico di sempre, un abbraccio di un figlio, uno sguardo d’intesa da un collega di lavoro che condivide con te gli stessi dubbi e difficoltà. E diventa chiaro come in realtà niente sia in vendita quando si tratta di sentimenti e di obiettivi di una vita.
Circondiamoci di calore – Natale, folle Natale recensione
Non conta cosa possiedi, conta che cosa hai intorno a te. (Rush)
Le solite frasi fatte. Ma guarda caso, sono quelle più efficaci. Rendersi conto che le uniche cose importanti nella nostra esistenza sono l’amore dei familiari e degli amici, sono questi i sentimenti che permettono di calibrare il peso che diamo al denaro, alla fama e alla reputazione. Che senso ha essere uno speaker di successo, se poi i tuoi stessi figli non ti stimano come padre? La musica è il suo pane quotidiano, e quando va in onda, sente di connettersi con la sua gente. Alla malinconia del protagonista di non poter più svolgere il lavoro dei suoi sogni, si unisce la paura di non poter più provvedere come prima al mantenimento dei figli: college prestigiosi, pony nel maneggio, macchine cromate e piscine sontuose.
Circondiamoci di calore pt.2
Se i suoi ragazzi non sono felici, sente di fallire come genitore. Come unico genitore si carica sulle spalle il peso di dover fare anche da madre. Crede che ormai Jamal, Mya e le gemelle siano viziati a tal punto che odieranno tornare nella casa vecchia insieme a zia Jo, anche se i problemi economici lo impongono. Tutte queste preoccupazioni ofuscano la sua capacità di giudizio, Rush infatti non capisce che sotto tutti i loro desideri materiali e quell’aria spocchiosa, i suoi figli sono ancora quelli di un tempo. Quelli che si stringevano in un salotto minuscolo e che non vedevano l’ora che arrivasse la mattina di Natale, per aprire l’unico regalo dell’anno.
Quando Jamal sembra non accettare le decisioni sentimentali del padre e il trasferimento, scappa. Rush e gli altri lo cercano con apprensione ovunque, soprattutto nella villa. Alla fine, lo trovano nel posto più intimo e significativo di tutti: uno spiazzo illuminato da un’insegna luminosa, che da su una vallata. Il posto preferito della mamma. Perché siamo fatti di ricordi, e l’unico modo per lasciare un segno del nostro passaggio è scrivere la nostra storia e mantenere vive quelle degli altri.
Considerazioni tecniche – Natale, folle Natale recensione
Partendo dalle inquadrature si possono individuare molti piani medi, che vedono gli attori inquadrati più o meno fino alla cintola. Sono presenti anche diverse carrellate frontali e il film si gioca molto sulla ripresa della mimica facciale e dei movimenti del corpo. La fotografia è “natalizia”. Patinato e coloratissimo, il set diventa un villaggio di Natale a grandezza naturale; questo permette allo spettatore di rilassarsi, sentirsi coinvolto in un ambiente sicuro e di godersi la storia, piuttosto prevedibile. A proposito di questo, la storyline è lineare e senza plot twist. Segue la struttura classica della presentazione dei protagonisti, dell’arrivo dell’ostacolo e del superamento di questo, con conclusione risolutiva.
Per quanto riguarda la colonna sonora, sono presenti alcune delle canzoni festive più celebri, aperte dalla prima nelle scene di apertura, con la voce di John Legend. Tutti gli altri brani sono modernizzati e contribuiscono ad immergere chi guarda in un’atmosfera che lo fa sentire a casa. Troviamo anche un piccolo espediente spesso usato negli ultimi anni, quando per la storia è necessario mostrare i messaggi tra i personaggi.
Sullo schermo vengono riportate delle conversazioni prese da una chat, con i classici puntini di sospensione mentre gli interlocutori scrivono. Viene anche ripreso un countdown che segna i giorni che mancano prima del 25 dicembre, e che da una suddivisione temporale alla storia. In conclusione, Natale, folle Natale è una pellicola senza troppe pretese che si fa vedere, offre la classica morale che conta di più la ricchezza interiore di quella morale ed è fresca e spensierata. Tuttavia, non resta impressa per qualcosa in particolare; si inserisce nell’enorme calderone di film natalizi “di serie”, che l’anno prossimo probabilmente saranno già stati dimenticati.
Natale, folle Natale
Voto - 5
5
Voto
Lati positivi
- Film adatto a tutta la famiglia
- Atmosfera natalizia perfetta per celebrare le festività
Lati negativi
- A tratti troppo banale
- Cambio di personalità del protagonista troppo repentino per essere credibile