Star Wars – L’ascesa di Skywalker: la recensione
La recensione di Star Wars: L'ascesa di Skywalker: l'epilogo dell'eterna lotta tra bene e male
Dopo anni di attesa siamo giunti alla fine di questa ennesima trilogia di Star Wars. Tanto tempo fa, ma non in una galassia lontana lontana, George Lucas diede vita ad uno degli universi fantascientifici più grandi mai esistiti. Dopo i primi sei film i diritti sono passati di mano alla Disney che prontamente annunciò una nuova trilogia e tre spin-off. Il progetto ha generato una profonda spaccatura tra gli appassionati di Star Wars generando nel tempo non poche polemiche. Finalmente dopo anni siamo qui con la nostra recensione a raccontarvi le nostre impressioni su Star Wars L’ascesa di Skywalker, ultimo capitolo della trilogia disneyana.
Per la gioia di molti torna dietro la cinepresa J.J. Abrams, regista del primo capitolo uscito nel 2015. Tra i protagonisti i soliti Adam Driver, Daisy Ridley, John Boyega con anche qualche immancabile nome storico appartenente ai primi film. Alla lunga schiera si aggiunge anche Carrie Fisher (scomparsa nel 2016) la cui “figura” è stata in qualche modo estrapolata da scene inedite girate in passato e mai utilizzate nei film.
Indice
Star Wars L’ascesa di Skywalker recensione
Come da richiesta della Disney non possiamo (ndr. e non vogliamo), svelarvi nulla di specifico della trama. Vi basti sapere che, dopo la morte di Luke Skywalker nel precedente capitolo, i ribelli proseguono la loro lotta contro il Primo Ordine guidato dal leader supremo Kylo Ren, sempre più assetato di potere. Mentre infuria la battaglia una nuova minaccia incombe sulla galassia. Per completezza vi riportiamo la sinossi ufficiale del film: La Lucasfilm ed il regista J.J. Abrams uniscono le forze ancora una volta per condurre gli spettatori all’interno di un nuovo epico viaggio in una galassia lontana, con Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, l’affascinante conclusione della seminale saga su Skywalker, all’interno del quale nasceranno nuove leggende e si compirà la battaglia finale per la libertà.
Star Wars: facciamo ordine nella forza
Prima di addentrarci nelle viscere della nostra analisi su questo ultimo capitolo della saga di Star Wars vorremo rifare un piccolo passo indietro per ricapitolare un po’ tutta la filmografia. Il tutto ebbe inizio grazie all’universo creato da George Lucas con i primi tre film. Parliamo di svariati anni fa, esattamente del 1977-1983 con i titoli Guerre Stellari, L’impero colpisce ancora ed Il ritorno dello Jedi. Il cast era composto da svariati attori tra cui un giovanissimo Harrison Ford, Mark Hamill e Carrie Fisher.
Fu una trilogia con un successo planetario, tutt’ora riconosciuta come la migliore mai creata di Star Wars. Poi dal 1999 al 2005 George Lucas tenta di bissare il successo dando alla luce la cosiddetta trilogia prequel. I film sono La minaccia fantasma, L’attacco dei cloni e La vendetta dei Sith. Tra i vari nomi nel cast spiccano new entry come il leggendario Christopher Lee, nei panni dello spietato conte Douku. I fatti raccontati sono cronologicamente antecedenti a quelli della prima trilogia. Non fu un grande successo, almeno per i primi due film, aspramente attaccati da critica e pubblico.
Veniamo dunque “ai nostri giorni”. Cambia totalmente la produzione e se vogliamo anche il progetto. L’idea è quella di affondare e piene mani nel marchio creando film e non solo… La Disney acquisisce i diritti di Star Wars ed annuncia subito sei film: una trilogia da ricollegare alle due precedenti e tre spin-off legati sempre alla storia principale. L’universo starwarsiano si espande ulteriormente. Il 2015 è l’anno de Il Risveglio della Forza seguito nel 2017 da Gli ultimi Jedi. Veniamo dunque alla parte centrale della nostra recensione in cui vi diremo la nostra noi di Filmpost.it sull’ultima fatica di J.J. Abrams. Buona lettura.
Star Wars L’ascesa di Skywalker: l’epilogo della trilogia
Eravamo rimasti un po’ amareggiati dal precedente capitolo della saga diretto Gli ultimi Jedi diretto da Rian Johnson. Si trattava di un film che snaturava molto il mondo di Star Wars, con una storyline abbastanza incerta ed un fastidioso e non infrequente humor di matrice disneyana. La voglia di riscattare la saga e chiudere la trilogia con un film di tutto rispetto era molta. J.J. Abrams è stato richiamato dietro la cinepresa ed a nostro avviso ha svolto veramente un buon lavoro. Senza troppi giri di parole possiamo dire che si tratta sicuramente del miglior film di questa nuova trilogia. Star Wars L’ascesa di Skywalker è l’epilogo dell’eterna lotta tra bene e male perché di questo si tratta. Da una parte c’è la forza dei Jedi, dall’altra il potere del lato oscuro dei Sith: bianco contro nero, luce contro tenebre.
Quest’ultimo capitolo riprende questa grande guerra dicotomica tra buoni e cattivi (ndr. senza troppe sfumature di grigio) per dare un’epica conclusione alla storia. In questo senso rimane molto dello spirito dei primi Guerre Stellari dove c’erano comunque due grandi fazioni ben distinte e tutto poteva metaforicamente essere ricondotto alla lotta tra bene e male. J.J. Abrams ci ribadisce ulteriormente questi aspetti grazie anche alla palette della fotografia del film con la bella Rey vestita di bianco contro l’oscuro Kylo Ren che indossa abiti neri; ma ancora la spada di luce azzurra contro la fiammeggiante rossa, il contrasto tra un mondo naturale luminoso e rigoglioso ed una terra oscura e tenebrosa. Sembra per alcuni versi di rivivere le atmosfere del Signore degli Anelli, senza mai tradire però il genere di partenza.
Star Wars L’ascesa di Skywalker: breve analisi
142 minuti non sono pochi per un film di fantascienza ricco di effetti speciali, anche se dobbiamo dire questo ultimo Star Wars è godibile per tutta l’intera durata. La storyline è forse un po’ troppo lineare e basata sull’azione. Storie e personaggi secondari sono stati messi da parte dando priorità al filone narrativo principale. La scenografia e gli effetti speciali sono il punto di forza di questo ultimo capitolo, a dir poco una gioia per gli occhi. Nell’immensità di paesaggi fantastici e fantasiosi le scene si susseguono velocemente, tra battaglie terresti ed, ovviamente, stellari.
L’architettura della sceneggiatura ruota tutto attorno alla contrapposizione tra Kylo Ren e Rey, in assoluto la cosa più bella e riuscita del film. Un dialogo verbale e “di spada”, sia da lontano che da vicino, un incessante lotta fatta di scintille e di quelle poche sfumature di grigio a cui accennavamo in questa recensione di Star Wars – L’ascesa di Skywalker. La lotta tra bene e male si ribalta su più piani e parte sempre come guerra interiore. Questo duo riporta alla memoria quello di Luke e Fener senza però mai scadere in quel citazionismo fanservice stucchevole di cui si sono macchiati i precedenti film.
Le perplessità
Non poche purtroppo le perplessità su varie sfumature della trama che “non giustifica” e non sviluppa determinati aspetti. Ne risente soprattutto il background di diverse figure che hanno avuto un ruolo importante nella storia dei precedenti film. Ma soprattutto mancano quelle “ministorie” che avevano reso così accattivante la prima trilogia. Meno evidente invece, rispetto ai primi due capitoli, l’abuso di vecchi personaggi.
Si tratta di tutta una serie di lati negativi poco digeribili dai fan storici del mondo di Guerre Stellari. Un ulteriore osservazione negativa deve essere fatta sui dialoghi che mal si addicono ad un film pretenzioso come questo. Durante la visione infatti ci si rende conto di come diverse battute non sono affatto all’altezza dell’epicità delle scene in cui vengono recitate. Un vero peccato se si pensa che si sta parlando proprio di quell’epicità che abbiamo in parte ritrovato solo grazie a questo ultimo capitolo e che mancava ormai da troppo tempo.
Star Wars L’ascesa di Skywalker recensione: conclusioni
Alla fine di questa nostra recensione ci sentiamo di esprimere un giudizio pienamente positivo di questo Star Wars L’ascesa di Skywalker. Una conclusione degna che rispolvera , in parte, l’onore ed il senso di una trilogia che aveva destato molte perplessità nonchè una grande spaccatura tra gli appassionati. Non si raggiunge mai la bellezza della storia dei primi film così come neanche quella bella caratterizzazione di un mondo popolato da tante razze e creature differenti.
La Disney gioca le sue carte puntando sul fattore nostalgia e sulla bellezza degli effetti speciali, appannaggio di straordinarie tecnologie moderne. Questi i punti di forza di questo terzo film, sicuramente meno disneyano come stile rispetto al precedente. J.J. Abrams prova l’immane sforzo di creare un qualcosa di nuovo senza fare eccessivamente leva sul fanservice. Il compito era decisamente arduo considerando anche le attese e le critiche precedenti ma a nostro giudizio ne è uscito piuttosto bene. Magari non verrà annoverato tra gli Star Wars più belli ma sicuramente si tratta di un sequel che chiude degnamente una storia e soprattutto di un bel film di fantascienza. Promosso a pieni voti.
Star Wars - L'ascesa di Skywalker
Voto - 7.5
7.5
Lati positivi
- Azione, scenografia, effetti speciali
- Kylo e Rey
- Epicità
- Lineare
- Poco sviluppo dei personaggi secondari e delle storie secondarie
- Dialoghi
- Alcuni aspetti della trama non giustificati...
Lati negativi