Oscar 2020: i pronostici sui vincitori secondo la redazione di FilmPost
Dopo un'attenta riflessione e votazione, i probabili vincitori delle statuette secondo la redazione
Dopo un’intensa stagione cinematografica ricca di emozioni, il giorno più atteso da tutta Hollywood si avvicina. La cerimonia degli Oscar ogni anno consacra le più importanti personalità del cinema mondiale e regala loro un posto d’onore nella storia della settima arte. Questa edizione alza decisamente l’asticella rispetto agli ultimi anni, con un qualità altissima presente nei titoli candidati in tutte le categorie. È stata la stagione che ha visto il ritorno di nomi quali Tarantino, Scorsese e Mendes; la prorompente ascesa di titoli sui generis come Parasite e Joker; delle prove attoriali di incredibile intensità; l’animazione che sembra non esser più Disneycentrica. In questo articolo proviamo a dare, giunti a ridosso della cerimonia, i nostri pronostici per gli Oscar 2020.
N.B. I risultati sono frutto di una votazione interna da parte dell’intera redazione di FilmPost.it che ha scelto con attenzione, e soprattutto personalmente, i titoli. Si è poi fatto un conteggio dei nomi più votati nelle singole categorie, decretando così i nostri possibili vincitori da inserire nel pronostico ufficiale. Accanto ad ogni categoria indicheremo il nostro probabile vincitore (tranne nel caso di una parità nel voto), seguito da uno o più possibili outsiders.
Oscar 2020: i pronostici secondo FilmPost
MIGLIOR FILM – Pochi dubbi: salvo qualche eccezione, quasi tutta la redazione punta su 1917 di Sam Mendes, vero trionfatore dei premi più importanti fin’ora. Sappiamo bene che, negli ultimi anni, ciò è stato determinante per la vittoria finale. Segue C’era una volta a… Hollywood di Quentin Tarantino che nelle ultime settimane sembra aver perso appeal a vantaggio del war movie di Mendes. Più distante Parasite di Bong Joon-ho, non il primo nome per la vittoria ma di certo il primo nelle nostre preferenze personali.
MIGLIOR REGIA – Anche qui la redazione ha avuto poche incertezze, virando sulla possibile doppietta film-regia. Sam Mendes, nel suo 1917, ha convinto tutti e la sua vittoria sembra uno dei premi già annunciati. Anche se le sorprese non finiscono mai e l’Academy è imprevedibile, qui la statuetta sembra dover esser solo formalizzata davanti al pubblico. E se un certo regista coreano fosse la vera sorpresa dell’edizione, sconvolgendo tutti?
MIGLIOR ATTRICE PROTAGONISTA – Anche qui la stagione dei premi sembra aver aperto le strade della vittoria finale a Renée Zellweger, splendida protagonista di Judy. La redazione di FilmPost sceglie lei come probabile vincitrice ma non all’unanimità: Scarlett Johansson (Storia di un matrimonio) raccoglie il favore di molti e ci sentiamo di dire che potrebbe rivelarsi una concreta minaccia. I voti, però, dicono Zellweger, pur con riserva.
MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA – Ogni singolo premio possibile è stato vinto da un attore che, dopo anni a guardare, finalmente potrà prendere per sé la scena agli Oscar. Joaquin Phoenix in Joker sembra essere uno dei tanti vincitori annunciati di questa edizione. Una prova superlativa che oscura le altrettanto intense performance degli altri candidati. Nessun tentennamento: per noi sarà Phoenix a trionfare.
Oscar 2020: i nostri pronostici
MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA – Anche se qualche voto vira verso altri nomi, il premio per l’attrice non protagonista, secondo noi, andrà a Laura Dern. La sua prova in Storia di un matrimonio è energica, coinvolgente e una delle migliori della sua ricca carriera. Tutte le candidate hanno offerto prove attoriali incredibili ma quella della Dern spicca più delle altre, aggiudicandosi il nostro voto.
MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA – Stesso discorso fatto per Phoenix. Questo sembra senza alcun dubbio l’anno di Brad Pitt. La sua performance in C’era una volta a… Hollywood ha convinto tutti, pubblico e critica; ma soprattutto le giurie dei vari premi assegnati fino a questo momento. Noi di FilmPost ci accodiamo e non abbiamo dubbi nel credere che Brad Pitt sarà il vincitore della categoria.
MIGLIOR SCENEGGIATURA ORIGINALE – Primo ex aequo in una delle categorie più imprevedibili di questa edizione. A dividersi i favori della redazione sono il gioiello di Quentin Tarantino, C’era una volta… a Hollywood e il sorprendente Parasite, di Bong Joon-ho. Due film diversi, forse troppo. Due storie che però hanno colpito il cuore e gli occhi di tutti. Dura prevedere chi la spunterà: tutti i voti della redazione hanno decretato un pareggio.
MIGLIOR SCENEGGIATURA NON ORIGINALE – Se nella precedente categoria la scelta rischia di compromettere amicizie, in questa i giochi sembrano fatti. Jojo Rabbit di Taika Waititi stravince nel nostro sondaggio, anche considerando i numerosi premi ricevuti ad oggi in questa stessa categoria. Seguono nele votazioni, timidamente, The Irishman, Piccole donne e Joker.
I pronostici secondo FilmPost
MIGLIOR FILM INTERNAZIONALE – Qui la redazione di FilmPost i dubbi non li ha e forse non li ha mai avuti. Parasite, vero e proprio outsider in tutte le categorie principali, qui non ha rivali. Non mettendo in dubbio l’altissima qualità dei film candidati nella categoria per il film internazionale, siamo sicuri che Bong Joon-ho reciterà il suo discorso di ringraziamento.
MIGLIOR FILM D’ANIMAZIONE – La recente vittoria agli Annie Awards ha reso più semplice una scelta che poteva diventare ostica. Il voto della redazione va a Klaus, film d’animazione Netflix di produzione spagnola. Ma sappiamo come l’influenza del grande colosso possa determinare le scelte dei votanti. Toy Story 4 non sta a guardare: molti dei voti, pur non raggiunge quelli destinati a Klaus, hanno premiato il capitolo conclusivo della saga Pixar.
MIGLIOR DOCUMENTARIO – Categoria ricca di titoli emozionanti, intensi e importanti soprattutto dal punto di vista sociale e dell’informazione. Il nostro voto va al toccante Alla mia piccola Sama, lasciando però aperta una piccola porta quello che potrebbe essere, secondo i voti, più che un semplice outsider: Made in USA – Una fabbrica in Ohio.
MIGLIOR CORTOMETRAGGIO DOCUMENTARIO – Il dubbio è presente anche nei cortometraggi documentari. Dalle nostre votazioni si coglie un leggero vantaggio di Learning to Skateboard in a Warzone (if you’re a girl), con In the Absence subito dietro. La vittoria qui non è per nulla scontata.
Oscar 2020: i pronostici della redazione
MIGLIOR CORTOMETRAGGIO – Categoria in cui regna un equilibrio quasi perfetto fra tutti i nominati. Tutti e cinque i titoli hanno ricevuto numerosi voti da parte della redazione e alla fine, di poco, i favoriti per la vittoria finale sembrano essere – a pari merito – Brotherhood e A Sister. In queste categorie è difficile prevedere il punto di vista dell’Academy sui titoli in gara, a patto che li abbiano davvero visti.
MIGLIOR CORTOMETRAGGIO ANIMATO – Stesso discorso per i cortometraggi live action e documentari. Anzi, il fattore animazione inficia non poco nel discorso legato alla veridicità del voto e della visione da parte dei membri dell’Academy, i votanti. La scelta della redazione di FilmPost verte verso Hair Love ma, come abbiamo già detto, sarà facile esser smentiti.
MIGLIOR COLONNA SONORA – Ci hanno intrattenuto ed emozionato, oltre che aiutato ad entrare nell’atmosfera dei singoli film. Le colonne sonore candidate agli Oscar 2020 sono tutte incredibili e frutto di un lavoro immenso. Il nostro voto, però, va quasi all’unanimità alla compositrice islandese Hildur Guðnadóttir, autrice della colonna sonora di Joker.
MIGLIOR CANZONE ORIGINALE – Così come per la colonna sonora, anche la categoria della canzone originale sembra avere un vincitore quasi annunciato. (I’m Gonna) Love Me Again (Elton John e Taron Egerton) da Rocketman, dopo aver vinto numerosi premi non ha nessuno che può intralciare il suo cammino, forse.
Oscar 2020: i pronostici secondo FilmPost
MIGLIORE SCENOGRAFIA – Tra il set della villa (totalmente ricostruita) di Parasite, la Germania nazista di Jojo Rabbit e le trincee di 1917, a spuntarla, secondo i voti della redazione, potrebbe essere invece Quentin Tarantino. Le scenografie di C’era una volta… a Hollywood ricostruiscono alla perfezione il preciso periodo storico e ci aiutano ad immergerci all’interno della magica storia narrata da Tarantino.
MIGLIOR FOTOGRAFIA – Voto quasi unanime, con qualche tendenza che vira altrove ma che non può che accettare che il premio alla fotografia andrà quasi sicuramente a Roger Deakins, per 1917. Un lavoro incredibile che aggiunge un tassello importantissimo alla già grande carriera del direttore della fotografia. Gli altri candidati sorprendono per qualità e livello artistico ma 1917, da questo punto d vista, è un gradino più in alto.
MIGLIORI EFFETTI SPECIALI (VISUAL EFFECTS) – Qui le votazioni della redazione hanno portato non a due ma a ben tre titoli con gli stessi voti. A contendersi la vittoria, per noi, sono lo spettacolo visivo di Avengers: Endgame, il ringiovanimento di The Irishman e il solito 1917. Se è vero che forse il primo meriterebbe quasi ad honorem la statuetta, è possibile che l’Academy decida di far tornare a casa il film di Scorsese con almeno un premio. Il nostro voto non ha decretato un vincitore in questa categoria, che può riservare sorprese: non dimentichiamo la mina vagante Il re leone.
MIGLIOR MONTAGGIO – Una delle pochissime categorie in cui ogni candidato ha ricevuto almeno due voti. Ciò dimostra la qualità del montaggio dei cinque film nominati. Ma uno più di tutti ha saputo convincerci maggiormente, grazie alla sapiente scelta delle immagini da mostrare e alla frenesia con la quale esse si susseguono. Parliamo di Parasite, la vera sorpresa degli Oscar 2020, a cui va il nostro voto nel pronostico dei vincitori.
I pronostici della redazione
MIGLIOR TRUCCO E ACCONCIATURE – Il voto dei redattori di FilmPost vede in Joker, il probabile vincitore della categoria: in un film in cui il trucco è l’elemento visivo principale del suo protagonista. Ma alcuni di noi hanno puntato su uno dei film più snobbati dell’edizione: Bombshell, di Jay Roach. Il film di Todd Phillips dovrebbe però poterla spuntare alla fine.
MIGLIORI COSTUMI – Anche qui C’era una volta… a Hollywood potrebbe spuntarla, se solo non fosse candidato anche il Piccole donne di Greta Gerwig. I costumi di questo film riescono non solo a evocare l’epoca ma anche a differenziarsi tra di loro nei dettagli, nelle caratteristiche più piccole, sfatando il mito del “riciclo”. Il nostro voto va alla nuova trasposizione di Piccole donne.
MIGLIOR SONORO (SOUND MIXING) e MIGLIOR MONTAGGIO SONORO (SOUND EDITING) – Concludiamo i nostri pronostici sui vincitori degli Oscar 2020, raggruppando queste due categorie – simili nel nome ma distanti all’atto pratico – per via dell’identico risultato delle nostre votazioni. Sia nella prima che nella seconda il vincitore, secondo noi, sarà ancora 1917 di Sam Mendes grazie al lavoro sull’audio sia in presa diretta che in post-produzione. Ma abbiamo anche tenuto in forte considerazione, per entrambe le categorie, il possibile inserimento di quello che, fino a pochi mesi fa, era il vincitore probabile di queste categorie: Le Mans ’66 – La Grande sfida, che potrebbe spuntarla anche in virtù del fatto che probabilmente non è tra i frontrunners in nessun altra categoria .