Sonic: recensione del film con Jim Carrey
Arriva finalmente nelle sale Sonic, film ispirato allo storico personaggio dei videogiochi
Ne abbiamo sentito molto parlare nei mesi scorsi, e finalmente Sonic è approdato sul grande schermo. L’approdo al cinema del riccio più amato dei videogames ha fatto molto discutere. Molto fan, infatti, avendo visto le prime immagini di questo progetto portato avanti dalla Sega corporation, casa di produzione del celebre videogioco, avevano storto la bocca di fronte alla poca cura utilizzata nel rappresentare il loro beniamino. Le critiche non sono rimaste nell’etere, anzi, il team di produzione ha annunciato che avrebbe modificato la grafica di Sonic, con i risultati che vedremo più avanti nella recensione.
Sonic non è certo il primo film che viene scritto basandosi su soggetti del mondo videoludico. Negli ultimi anni gli esempi più lampanti sono senz’altro Warcraft, Assassin’s Creed e Detective Pikachu. Come per ognuno dei film del genere, citati e non, l’attesa si era fatta colma di pareri su quanto in realtà la loro riuscita sia spesso fallimentare. Sonic, un po’ a sorpresa, spiazza il pubblico da questo punto di vista, dimostrando come una buona idea se coltivata adeguatamente porta spesso a buoni risultati. Certo, Sonic aveva avuto negli anni molte trasposizioni televisive con cartoni animati ma, come vedremo nella recensione, il mondo del cinema richiede ben altro.
Indice
Sonic – Trama
Sonic è un riccio spaziale, che ha il dono di correre alla velocità della luce. Nato su un pianeta remoto, Sonic vive con una grande civetta parlante che si prende cura di lui. A causa di uno sfortunato incontro con creature poco amichevoli il protagonista è costretto a scappare in un bosco. Qui la sua tutrice gli consegna degli anelli che hanno il potere di aprire dei portali tra i mondi, intimandogli di usarli in caso di necessità e di non smettere mai di correre. Il film riprende mostrandoci Sonic sulla Terra, nella piccola città di Green Hills.
Sonic vive nascosto nel bosco, ma ha ormai creato un legame con gli ignari abitanti della città, che lui vede come una famiglia. In particolare si sente al sicuro quando si trova vicino alla casa di Tom, lo sceriffo. Nonostante provi a svagarsi, il riccio si sente terribilmente solo, e, una sera, la sua rabbia produce una violenta scarica di energia, che provoca un blackout nel nord America. Il governo è in allerta per l’avvenimento e decide di affidare il caso all’uomo più intelligente del mondo: il folle dottor Robotnik. Sonic cerca così di fuggire su un altro pianeta, ma il suo tentativo viene interrotto in modo maldestro da Tom.
I due iniziano allora a collaborare per sfuggire dalle grinfie del dottor Robotnik, che vuole analizzare Sonic e utilizzare la sua energia per costruire macchine potentissime. Durante il viaggio, Sonic scopre cosa voglia dire non dover più vivere nascosto in una grotta e Tom, che prima aveva paura, comincerà a vederlo come un vero amico. Ma il loro viaggio sarà costellato di contrattempi.
Sonic – Recensione
La storia che questo film racconta è scritta in maniera ottima. La narrazione è tutt’altro che banale e l’inserimento di gag e battute è sapientemente gestito. Sonic è un film divertente, avvincente e colorato, ma non banale. Certo, la trama non sarà delle più originali, ma la scrittura e la messa in scena delle situazioni ne fanno un prodotto estremamente valido. I personaggi sono la componente in assoluto migliore del film. Non c’è un singolo personaggio che non abbia una profondità di scrittura tale da farlo passare inosservato o renderlo inutile ai fini della trama. Esempio lampante è Bill, vice-sceriffo, che è un carattere secondario ma geniale. Il personaggio di Sonic funziona benissimo, così come Tom, ma ancor meglio sono i personaggi femminili. Su tutti Maddie, moglie di Tom, e la sorella, divertenti e ben caratterizzate. Indubbio era che due spanne, se non più, sopra tutti sarebbe stato Jim Carrey.
L’attore si diverte moltissimo nel ruolo del pazzo cattivo al servizio del governo, e dimostra, di nuovo, di essere di gran lunga uno dei migliori caratteristi moderni. Un ruolo che un po’ ricorda The Mask, nei movimenti e nella resa, veramente geniale. Certo non tutto ruota intorno a lui;
: niente spiegazioni lunghe e inutili, si vive di azione. Ad esempio, il governo deve indagare sul caso del blackout, e avrebbe mille modi per farlo, ma subito il responsabile decide di affidarsi ad un uomo che gli altri ritengono folle. Non è qualcosa di stonato, però, lo spettatore ci crede perché è credibile nell’economia del film. Così come è credibile che Sonic parli, perché lo ha sempre fatto e perché se ne stupiscono anche gli altri personaggi, ma non c’è bisogno che si spieghi il perché.
Sonic: recensione – Aspetti tecnici
Il caso mediatico del modello grafico che avevano utilizzato inizialmente per Sonic ha avuto un buon effetto, come già detto all’inizio della recensione. Il “nuovo” Sonic è molto più simile a quello che tutti gli appassionati hanno potuto sempre ammirare nel videogioco. La resa grafica in generale è molto credibile, e non rende il distacco tra la componente costruita al computer e quella reale, cosa che accade, ad esempio, in Dolittle. La regia è fluida, ben gestita e regala anche qualche sequenza da ricordare: ad esempio la partita di baseball che Sonic gioca da solo. Restituire il movimento di qualcosa di superveloce non è facile, ma il risultato è buono. La fotografia non può essere giudicata in maniera dettagliata, dal momento che quasi tutte le inquadrature derivano da un lavoro grafico di post-produzione, che è comunque ottimo nel complesso.
La resa degli ambienti è molto credibile e a tratti suggestiva, soprattutto per quanto riguarda l’isola iniziale, un ambiente bellissimo. Il montaggio è gestito in maniera fluida e non rende le scene d’azione spezzettate. In generale, buona anche la colonna sonora, che regala la perla più grande all’inizio del film, quando vediamo Sonic correre sulle note di Don’t stop me now; non proprio un brutto biglietto da visita. Il livello degli attori di Sonic, come detto prima, è alto, nonostante non ci siano attori di primo piano, al di fuori di Jim Carrey. Il regista esordiente Jeff Fowler dimostra di saper gestire al meglio tutte le componenti di un prodotto audiovisivo, aiutato comunque da una produzione molto attenta e dalla grande quantità di denaro destinata al film.
Sonic – Considerazioni finali
Sicuramente una piacevole sorpresa. Le premesse non avevano destato grandi speranze, nonostante la presenza di Jim Carrey. Un film decisamente consigliato, che farà divertire grandi e piccini. Una pecca sta, probabilmente, nel finale in stile Marvel, che si collega a quello che sarà, con ogni probabilità, un sequel. Come speriamo di avervi fatto capire con questa recensione, Sonic è un film che restituisce credibilità al filone dei film tratti dai videogiochi. Non un capolavoro, ma un film che si lascerà guardare volentieri anche tra qualche anno.
Segno di grande intelligenza creativa sono le citazioni al mondo del cinema. Da Men in Black ad Ace Ventura, si toccano tante corde con la voglia di strappare una risata al pubblico, o di far conoscere nuovi film ai bambini a cui ci si rivolge. Fattore che deriva dai gusti, è l’ammissione di ritenere una pecca l’utilizzo di un altro cliché: la composizione circolare. Propria dei film per bambini, questa struttura prevede che il film inizi con una sequenza che ritroveremo alla fine, per poi raccontare gli eventi come un flashback. Non che sia resa male, ma in questo caso è semplicemente una scelta inutile.
Sonic
Voto - 7.5
7.5
Lati positivi
- Scrittura e caratterizzazione dei personaggi
- Fluidità del film
Lati negativi
- Cliché evitabili
- Finale in stile Marvel con scene post credit