3 film imperdibili di Denis Villeneuve aspettando Blade Runner 2049
Ecco 3 film imperdibili di Denis Villeneuve aspettando l’uscita di Blade Runner 2049
Il 5 ottobre uscirà finalmente nelle sale italiane Blade Runner 2049 di Denis Villenuve. Il sequel del capolavoro fantascientifico di Ridley Scott è attesissimo e ci si chiede se segnerà un’epoca come fu per il che uscì nel 1982. Nell’attesa abbiamo deciso di parlare e di consigliare tre film imperdibili di Denis Villeneuve per capire cosa aspettarci da Blade Runner 2049.
Facciamo un chiarimento preliminare. Sarebbe interessantissimo fare un’analisi completa dell’opera di Denis Villeneuve e probabilmente un giorno la faremo visto che sono molti di più i film imperdibili di Denis Villeneuve; oggi preferiamo scegliere tre film che servono per riflettere su cosa dobbiamo aspettarci da Blade Runner 2049 di Denis Villeneuve. Abbiamo deciso di utilizzare come criteri di scelta quelli che più dovrebbero essere similari alla creazione dell’opera di Blade Runner 2049. Mi spiego meglio. La scelta è basata sull’analisi di film imperdibili di Denis Villeneuve di produzione statunitense o il cui cast (o comunque parte parte importante della creazione della pellicola) si riconduce alla ad un panorama “hollywoodiano” come sarà lo stesso Balde Runner 2049 di Denis Villeneuve. Detto ciò partiamo:
Enemy (2013)
Il primo dei film imperdibili di Denis Villeneuve aspettando Balde Runner 2049 che ci sentiamo di consigliare è quel capolavoro di Enemy del 2013. Il film è tratto dal romanzo L’uomo duplicato di José Saramago e la produzione è divisa tra Canada (paese natio di Denis Villeneuve) e Spagna. Il cast è composto da Jake Gyllenhaal che è il protagonista, Mélanie Laurent (che tutti ricordiamo come Shosanna Dryfus di Bastardi senza gloria) e Sarah Gordon (famosa per aver interpretato la moglie di Carl Jung in A deangerous method di Cronenbergh).
La storia messa in scena da Denis Villeneuve è quella di un professore universitario (Jake Gyllenhaal) che un giorno, su consiglio di un collega, guarda un film in cui nota fra gli attori una persona identica a lui. Il professore un po’ incuriosito, un po’ impaurito, dalla possibilità di avere un sosia indaga e lo cerca. Alla fine trova l’attore, è la sua copia. Di qui il primo dei film imperdibili di Denis Villeneuve si “sdoppia”. Da una parte l’attore, con una moglie incinta convinta che il marito la tradisca cerca di indagare i cambi di comportamento di Gyllenhaal, il quale a sua volta inizia ad avere dubbi sulla moglie e vuole liberarsi del “problema” del suo sosia per far tornare l’equilibro nella sua vita. Dall’altra parte Denis Villeneuve mette il professore, impaurito da quello che potrebbe scoprire se continuasse ad indagare sulla esistenza di una persona identica a lui; inoltre egli cerca di tenere in piedi una relazione con la sua fidanzata (Mélanie Laurent). Entrambi i protagonisti interpretati da Gyllenhaal, forse veramente legati da qualcosa, hanno però un lato oscuro e questa oscurità dei personaggi che mutano dall’inizio della storia rende Enemy uno dei film imperdibili di Denis Villeneuve.
Rispetto alle nostre premesse, a parte gli attori, l’opera non ha niente di hollywoodiano ma è uno dei film imperdibili di Denis Villeneuve in attesa di Blade Runner 2049 perché segna, probabilmente, lo spartiacque nella carriera di cineasta canadese. Infatti lo stesso anno uscirà un altro capolavoro di Denis Villeneuve che è Prisoners, dal quale è “consacrato” alla produzioni di Hollywood. Per ciò Enemy è un film di Denis Villeneuve anti-commerciale che mostra la genialità del regista che sa però rendersi fruibile al pubblico. E’ un film che funziona su più piani di narrazione. Quello superficiale del “gioco dei sosia” come nelle antiche commedie greche e latine, qui reinterpretate in chiave drammatica, in cui il fatto di poter essere riconosciuto come un’altra persona da il potere di migliorare oppure distruggere la vita del soggetto che si sta interpretando. E poi c’è la lettura più profonda, psicoanalitica, che parla della potenza della mente e dell’inconscio con chiari rimandi a David Lynch e ad uno dei suoi capolavori ovvero Muholland Drive. E allora domandiamoci anche che ruolo avrà la psiche dei soggetti in Balde Runner 2049 di Denis VIlleneuve? Vedremo.
Enemy non può essere parificato al masterpiece di Lynch ma rimane una pellicola che si fa arte ed è per questo che è uno dei film imperdibili di Denis Villeneuve; il regista infatti tramite una serie di simbolismi mostra il disagio creato nella mente delle persone quando prese dal senso di colpa cercano di riparare al male fatto ad altri. Simboli che che sono presenti da subito e che vengono pian piano a chiarificarsi seguendo proprio la struttura di Muholland Drive, con un finale che sembra aver portato alla sconfitta del “male” che attacca Gyllenhaal ma che invece si scopre essere solo una scusante per non affrontare i veri problemi della quotidianità. E che ruolo avranno i simboli e il simbolismo in Blade Runner 2049 di Denis Villeneuve?
Non vogliamo parlare molto di Enemy, che va visto e capito perché ognuno può, in questo film di Denis Villeneuve, rivedere se stesso e sentire come le pressanti scadenze ed esigenze della vita quotidiana ci fanno sentire intrappolati nella tela di un ragno. Il ragno infatti è un simbolo che è presente fin dalla prima scena e che torna durante tutto il film a perseguitare i due personaggi interpretati da Gyllenhaal. E allora Enemy è uno dei film imperdibili perché serve per capire come Denis Villeneuve in Blade Runner 2049 potrebbe approfondire la psiche e l’inconscio dei protagonisti e mostrare i loro disagi.
Nota di chiusura sulla maestosa regia di Denis Villeneuve che per portarci all’interno della psiche dei protagonisti muove la macchina presa con movimenti dolci ma incessanti senza l’utilizzo di macchine a mano ma sempre su carrelli o utilizzando il movimento fluido della steady cam, movimento fluido e continuo come quello della mente e dell’inconscio dei protagonisti. Il giallo è il colore preponderante nel film che però non richiama ricchezza e felicità ma, come mostra la prima scena, inquietudine e angoscia le quali si riflettono anche nell’atmosfera leggermente nebbiosa della città; una città nebbiosa per una mente annebbiata dalle preoccupazioni. Per questo vi invitiamo a vedere (o rivedere) Enemy, uno dei film imperdibili di Denis Villeneuve aspettando Balde Runner 2049.
Si vabbè, ma Prisoners? Al posto di Sicario direi