20 film horror da brivido da vedere su Amazon Prime Video
Una carrellata di storie dell'orrore disponibili su Amazon Prime Video
Nella nostra top vi vogliamo proporre 20 film horror, fra storici cult e titoli più recenti, disponibili nell’ampio catalogo di Amazon Prime Video. C’è davvero di tutto sulla piattaforma streaming, costantemente aggiornata con nuovi prodotti tra film e serie tv di ogni genere. In particolare, per quanto riguarda l’oggetto del nostro articolo, Prive Video mette a disposizione una selezione molto eterogenea fra classici del terrore – veramente imperdibili – e proposte più nuove ma altrettanto degne di una collezione da brivido. Ne abbiamo scelti alcuni per voi.
Nel nostro articolo gli amanti dell’horror troveranno titoli che hanno fatto la storia del cinema, da Suspiria di Dario Argento a L’Esorcista di William Friedkin, passando per Scanners di David Cronenberg. Sul fronte delle pellicole più recenti ma che comunque hanno lasciato un segno indelebile nel panorama dell’horror troviamo pellicole come The Grudge, Drag Me To Hell e The Conjuring. Spazieremo dalla possessione demoniaca all’apocalisse zombi, da demoni di vario genere a perversi e sadici giochi improntati alla sopravvivenza.
Indice:
Film Horror Amazon Prime: cult
L’uccello dalle piume di cristallo (1970)
Lo scrittore americano Sam Dalmas, di passaggio a Roma, assiste a un tentativo di omicidio attraverso la vetrata di una galleria d’arte. Riesce con la sua presenza a mettere in fuga l’assassino, ma ben presto finisce per diventare lui il primo nella lista dei sospetti della polizia. Sam inizia ad indagare per conto suo sul caso ma l’assassino, che continua a uccidere indisturbato, lo minaccia; se non porrà fine alle ricerche, la prossima vittima sarà proprio la sua fidanzata Giulia. Col passare del tempo Sam si convince che gli sfugga un dettaglio – fondamentale per identificare l’assassino – che potrebbe portarlo sulla strada giusta…
Esordio dietro la macchina da presa per Dario Argento, che già aveva fatto esperienza come soggettista, sceneggiatore e critico cinematografico. Questo thriller a tinte horror disponibile su Prime Video segna – è il caso di dirlo – l’inizio di un’era e cambia le carte in tavola nel panorama del giallo all’italiana. L’uccello dalle piume di cristallo – primo capitolo della “trilogia degli animali” – è la prima pietra posata nella costruzione del modello Argento per il cinema del terrore. Teso, spaventoso, violento, con la macchina da presa alla costante ricerca di punti di vista diversi, riprese in soggettiva; ci sono tutti gli elementi che hanno fatto di Argento il maestro del terrore nostrano. Imitatissimo, L’uccello dalle piume di cristallo ebbe un gran successo di pubblico; cult imprescindibile per gli appassionati del genere horror e del cinema in generale.
Il gatto a nove code (1971)
All’Istituto Terzi – centro all’avanguardia per la sperimentazione genetica – la morte del dottor Calabresi fa scattare le indagini del commissario Spini. Anche il giornalista Carlo Giordani e l’enigmista non vedente Franco Arnò collaborano alle indagini mentre il misterioso assassino continua ad uccidere. Tutti coloro che sembrano essere sulla strada giusta per far progredire le indagini trovano la morte per mano dell’assassino; anche Giordani e Arnò, così, si ritrovano presto in serio pericolo. Il gatto a nove code è il film meno apprezzato della “trilogia degli animali” di Dario Argento. Vi consigliamo comunque di recuperarlo su Amazon Prime Video, per non lasciarvi sfuggire un giallo a tinte horror ben costruito e coinvolgente.
Se da un lato il film pecca per uno scarso approfondimento psicologico dei personaggi, dall’altro convince per le atmosfere, i risvolti intricati della trama e le sequenze ad alto tasso di suspense. Nonostante una storia ricca di svolte e colpi di scena inaspettati, la narrazione scorre fluida così come il montaggio. La colonna sonora di Ennio Morricone calza a pennello e alcune sequenze sono davvero indimenticabili; una fra tutte, quella notturna del cimitero, senz’altro una delle migliori girate da Dario Argento in tutta la sua lunga carriera.
L’Esorcista (1973)
Proseguiamo la nostra carrellata di film horror disponibili su Amazon Prime Video con quello che potremmo definire il cult dei cult del genere: L’Esorcista di William Friedkin del 1973. A Georgetown l’attrice Chris McNeal vive con la figlia adolescente Reagan. Improvvisamente la ragazza comincia ad avere comportamenti strani e inspiegabili; sottoposta a ogni genere di controllo medico, Reagan non migliora. Chris, disperata, decide di affidarsi alla fede e chiede aiuto a padre Karras, un sacerdote in crisi che la indirizza a padre Merrin, un esorcista. Padre Merrin inizia una durissima lotta per liberare Reagan dal demonio che ha preso possesso di lei.
L’Esorcista è uno dei film horror più significativi e importanti della storia del cinema; imitato e citato innumerevoli volte, ha fissato i parametri di confronto per le altre pellicole del genere con sequenze indimenticabili. L’orrore qui è veicolato dall’atmosfera e da un’ambientazione credibile e realistica, così come i personaggi. Ovviamente non manca l’elemento soprannaturale, demoniaco e ultraterreno, ma è l’inserimento in un contesto “concreto” a darne forza ulteriore. La struttura narrativa del film è perfetta: la trama si sviluppa con grande equilibrio fino al climax, straordinario, del rito dell’esorcismo. L’obiettivo della verosimiglianza è perseguito – in buona parte – anche nel make up e negli effetti speciali, che riescono a colpire e impressionare anche a decenni di distanza. Memorabile, poi, la performance di Max Von Sydow nei panni di padre Merrin.
Suspiria (1977)
Andiamo avanti nella parte cult della nostra top da brivido con un altro classico firmato Dario Argento. Susy Benner arriva dall’America a Friburgo per iscriversi a una prestigiosa e rinomata Accademia di danza. La notte in cui Susy arriva a Friburgo, un’altra allieva della scuola muore in circostanze misteriose. All’Accademia la giovane fa la conoscenza di Miss Tanner e Madame Blanc e fa amicizia con Sarah. La vita nella scuola di danza non è facile e Susy è sottoposta a notevole stress, soprattutto quando scopre che l’Accademia nasconde orribili segreti. Suspiria è forse il film più affascinante e conturbante di Dario Argento, sia dal punto di vista narrativo che da quello tecnico e stilistico.
L’atmosfera, sin dai primissimi minuti, è estremamente suggestiva e misteriosa; il contrasto tra gli ambienti scintillanti della scuola e l’orrore che piano piano scopriamo nascondersi tra le mura crea una dissonanza perfetta. Una delle caratteristiche più affascinanti di Suspiria è l’utilizzo del colore e delle luci, oltre alle magnifiche riprese nelle varie sequenze, in particolare quelle dei delitti. L’attenzione è massima in ogni dettaglio – dalla sceneggiatura, alla fotografia, alle musiche e via dicendo – e Suspiria è un’opera fortemente simbolica e visionaria. Il film è il primo episodio della “trilogia delle Tre Madri”, proseguita con Inferno e terminata con La Terza Madre.
Zombi (1978)
Quando non ci sarà più posto all’Inferno, i morti cammineranno sulla Terra.
Proseguiamo la nostra selezione di film horror Amazon Prime con Zombi, secondo capitolo della “saga dei morti viventi” di George Romero. L’America è in preda al delirio a seguito di un’invasione di morti viventi affamati di carne umana. La società è allo sbando, fra lotte, violenza, saccheggi e razzie, mentre esercito e scienziati fanno di tutto per limitare i danni e trovare una soluzione. Basta solo un morso da parte di una delle mostruose creature per trasformarsi a propria volta in uno zombi. Altro giro, altro classico; Zombi di Romero è un cult del cinema horror che – se già non lo conoscete – vi invitiamo a recuperare subito su Amazon Prime Video.
Anche in questo film ritroviamo la presenza di Dario Argento, che ha contribuito alla stesura del soggetto, della sceneggiatura e ha suggerito i Goblin per la realizzazione della colonna sonora. Proprio questa contribuisce ad aumentare il senso di pericolo imminente, angoscia e paura durante tutto lo svolgersi della narrazione. Lucida e impietosa l’analisi che Romero fa della società e delle masse; interessante anche la riflessione sul ruolo di media e poteri forti che spesso, in situazioni di emergenza, si rivelano cinici e spietati come i mostri stessi.
Scanners (1981)
Ci sono 4 miliardi di persone sulla Terra. 237 sono Scanners. Hanno il potere più terrificante mai creato… E stanno vincendo.
Scanners è il film del 1981 che ha consacrato definitivamente David Cronenberg al genere horror. Anche qui il regista affronta il tema delle manipolazioni genetiche e degli esperimenti di uomini di scienza senza scrupoli; queste tematiche erano già state trattate in Il demone sotto la pelle, Rabid e The Brood. Gli scanners sono individui all’apparenza del tutto normali, ma dotati di enormi poteri psichici come telepatia e telecinesi. Sono letteralmente in grado di entrare nel cervello delle altre persone, riuscendo addirittura a farlo esplodere. Col procedere della storia si scopre la genesi di questi individui, mentre uno di loro – Darryl Revok – si rivela letteralmente una scheggia impazzita.
Scanners non ha bisogno di presentazioni e non poteva mancare nella nostra top sui film horror Amazon Prime; se non lo conoscete vi suggeriamo di correre a recuperarlo. La scena dell’esplosione del cervello è passata alla storia sia per il suo realismo crudo e disturbante – frutto di una tecnica maniacalmente perfetta – che per la straordinaria forza narrativa. Il film è un punto di svolta nella cinematografia del regista canadese; esalta e porta all’estremo gli stilemi già esplorati nelle pellicole precedenti e getta le basi per le successive. L’orrore è tanto esibito nei corpi quanto negli elementi psicologici e nelle tematiche. Alcune soluzioni potrebbero sembrare – oggi – sorpassate, ma Scanners resta una pietra miliare del cinema horror visionario e della Settima Arte in generale.
Phenomena (1985)
In un collegio svizzero la studentessa americana Jennifer, dopo un episodio di sonnambulismo, assiste a un brutale omicidio; è solo uno dei molti assassinii di cui sono vittime ragazze giovanissime. Jennifer fa la conoscenza di John McGregor, un entomologo che ha scoperto un metodo per aiutare gli investigatori; lo studio degli insetti parassiti può far stabilire con certezza la data di morte delle vittime. Anche Jennifer è appassionata di insetti e sembra avere con loro una telepatia particolare. Sarà proprio questa sua caratteristica a portarla a fare scoperte sconvolgenti e a trascinarla in situazioni di pericolo.
Nel suo catalogo di film horror, Amazon Prime Video riserva un altro posto a Dario Argento con Phenomena; il regista ha dichiarato in diverse occasioni che, tra i film da lui girati, questo è il suo preferito. Jennifer Connelly è protagonista di un horror che indaga il rapporto tra la natura – rappresentata dagli insetti – e l’essere umano. È proprio questo aspetto a rendere il film interessante, seppur non esente da difetti che risiedono in particolare in qualche mancanza a livello di sceneggiatura. Truculento e grafico, Phenomena parte con l’acceleratore e culmina con un finale un po’ ridondante ma di sicuro effetto. Ottimo il make up curato, fra gli altri, da Sergio Stivaletti, storico creatore e collaboratore anche di Michele Soavi e Lamberto Bava. Indovinata la colonna sonora con brani dei Goblin, degli Iron Maiden, dei Motörhead e la partecipazione del bassista dei Rolling Stones Bill Wyman.
Hellraiser (1987)
Concludiamo la sezione cult della nostra selezione di film horror disponibili su Amazon Prime con Hellraiser, pellicola del 1987 diretta da Clive Barker. Larry e sua moglie Julia si trasferiscono in una villetta fuori Londra disabitata da anni. In quella villetta si è consumata la relazione amorosa tra Julia e il fratello di Larry, Frank, scomparso tempo prima. Durante il trasloco Larry si ferisce a una mano e il suo sangue, gocciolato sul pavimento, fa in modo che Frank – intrappolato in un atroce limbo di sofferenze – ritorni in vita. La fuga di Frank dalla sua condizione scatena le ire dei suoi “carcerieri”, i Supplizianti…
Girato in una sola location e con un budget piuttosto limitato, Hellraiser è diventato da subito un cult e la figura di Pinhead è entrata nell’immaginario comune come vera e propria icona horror. Il registra – autore di antologie dell’orrore che gli hanno valso anche il plauso di Stephen King e al debutto con un lungometraggio – dà vita a un film spaventoso dai risvolti disturbanti e scioccanti, con una forte componente erotica e sensuale. I Cenobiti (Supplizianti nell’adattamento italiano del film) entrano di diritto nel novero dei demoni più spaventosi del cinema horror, capeggiati – negli incubi degli spettatori di diverse generazioni – dal loro terribile leader, Pinhead.
Film Horror Amazon Prime: pellicole anni 2000 – 2010
La casa dei 1000 corpi (2003)
30 ottobre 1977, quattro ragazzi sono a caccia di ispirazioni per realizzare una guida sui luoghi da visitare per Halloween. Capitano in una stazione di servizio gestita da un bizzarro personaggio vestito e truccato da clown che si fa chiamare Capitan Spaulding. Dopo aver visitato il suo museo degli orrori, i quattro si rimettono in viaggio e danno un passaggio a una bella autostoppista che si offre di accompagnarli a visitare il luogo dove si è impiccato il misterioso Dr. Satan. I ragazzi non sanno che per loro è appena iniziato un viaggio di sola andata verso l’inferno…
Esordio dietro la macchina da presa per l’ex leader dei White Zombie che confeziona un film horror ad altissimo tasso di gore, macabra ironia e soluzioni visive eccessive e d’impatto. Lo stile registico passa attraverso una moltitudine di inquadrature e riprese diverse; la fotografia spazia dal bianco e nero ai colori più accesi passando per filtri che “sporcano” l’immagine. Quest’uso particolare dei colori aiuta spesso a digerire più facilmente le scene più crude e splatter. Divertente, esagerato e volutamente trash, La casa dei 1000 corpi è un racconto viscerale – nel vero senso della parola – che non conosce mezze misure. Centrata la colonna sonora, composta da molti pezzi dello stesso Rob Zombie, che sottolineano con forza gli episodi principali della storia.
The Grudge (2004)
Remake statunitense con protagonista Sarah Michelle Gellar diretto da Takashi Shimizu del suo stesso Ju – on: Rancore del 2003. Karen è una giovane americana che si trasferisce a Tokyo per studiare; trova lavoro come assistente sociale presso un’anziana signora per sostituire un’infermiera di cui non si hanno più notizie. La situazione è da subito strana: la signora versa in una specie di catatonia e la casa è nel più completo disordine. C’è qualcosa di sinistro che sembra avere il possesso della casa e presto Karen scoprirà quali oscuri e terrificanti segreti si celano in quelle mura.
Su Amazon Prime Video è disponibile anche il secondo capitolo della saga statunitense, ma vi consigliamo di recuperare il primo; si tratta di un film horror che pur non essendo esente da difetti riesce a fare il suo lavoro. Anche nel remake americano Takashi Shimizu riesce a instillare nello spettatore sensazioni di angoscia e inquietudine; non mancano le scene davvero paurose, anche se siamo lontani da altri lavori più riusciti del regista. The Grudge resta un prodotto ben confezionato, che con un budget tutto sommato limitato è riuscito a far registrare buoni incassi. La sottotrama investigativa trova largo spazio fra i momenti più spaventosi e i personaggi sono furbamente studiati per riuscire a suscitare l’empatia di chi guarda.
La casa del diavolo (2005)
Lo sceriffo John Wydell ha una missione: porre fine alle atrocità della famiglia Firefly (La casa dei 1000 corpi). Dopo aver catturato la capostipite, lo sceriffo assolda due sicari per eliminare Otis, Baby e Capitan Spaulding. In fuga dall’Alabama verso il Texas, i Firefly, tallonati dallo sceriffo, seminano terrore e morte. La casa del diavolo è uno di quei rari casi in cui il sequel è ancora meglio del primo capitolo; Rob Zombie – pur fra le molte citazioni più o meno velate – personalizza ulteriormente tecnica registica e stile. Spinge sull’acceleratore della violenza che spesso e volentieri sconfina nel sadismo e non rinuncia agli elementi del grottesco già praticati ne La casa dei 1000 corpi.
La colonna sonora, tutta country, è anche in questo caso calzante e indovinatissima. Con La casa del diavolo i personaggi già conosciuti nel primo film acquisiscono ulteriore spessore nella loro deviazione e sono affiancati da uno sceriffo che quanto a violenza non ha nulla da invidiare ai terribili Firefly. Amazon Prime rispolvera un film horror per stomaci forti e avvezzi al genere, da vedere – qualora fosse la prima volta – con una certa consapevolezza.
Saw III (2006)
Ho deciso di offrirti l’ultima chance e ho messo ogni tassello al suo posto.
Terzo capitolo della famosissima saga dell’enigmista, che con la sua formula innovativa e le sue trovate scioccanti – specie nei primi film – ha saputo fidelizzare una grossa fetta di appassionati del genere horror. Dopo un esordio interessantissimo, nel 2004, col primo film e un secondo capitolo un po’ sottotono, il terzo episodio della saga risolleva il livello della storia. Jigsaw è riuscito di nuovo a scappare dopo uno scontro con la polizia; insieme a lui c’è Amanda, una sua vittima diventata ora la sua apprendista. Lo stato di salute di Jigsaw – già compromesso a causa di un tumore – peggiora notevolmente; la dottoressa Lynn Denlon viene rapita da Amanda e spetterà a lei fare di tutto per tenerlo in vita. Nel frattempo Jeff, un padre in cerca di vendetta, viene costretto a portare avanti un macabro gioco in un labirinto costellato di trappole mortali.
Nonostante le dinamiche siano ormai ben note e in un certo qual modo prevedibili, con Saw III ci troviamo di fronte ad alcune provvidenziali novità, soprattutto a livello di contenuti e personaggi. L’effetto sorpresa è garantito da alcune svolte della trama e il filo conduttore qui è la tematica dell’importanza del perdono; i personaggi – storici e nuovi – sono ben tratteggiati e l’orrore è più psicologico e legato alle situazioni che veicolato dal gore. Diretto da Darren Lynn Bousman, Saw III vede come sempre protagonista Tobin Bell nei panni di Jigsaw, qui mostrato nei suoi tratti più deboli e umani ma non meno perversi e inquietanti.
Il nascondiglio (2007)
Con Il nascondiglio del 2007, Pupi Avati torna alle origini girando un film horror carico di suggestioni con protagonista Laura Morante. A Davenport, nell’Iowa, una donna di origini italiane decide di aprire un ristorante in una grande casa isolata, Snakes Hall. La donna è reduce da una malattia mentale che l’ha costretta 15 anni in una clinica psichiatrica e ha voglia di rifarsi una vita. Lo spettrale edificio, però, sembra abitato da un’oscura presenza che sotto forma di una voce stridula sveglia la donna tutte le notti. La protagonista scoprirà presto che Snakes Hall è stata teatro di orribili, sanguinosi avvenimenti.
Il nascondiglio è un film horror che angoscia, turba e coinvolge soprattutto grazie all’ambientazione spettrale e alla buona performance di Laura Morante. Durante la narrazione lo spettatore accompagna la protagonista nella sua indagine volta a scoprire cosa si nasconda nelle stanze di Snakes Hall. La grande casa – ricostruita a Cinecittà – fatta di ampie scalinate, corridoi silenziosi e stanze buie, è il luogo ideale per ambientare un racconto di paura. Laura Morante esplora l’edificio spesso col solo ausilio di una torcia che illumina i dettagli e lascia al buio tutto il resto, generando un senso di inquietudine e pericolo. Il resto dell’orrore è veicolato dalle voci stridule, i pianti, i sinistri scricchiolii che continueranno a riecheggiarvi nelle orecchie anche dopo la visione.
Io sono leggenda (2007)
New York, il virologo militare Robert Neville sta studiando un vaccino contro un virus geneticamente modificato che ha provocato un’epidemia che ha sterminato la popolazione. Neville è l’unico sopravvissuto in una città popolata solo da quelli che una volta erano esseri umani e che ora – a causa del virus – si sono trasformati in creature mostruose simili a vampiri. Insieme al suo fedele cane Samantha, Robert gira per la città solo durante il giorno perchè le creature non sopportano la luce del sole. Durante una di queste escursioni, il virologo riesce a catturare un’infetta e a portarla nel suo laboratorio per condurre esperimenti; questi, però, non sembrano dare i risultati sperati…
Will Smith è il protagonista assoluto di Io sono leggenda, diretto da Francis Lawrence, e la sua performance regge bene la prova in un film con pochissimi altri personaggi. Una buona interpretazione – coinvolgente e ad alto tasso di emotività – supportata da una scenografia estremamente suggestiva e impressionante nella sua spettralità. Questo film horror post – apocalittico disponibile su Amazon Prime Video è una pellicola con al centro l’uomo al confronto con la solitudine e la distruzione di tutto ciò che conosce e che ha creato; una forte componente psicologica, questa, che arricchisce la narrazione. Non mancano naturalmente anche le scene d’azione, distribuite con equilibrio lungo tutto l’arco narrativo ma concentrate soprattutto sul finale.
Drag Me to Hell (2009)
Christine lavora in banca ed è in attesa di un’importante promozione; per dimostrare al suo capo di avere le carte in regola per far carriera nega la proroga di un prestito all’anziana gitana Ganush, che per questo perderà la sua casa. La donna lancia una maledizione su Christine: da quel momento un demone la perseguiterà sottoponendola ad ogni genere di attacchi. Christine dovrà fare di tutto per difendersi dal demone e trovare una soluzione per non soccombere agli attacchi.
Dopo i tre Spider – Man Sam Raimi torna al genere in cui si muove meglio: un horror in cui i temi principali sono la magia nera, i demoni, le antiche maledizioni. Il tutto condito da un’ironia di fondo che arricchisce la narrazione dall’inizio alla fine: ci si spaventa, ci si impressiona davanti alle terribili prove che di volta in volta Christine deve affrontare, ma ci si diverte anche tanto. Buona la prova di Alison Lohman nei panni della protagonista e dell’attrice di teatro Lorna Raver in quelli di Ganush. La parabola di Christine ha una morale di fondo che si legge tra le righe: la ragazza compie una scelta – di cui si pente – a causa di una società che, specie nel mondo del lavoro, impone comportamenti sempre più ambiziosi e senza scrupoli. Ottimo l’uso del make – up e degli effetti visivi, così come della colonna sonora.
Film Horror Amazon Prime: pellicole anni 2010 – 2020
Sinister (2012)
Ellison Oswalt è uno scrittore in cerca di una svolta nella sua carriera che si è appena trasferito con la moglie e i due figli in una casa isolata nei pressi di un bosco. Quello che la famiglia di Ellison non sa è che l’uomo ha scelto proprio quel luogo perchè lì si è consumato un atroce delitto: sarà proprio su questi fatti che baserà il suo prossimo romanzo. Nella soffitta della casa Ellison trova alcuni vecchi filmini di famiglia; tra le immagini quotidiane e familiari l’uomo assiste ad alcune scene agghiaccianti. Da quel momento in poi Ellison si batterà tra la paura per sé e la sua famiglia e il desiderio di andare a fondo a quell’orribile storia.
Il regista di L’esorcismo di Emily Rose Scott Derrickson sa il fatto suo in materia di storie dell’orrore e con Sinister ne dà buona prova. La sceneggiatura risulta ben scritta nel contesto di un film horror dall’impianto piuttosto classico. L’orrore è veicolato da tutti quegli elementi atti a generare tensione: ambientazioni inquietanti, rumori sinistri, giochi di ombre e qualche jumpscare sonoro qua e là. Il ritmo narrativo è piuttosto disteso per tutta la durata della pellicola, caratteristica questa che ha il pregio di introdurre lo spettatore gradualmente in un’atmosfera da incubo. Si passa dal thriller all’horror vero e proprio – ancora una volta – per gradi; Ethan Hawke interpreta il protagonista mettendo bene in luce tutte le sue ansie e nevrosi. Il finale un po’ scontato non intacca l’esperienza di quello che – tutto sommato – è un film che fa il suo dovere in modo intelligente.
L’evocazione – The Conjuring (2013)
Proseguiamo la nostra carrellata di film horror disponibili su Amazon Prime con una pellicola diretta da James Wan basata su fatti realmente accaduti: L’evocazione – The Conjuring. 1971, Carolyn e Roger si trasferiscono con le loro figlie in una casa di campagna nel Rhode Island. Poco dopo il trasloco, nell’abitazione, iniziano a verificarsi strani, inquietanti fenomeni che turbano l’equilibrio della famiglia. Dopo aver capito che quelle che abitano la casa sono presenze maligne, Carolyn si rivolge a due demonologi, Ed e Lorraine Warren. È l’inizio di una spaventosa lotta per liberare la famiglia dal Male.
L’evocazione è un film davvero interessante e coinvolgente, con al centro due capisaldi del cinema horror: la possessione e la casa infestata. L’ambientazione vintage, così come il look dei protagonisti – Ed e Lorraine in particolare – contribuiscono ad aumentare il fascino di una storia ben scritta e sviluppata. I momenti di autentico terrore non mancano, tra inquadrature dal basso, giochi di luci e di ombre, musiche di carillon e persino innocenti giochi di bambini. James Wan si muove a suo agio in un genere di film che conosce molto bene, forte anche di un cast che regala performance convincenti.
The End? L’inferno fuori (2018)
Claudio è un uomo d’affari con una moglie, un’amante e una carriera ben avviata. Dopo essere rimasto imbottigliato nel traffico di Roma, arriva al lavoro in ritardo e rimane bloccato in ascensore. Ma si tratta solo di un piccolo contrattempo rispetto a quello che si sta scatenando in città; parlando al telefono con la moglie scopre che un misterioso virus sta trasformando gli esseri umani in mostri spaventosi e assetati di sangue. Bloccato in ascensore, Claudio dovrà mettere in campo tutte le strategie possibili per sopravvivere.
The End? L’inferno fuori rappresenta l’esordio cinematografico di Daniele Misischia e ha come protagonista Alessandro Roja (Romanzo criminale – La serie). Ci sono tutti gli elementi chiave dello zombie movie apocalittico in salsa italiana, anzi, tutta romana. L’ambientazione nell’ascensore acuisce il senso di claustrofobia e offre un punto di vista interessante sull’apocalisse che coglie il giovane uomo d’affari ambizioso con la fissa della carriera e una vita sentimentale piena di segreti. Il film – prodotto dai fratelli Manetti – riprende qualcosa dai film del passato ma senza esagerare; gli amanti dell’horror troveranno pane per i loro denti e apprezzeranno la performance di Alessandro Roja, più che convincente nel ruolo del protagonista.
Obbligo o Verità (2018)
Ci sono quattro regole. Se ti chiedono di partecipare, devi farlo. Devi dire la verità, o morirai. Devi fare la penitenza, o morirai. Se smetti di giocare, allora morirai.
Fra i titoli più recenti, Amazon Prime offre anche un film horror della Blumhouse diretto dall’autore e regista di Kick – Ass 2 Jeff Wadlow. Olivia e i suoi amici organizzano un viaggio in Messico; lì decidono di seguire Carter, un coetaneo appena conosciuto che convince i ragazzi a seguirlo in un’antica chiesa per fare un gioco. Si tratta di “obbligo o verità”, ma non ha niente a che vedere col gioco che tutti conoscono. Questa versione ha regole ben precise che, se vengono infrante, portano a conseguenze estreme. Toccherà ad Olivia scoprire quale maledizione si cela dietro questo gioco mortale.
Obbligo o Verità è un horror che strizza esplicitamente l’occhio ai teenager, per le dinamiche in scena e per i protagonisti giovanissimi. La tematica del gioco guidato da un’entità diabolica – declinato più o meno variamente – non è certo nuova, ma ha sempre il suo fascino e riesce a coinvolgere. Obbligo o Verità è un film complessivamente ben scritto e realizzato, con un finale convincente e un ritmo incalzante nonostante, verso metà storia, si perda un po’ nella necessità di spiegare. Un horror coinvolgente, insomma, con poco splatter ma con diverse trovare spaventose che vi faranno agitare sul divano.
Suspiria (2018)
Concludiamo la nostra selezione di film horror disponibili su Amazon Prime Video – riagganciandoci alla sezione che abbiamo dedicato ai cult – con Suspiria di Luca Guadagnino; vi invitiamo a recuperare qui la nostra recensione. Inutile dilungarsi troppo sulla trama, per la quale vi rimandiamo, per le linee generali, al paragrafo dedicato al classico del 1977 diretto da Dario Argento. Nel film di Guadagnino, basato sul soggetto del film di Argento, si aggiungono uno psicoterapeuta e dinamiche fra i personaggi diverse, che modificano gli intrecci della narrazione. Diversa anche l’ambientazione: qui siamo a Berlino, nel film di Argento a Friburgo. Presentato alla 75° Mostra del Cinema di Venzia, Suspiria di Guadagnino non è solo – o meglio, non è tanto – un remake quanto più un omaggio, una rivisitazione profonda, una “cover”.
È proprio Tilda Swinton, che nel film interpreta Madame Blanc, a parlare di cover in una sua dichiarazione: “Le cover hanno spesso un suono molto diverso dalla canzone originale. L’impulso a fare questo film deriva da un profondo affetto per l’incomparabile classico di Dario Argento”. Per godere in pieno di Suspiria di Guadagnino bisogna, paradossalmente, dimenticarsi di Argento e non prestare attenzione agli stravolgimenti rispetto all’originale. Quello di Guadagnino è un omaggio carico di ammirazione e suggestioni argentiane ma è un film personalissimo, che parla di donne, di amore, di purezza e corruzione, di maternità. La cura stilistica e formale è notevolissima, su tutti i livelli: magnifiche l’ambientazione, i costumi, i colori, il trucco. L’horror è il terreno su cui Guadagnino getta le basi della sua poetica; le scene raccapriccianti e spaventose non mancano, e vi lasceranno senza fiato.