Guns Akimbo: recensione del film con Daniel Radcliffe su Amazon Prime Video
L'irriverente, folle action comedy diretta da Jason Lei Howden
È disponibile dallo scorso 23 marzo nel ricco catalogo di Amazon Prime Video Guns Akimbo, la folle action comedy con protagonista Daniel Radcliffe di cui vi proponiamo la nostra recensione. Presentato in anteprima mondiale al Toronto Film Festival a settembre 2019 e successivamente nella sezione After Hours dello scorso Torino Film Festival, il film è diretto dal cineasta neozelandese Jason Lei Howden. Il regista, che si è fatto le ossa nel campo degli effetti speciali con pellicole del calibro di The Avengers e la trilogia de Lo Hobbit, ha esordito dietro la macchina da presa nel 2015 con la divertentissima commedia horror Deathgasm. Lì trionfavano splatter, follia e heavy metal; in Guns Akimbo dominano atmosfere riprese dal mondo videoludico, azione e gag una dopo l’altra e musica elettronica.
Akimbo è un termine dall’etimologia sconosciuta che indica la postura con entrambe le mani sui fianchi; negli sparatutto in prima persona questa espressione identifica un personaggio che tiene in entrambe le mani la stessa arma. In Guns Akimbo il protagonista Miles (Daniel Radcliffe) gira per tutto il film con due pistole con munizioni limitate letteralmente imbullonate alle mani; 50 colpi nella sinistra, 50 nella destra. Accanto a lui la splendida Samara Weaving, ben nota nel circuito del cinema bizzarro, nel ruolo dell’implacabile Nix. Scoprite nella nostra recensione perchè Guns Akimbo è un’adrenalinica, folle e divertentissima esperienza da non lasciarsi sfuggire.
Indice:
- La trama
- Gli Starbucks dell’omicidio
- Regia, fotografia e montaggio
- Sceneggiatura, effetti visivi e colonna sonora
- Daniel Radcliffe e Samara Weaving
- Conclusioni
La trama – Guns Akimbo, la recensione
Miles (Daniel Radcliffe) è un giovane programmatore di videogiochi; il lavoro non lo soddisfa e uno dei suoi passatempi preferiti è stalkerare la sua ex Nova (Natasha Liu Bordizzo) su Instagram. Mite e tranquillo, Miles ha un vero e proprio talento nascosto come leone da tastiera: si diverte a trollare i troll e fare flame protetto dallo schermo del suo computer. Una sera si imbatte in Skizm, un’organizzazione clandestina che fa combattere fino alla morte i più svariati avanzi di galera per le strade della città. Il tutto avviene in streaming, live per milioni di persone esaltate all’idea di assistere dal divano di casa a un vero e proprio snuff movie.
Miles fa il commento sbagliato alla persona sbagliata e si ritrova faccia a faccia con Riktor (Ned Dennehy), il terribile organizzatore dei combattimenti. Riktor e i suoi scagnozzi rapiscono Miles che si risveglia il giorno dopo in casa sua con due pistole con 50 colpi ciascuna inchiodate alle mani. Suo malgrado, sarà proprio lui il prossimo protagonista di Skizm e sarà costretto a sfidare la combattente più temibile: Nix (Samara Weaving). Miles non può né scappare né tantomeno rivolgersi alla polizia, pena la morte. In un primo momento l’innocuo programmatore riesce a dribblare gli attacchi di Nix; ma Skizm alza l’asticella mettendo in pericolo la vita di Nova. È il momento per Miles di mettere in campo il tutto per tutto e combattere per la ragazza che ama, senza esclusione di colpi.
Gli Starbucks dell’omicidio
Guns Akimbo non è solo violenza psichedelica, divertimento e atmosfere da videogioco; certo – lo vedremo meglio nel corso della nostra recensione – il film non si prende quasi mai sul serio, ma Jason Lei Howden infila nella storia più di una riflessione interessante ed attuale. E lo fa parlando della rete e dei suoi fruitori; più precisamente, Howden fa una critica a una società in cui gli utenti sono spettatori passivi, privi di empatia e consapevolezza. Se da un lato dunque abbiamo una critica in generale, nel particolare Howden rivolge il suo irriverente occhio critico alla pratica del trolling, sempre più diffusa e infestante. Il discorso assume naturalmente toni eccessivi e fuori dal comune, ma nella stratificazione della trama anche il pubblico trova la sua collocazione e riceve una stoccata non da poco.
Sul finire del film il creatore di Skizm Riktor parla della sua organizzazione criminale come di un vero e proprio franchise: “gli Starbucks dell’omicidio, i McDonald’s del massacro”. Non esiste franchise senza risposta da parte del pubblico; nel caso di Skizm la conferma arriva direttamente dagli utenti, che si nutrono – senza esserne mai sazi – di tutta la follia omicida che va in scena sotto i loro occhi. Allargando il discorso e ridimensionandolo a situazioni meno estreme di quella che vediamo in Guns Akimbo, ecco che la critica è ad ampio raggio. Ed ecco che allora – chi più chi meno – ci sentiamo un po’ tutti chiamati in causa; dietro uno schermo ci sentiamo tutti come in un’altra dimensione e alle volte finiamo col perdere il senso della realtà e ricevere qualsiasi contenuto come vuoti, incoscienti contenitori.
Regia, fotografia e montaggio – Guns Akimbo, la recensione
Procediamo nella nostra recensione di Guns Akimbo con un’analisi dei dettagli tecnici. Già con Deathgasm Jason Lei Howden si era distinto per un suo stile di regia personalissimo, che nel suo secondo lungometraggio si consolida ancor più. Guns Akimbo è un ottimo esempio di come rielaborare le soluzioni tipiche del mezzo videoludico sia uno dei modi migliori per realizzare un film “ispirato” ai videogame. La macchina da presa è sempre in movimento, al fianco del protagonista, con inquadrature d’impatto che spesso ricordano il punto di vista del giocatore nei videogiochi in prima persona.
L’effetto è estremamente coinvolgente ed efficace. Il montaggio, esattamente come la regia, è ipercinetico, psichedelico, incalzante. Ciononostante, non si perde mai il filo della coerenza; non c’è mai la volontà di privilegiare l’impatto visivo o di spingere sull’acceleratore del ritmo perdendo di vista la narrazione. A completare il quadro, una fotografia vibrante e lampeggiante (verrebbe da dire stroboscopica, per intenderci) ci immerge ulteriormente in un mondo fumettistico, videoludico, dove tutti i sensi dello spettatore sono stimolati, in primis quello della vista.
Sceneggiatura, effetti visivi e colonna sonora
Esattamente come in Deathgasm (che vi invitiamo a recuperare, se non lo avete visto), anche qui Jason Lei Howden firma la sceneggiatura. Howden tiene saldamente le redini di quello che sulla carta potrebbe sembrare un calderone schizofrenico: commedia, azione, uno stralunato percorso di formazione (quello di Miles) e anche un pizzico di thriller. A tenere insieme il tutto, una straordinaria coerenza nei toni dall’inizio alla fine e il fil rouge del divertimento sempre e comunque. Lo script – proprio come la messa in scena – è un vero e proprio climax di follia controllata fra adrenalina, violenza e gag comiche. Howden esagera, sa perfettamente di farlo, lo vuole fare, ma mantenendo sempre il controllo, anche quando si tuffa nel trash.
Abbiamo detto all’inizio della nostra recensione che il regista di Guns Akimbo sa il fatto suo in materia di effetti speciali. Anche gli effetti visivi e sonori nel film ci riportano al mondo videoludico e fumettistico. Vediamo denti saltar via da una bocca come coloratissimi pezzi di lego e il numero delle munizioni nelle pistole di Miles è in sovrimpressione sullo schermo proprio come se stessimo giocando noi. E ancora: quando Nix colpisce con forza uno degli uomini di Riktor, ecco che vediamo l’effetto dei colpi stile radiografia come in Mortal Kombat. Miles è asmatico e quando inala il farmaco l’effetto sonoro è quello del power – up tipo Mario Bros; stessa cosa per Nix, ma con ben altra sostanza. Perfetta la colonna sonora, vera e propria ciliegina sulla torta. Un esempio su tutti l’uso straniante di una rivisitazione della celebre You Spin Me Round (Like a Record).
Daniel Radcliffe e Samara Weaving – Guns Akimbo, la recensione
Veniamo ai protagonisti di questa folle storia: Daniel Radcliffe nei panni di Miles e Samara Weaving in quelli di Nix. Daiel Radcliffe ormai è lontanissimo dal personaggio che lo ha reso celebre: siamo anni luce lontani da Harry Potter e questo cambio di rotta, cominciato ben prima di Guns Akimbo, qui aggiunge una nuova tappa. È noto come Radcliffe non si tiri indietro davanti a progetti decisamente peculiari e che si confronti volentieri con personaggi strambi: uno su tutti il bizzarro cadavere parlante Manny di Swiss Army Man. Nei panni di Miles, Daniel Radcliffe è perfetto: impossibile resistere al suo ritratto del nerd mite, innocuo e frustrato che in un folle percorso di formazione scopre fino a che punto può e deve spingersi per sopravvivere.
Ma la vera star di Guns Akimbo è Samara Weaving: una conferma, non certo una rivelazione nel panorama del cinema bizzarro. La Weaving dimostra ancora una volta di essere una da tenere d’occhio con attenzione. Magnetica, esageratamente carismatica e brava da levare il fiato nel personaggio di Nix. Nix è scritta, rappresentata e portata sulla scena nella maniera più efficace possibile: assetata di sangue e adrenalina, guidata da rabbia e follia. Il suo arco narrativo è senz’altro il più interessante, dalla sua esagerata presentazione fino all’epica uscita di scena. Inutile dire che gli altri personaggi, ancorché ben delineati e tratteggiati, siano benzina gettata sul fuoco della performance dei due interpreti principali.
Conclusioni
Lo avrete senz’altro capito leggendo la nostra recensione: Guns Akimbo è un film da non lasciarsi sfuggire. Certo, potrebbe sembrare un pazzesco giocattolone action – e in parte lo è – ma è molto di più. Tutto è sapientemente architettato, dalla scrittura, alla messa in scena, alla scelta degli interpreti principali; nulla è lasciato al caso. Jason Lei Howden tiene saldamente le redini di un percorso tanto folle ed esagerato quanto coerente e chirurgico in ogni scelta. Il regista ha ben interiorizzato tutti gli elementi della cultura pop e del cinema d’azione moderno e li imbandisce sullo schermo in quella che è una pietanza succulenta e mai indigesta.
Come già accennato nei paragrafi precedenti, non manco nemmeno i contenuti. Certamente la critica a certi utenti della rete, a certi prodotti e alla loro fruizione è veicolata tramite il filtro della risata e del trash, ma è centrata, intelligente ed efficace. Rinnoviamo l’invito a recuperare anche Deathgasm, per poter comprendere meglio quali sono le cifre stilistiche su cui Howden ha gettato le basi di Guns Akimbo. Fatto questo, correte su Amazon Prime Video e lasciatevi trascinare da Miles e Nix in un’ora e mezza di puro divertimento e adrenalina. Un film come Guns Akimbo o lo si ama o lo si odia: possiamo sbilanciarci e affermare che abbandonandosi al viaggio senza preconcetti di sorta, rientrerete facilmente nella prima categoria.
Guns Akimbo
Voto - 8
8
Lati positivi
- Samara Weaving e Daniel Radcliffe
- Folle, adrenalinico, divertente
- Regia, fotografia, effetti visivi e colonna sonora
Lati negativi
- Qualche personaggio secondario poco efficace