Tutto su mia madre: 5 curiosità sul film simbolo di Pedro Almodovar
Un inno alle donne, una delle pellicole più iconiche del regista spagnolo
Il 17 settembre del 1999 usciva nella sale italiane Tutto su mia madre, uno dei film più simbolici e importanti nella produzione di Pedro Almodóvar. Con un linguaggio inconfondibile e un punto di vista unico, Almodóvar ci faceva scoprire un mondo popolato di personaggi tragi-comici, complessi e affascinanti. A fare da collante, un vero e proprio omaggio alle donne, alla femminilità (ben oltre la superficie del genere), al dolore, all’umanità. Con Tutto su mia madre, nel 2000, Pedro Almodóvar vinse l’Oscar e il Golden Globe per il miglior film straniero. Nel cast, insieme a Penélope Cruz, anche Cecilia Roth, Antonia San Juan e Marisa Paredes. Vediamo insieme cinque curiosità su uno dei film simbolo del regista spagnolo.
Citazioni cinematografiche – Tutto su mia madre, curiosità
Eva contro Eva. Il titolo Tutto su mia madre è un riferimento al film Eva contro Eva di Joseph L. Mankiewicz del 1950, il cui titolo originale è All about Eve. Proprio all’inizio del film, Manuela e suo figlio Esteban stanno proprio guardando quel film in televisione. Nella pellicola ci sono altre citazioni teatrali e cinematografiche, da Un tram chiamato Desiderio di Tennessee Williams a Opening Nights di John Cassavetes.
Bette Davis, Gena Rowland, Romy Schneider. La dedica con cui Pedro Almodóvar chiude Tutto su mia madre è particolarmente significativa. Si tratta di un vero e proprio omaggio e una dichiarazione d’amore alle donne, alla maternità (non solo in senso biologico) e al cinema. La dedica inizia proprio ricordando Bette Davis, Gena Rowland e Romy Schneider. Dichiarazioni d’amore che si ritrovano spesso nella filmografia del regista.
A tutte le attrici che hanno fatto le attrici, a tutte le donne che recitano, agli uomini che recitano e si trasformano in donne, a tutte le persone che vogliono essere madri. A mia madre.
Agrado, Penélope, Barcellona
“Me llaman la Agrado”. Il monologo di Agrado – interpretato dalla magnifica Antonia San Juan – è uno dei momenti più iconici dell’interno film; non tutti, però, sanno che quell’idea è ispirata a un fatto accaduto realmente all’attrice Lola Membrives. L’impianto elettrico del teatro dove l’attrice avrebbe dovuto esibirsi subì un guasto e il regista dello spettacolo si trovò costretto a sospenderlo. Lola Membriver – proprio come Agrado nel film – propose al pubblico di rimanere; in cambio avrebbe raccontato la storia della sua vita.
Musa. Penélope Cruz è per Pedro Almodóvar una vera e propria musa. La collaborazione tra il regista e l’attrice ha avuto inizio nel 1997 con Carne tremula; Tutto su mia madre è il secondo film che li lega e che consacra la Cruz come una delle attrici simbolo del regista spagnolo. Pedro Almodóvar, successivamente, ha diretto Penélope Cruz in Volver, Gli abbracci spezzati, Gli amanti passeggeri e l’ultimo Dolor y gloria.
Barcellona. Tutto su mia madre è il primo film con cui Pedro Almodóvar lascia Madrid e sceglie Barcellona come ambientazione. Il regista esalta la bellezza suggestiva del capoluogo della Catalogna rendendo la città quasi un personaggio del film. La Sagrada Familia, il Barrio Gotico, il Born e la Piazza Reale sono alcune delle location più note che possiamo ritrovare nel film.