High School Musical: The Musical: la recensione della serie Disney+
Disney+ rivisita uno dei maggiori successi della casa di produzione: ecco a voi High School Musical: The Musical - La Serie
Dieci episodi in totale per il nuovo prodotto targato Disney+: stiamo parlando della serie di High School Musical, di cui oggi vi proponiamo la nostra recensione. Si tratta a ben vedere di un formato abbastanza innovativo: con un intreccio che si muove tra un racconto classico seriale intramezzato da innovativi inserti sullo stile del mockumentary, High School Musical: The Musical – La Serie soffre da una parte il paragone con la serie di film di riferimento; ma dall’altra cerca di rinnovarsi, chiamando a sé un pubblico molto diverso da quello ormai pienamente affezionato ai film di Disney Channel.
Ma riesce nel suo tentativo? In realtà, ciò che ci sentiamo di dire è che la serie disponibile sulla nuova piattaforma Disney+ si ferma nel mezzo; e lo fa non accontentando né i vecchi appassionati della serie cinematografica di Kenny Orega, ma neppure in toto coloro che si affacciavano al franchise per la prima volta.
Indice:
La trama – High School Musical – la serie: recensione
L’idea di partenza dell’opera seriale che la Disney ha deciso di reinventare è assolutamente interessante. Invece di presentarci un reboot o un remake non necessario dell’amatissimo High School Musical, ciò che avviene invece è una rivisitazione anticonvenzionale. Siamo alla East High, esattamente nella scuola dove Troy, Gabriella e tutti gli altri protagonisti della serie di film hanno segnato una generazione di pre-adolescenti. Tuttavia, siamo non in un mondo fittizio, quello del film di Kenny Ortega, bensì nel mondo contemporaneo e attuale.
Con questa premessa iniziamo a conoscere i personaggi di High School Musical: The Musical: La serie. Si tratta di un gruppo di ragazzi cresciuti con il mito del film e che, grazie all’intervento della nuova insegnante di teatro della scuola, avranno l’occasione di portare in scena una versione teatrale – e ovviamente musicale – del film tanto amato. Incontriamo così Nini, la futura Gabriella, e il suo ragazzo E.J, scelto come Chad, con il quale ha iniziato ad uscire dopo aver rotto con Ricky, scelto invece come Troy. Accanto a loro una serie di personaggi più o meno importanti, come Gina, ambiziosa e di talento, che però non ottiene il ruolo desiderato. Tutti insieme daranno vita ad uno spettacolo sicuramente d’intrattenimento, ma empaticamente poco d’impatto.
HSM: The Musical: cosa convince
C’è da dirlo: non era facile toccare quello che per molti ventenni di oggi è un punto fermo della loro adolescenza senza destare sospetti. Tuttavia, la nostra recensione della serie di High School Musical vuole provare a mettersi anche nei panni di uno spettatore più neutrale; di qualcuno che, magari, si è approcciato alla serie senza pretese o aspettative. Se così fosse stato, è inevitabile sottolineare come la linearità narrativa, ben distribuita nel corso dei dieci episodi, che raramente superano la mezz’ora ciascuno, sia efficace. Questa, unita a degli inserti di finto-documentario, incolla lo spettatore allo schermo, che si appassiona alla storia più che per la trama per una sorta di rispecchiamento nei dialoghi. Questi risultano costruiti in maniera brillante, e si uniscono in maniera sinergica alla presentazione dei personaggi.
Le performance dei giovani attori, d’altra parte, non sono nulla di eccezionale; tuttavia, a spiccare è il talento canoro di alcuni di essi; e senza dubbio la caratterizzazione, ben articolata e distribuita nel corso d’opera. Ma ciò che più convince è l’assenza di un tentativo emulativo nei confronti dei film con Zac Efron e Vanessa Hudges. Muovendosi in un terreno già battuto, il rischio era quello di tentare un confronto diretto, con il quale è molto probabile che la serie avrebbe perso. In questo caso, invece, gli autori hanno preferito usare High School Musical soltanto come elemento di fondo; facendo così muovere i personaggi in un contesto differente.
Tentativo di rinnovo
La volontà dunque è stata quella di usare High School Musical come espediente per raccontare qualcosa di diverso. Tuttavia, la serie oggetto di questa recensione soffre di un confronto non ricercato. O meglio: sviluppando la narrazione sulla base di un prodotto di successo come quello sopracitato, era inevitabile che il primo pubblico di riferimento dovesse essere composto da quegli ex adolescenti incantati dalle musiche e dalle coreografie – ma anche dalla storia – cominciata nel 2006. Ma ciò non avviene. La serie sviluppata e distribuita su Disney+ si rivolge a un pubblico prettamente adolescenziale; un pubblico che in virtù di un cambiamento generazionale ha poco a che spartire con quelli che erano adolescenti quasi quindici anni fa.
Agli occhi di chi cercava di ritrovare un barlume di infanzia e gioventù, la serie non funziona. Questa, piuttosto, si rivolge a coloro che High School Musical non lo hanno vissuto, ma che anzi, magari, si approcciano ai tre film di Kenny Ortega per la prima volta solamente in relazione alla serie. Certo, ciò non è da considerare solamente come un elemento negativo per la produzione, la quale si rivolge certamente con un occhio di riguardo ai più giovani, come è sempre stato. Ma ciò nonostante l’elemento nostalgia non risulta essere sfruttato a pieno delle sue possibilità.
Conclusioni – High School Musical la serie recensione
Pur non sfruttando a pieno le sue possibilità, che potevano far sì che la serie diventasse un prodotto intergenerazionale, High School Musical: The Musical: la Serie si presenta come un prodotto d’intrattenimento ben costruito. Senza particolari pretese, si concentra più che altro sulle dinamiche sociali e sentimentali del gruppo di protagonisti, tenuti insieme appunto dalla volontà di realizzare la rappresentazione teatrale del musical. I dialoghi ben costruiti e l’innovativo inserimento del mockumentary fanno sì che la serie TV scorra senza intoppi; la durata degli episodi, inoltre, contribuisce alla leggerezza dei toni, smorzando anche tematiche che agli occhi degli adolescenti di oggi potrebbero sembrare magari non troppo serene.
Ciò che manca, oltre alla buona gestione della strizzata d’occhio agli adolescenti di un tempo, è il mancato sviluppo empatico. Forse per la breve durata, o forse nel tentativo di dare maggiore spessore a delle storylines a discapito di altre, non risulta semplice trovare un appiglio con gli interpreti; questi si muovono sullo schermo come gli stessi attori di cui vestono i panni, senza presentarsi come individui in cui rispecchiarsi.
High School Musical: The Musical - La Serie
Voto - 6
6
Lati positivi
- Narrativa semplice e d’intrattenimento
- Idea di base originale
Lati negativi
- Errore nel target di riferimento
- Emotivamente poco coinvolgente