8½: Federico Fellini e la genesi del film che ha segnato la storia del cinema

Un incontro fortuito ha influenzato la storia del film

Considerato uno dei film più importanti di sempre, nonché uno dei migliori di Federico Fellini,   è una pellicola fondamentale, che ha segnato e influenzato generazioni di cineasti. Il film uscì nelle sale cinematografiche nel 1963 e nel 1964 si aggiudicò due premi Oscar: miglior film straniero e migliori costumi. Vinse inoltre sette Nastri d’argento e la Grolla d’oro per la miglior regia. Scopriamo adesso in breve qual è stata la genesi (non proprio semplicissima) di   di Federico Fellini.

Il confronto con Ennio Flaiano – Federico Fellini, 8½

Fellini inizia a pensare di realizzare un nuovo film poco dopo aver finito di girare Le tentazioni del dottor Antonio, secondo atto del film corale Boccaccio ’70. Non ha ancora in mente una trama, una idea vera e propria e nemmeno una storia in particolare quando parla con Ennio Flaiano. Il regista sottopone a Flaiano tutta una serie di spunti piuttosto vaghi che lo scrittore trova particolarmente difficile tradurre in parole. Impossibile lavorare sulla sceneggiatura di un film senza uno spunto preciso di partenza. Non c’è nemmeno un titolo vero e proprio e Federico Fellini ha pensato di chiamare il film . Questa pellicola ancora in divenire arriva infatti dopo sei film diretti interamente da lui e altri tre co-diretti con altri registi.

8½ federico fellini

8½. Cineriz, Francinex

Un incontro fortuito che segna la svolta

Senza sceneggiatura e senza nemmeno una trama, Federico Fellini – smarrite ormai anche le idee che aveva avuto – è pronto a recarsi dal produttore Angelo Rizzoli per comunicargli che il film non si farà. E qui interviene il caso a tendergli la mano sotto forma di un incontro fortuito. Prima di parlare con Rizzoli, Fellini viene invitato da un capo macchinista di Cinecittà alla festa per il compleanno di un collega. Tutti i partecipanti alla festa continuano a fare gli auguri al regista per il suo nuovo film in arrivo; ed è qui che arriva la svolta e prende forma un’illuminazione. Federico Fellini decide che racconterà di un regista che vuole fare un film ma ha perso l’ispirazione e non ricorda più di cosa voleva parlare.

Proprio come Federico Fellini nella realtà, Guido Anselmi in è alla ricerca di un’ispirazione che non arriva; assillato da attori e produttori che si aspettano da lui sicurezza e risposte. Le analogie tra Fellini e il personaggio interpretato da Marcello Mastroianni non finiscono qui. In questo film come non mai, il protagonista un vero e proprio alter ego cinematografico,una rappresentazione di Federico Fellini. Ed è curioso pensare come un film partito non proprio sotto i migliori auspici sia diventato uno dei capisaldi della filmografia di Fellini e della storia del cinema mondiale.

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