BNA: Brand New Animal – Recensione del nuovo anime Netflix
Ritorna lo studio Trigger con una nuova storia dalle tematiche attuali
La serie Brand New Animal (BNA), di cui parleremo in questa la recensione, è un nuovo anime arrivato a fine giugno su Netflix. L’azienda che ha prodotto questo prodotto, composto da dodici episodi tutti già disponibili sulla piattaforma digitale, è lo studio Trigger. Questo studio dal 2011 a oggi è divenuto famosissimo per i suoi prodotti di animazione. A rendere peculiari le sue opere e i suoi prodotti sono le trame molto particolari e le animazioni frenetiche e avvincenti. Tra gli anime più apprezzati dello studio basti citare Kill la Kill (2013) e Little witch Academy (2017), anch’essi presenti sul catalogo di Netflix. Alla creazione di BNA hanno partecipato tre nomi molto conosciuti nell’animazione giapponese: il regista Yo Yoshinari, lo sceneggiatore Kazuki Nakashima e il designer Yosuke Yoshigaki.
Il primo, oltre ad aver lavorato spesso per altre opere dello studio Trigger, partecipa da anni alla creazione di contenuti per i film della saga di Evangelion. Lo sceneggiatore ha curato la serie cult Gurren Lagann del 2007. Infine, il designer è una delle personalità più conosciute e richieste all’interno dello studio Trigger, curando tutti i design delle opere dell’azienda. In Giappone l’anime è stato particolarmente apprezzato. Grazie a questo successo a breve verrà serializzato un manga e un romanzo che illustrano e approfondiscono la storia e i personaggi secondari. Scopriamo insieme in questa recensione di Brand New Animal se le aspettative altissime sono state soddisfatte.
Indice
Una trama ricca di colpi di scena – Brand New Animal, la recensione
In un mondo simile al nostro, la popolazione si divide fra umani e uomini bestia. Due fazioni che da sempre nella storia sono in lotta fra loro e non riescono a coesistere pacificamente. La protagonista è Michiru, una ragazza tanuki, il cui obbiettivo è quello di raggiungere Anima City. Questa città viene descritta e sponsorizzata come il paradiso in terra per gli uomini bestia. Michiru dopo un rocambolesco arrivo alla città e un assaggio della vera società di Anima City farà la conoscenza di Shirou Ogami. Quest’ultimo è un uomo bestia dalle fattezze di lupo e il fiuto infallibile. Shirou è forse l’unico che può aiutare Michiru a capire come sia stato possibile che lei da umana si sia trasformata in bestia.
Questa trama è soltanto una piccola parte di quello che viene realmente raccontato nei dodici episodi che compongono la serie anime. La peculiarità di quest’opera sta proprio nel sapersi evolvere progredendo nella narrazione. Il problema delle sembianze di Michiru è solo un pretesto con il quale la trama incomincia. Più si procede più si aggiungono personaggi e nuovi fili della narrazione. Questo processo è ordinato e ogni nuova informazione completa una parte precedente. Alcuni colpi di scena vengono anticipati e questo alle volte può infastidire lo spettatore, ma ciò non toglie la presenza dell’inaspettato. Brand New Animal ha una trama dinamica, che incuriosisce e nonostante i pochi episodi costruisce adeguatamente tutti i personaggi presentati e le loro vicende, sempre varie nel loro sviluppo.
Tematiche e attualità – Brand New Animal, la recensione
In Brand New Animal vengono affrontate una moltitudine di tematiche che offrono uno spaccato della società contemporanea. I vari aspetti affrontati sono, in un certo modo, concatenati, risultando spesso in relazione tra di loro e non sconnessi dal conteso. Ognuno di essi viene affrontato con una spiazzante schiettezza, in netto contrasto con i toni leggeri della narrazione. Tra i temi più interessanti c’è la difficile convivenza fra umani e uomini bestia evidenziando così il tema dell’integrazione. Già nel primo episodio viene mostrata una caccia spietata agli uomini bestia da parte degli umani. Ma nella stupenda città di Anima City non ci sono uomini e ogni uomo bestia può vivere in pace, o almeno questo è quello che viene mostrato dalle pubblicità. Purtroppo però anche questa città è una società, dove spesso prevale la legge del più forte anche se si prova in tutti i modi a mantenere una stabilità.
Michiru si renderà presto conto di come la sua natura umana sia decisamente diversa da quella degli uomini bestia. Si troverà davanti a situazioni controverse e moralmente sbagliate che per il suo animo sembreranno inaccettabili. Queste azioni vengono compiute dagli uomini bestia che seguono il loro istinto e la legge della sopravvivenza, che porta i più forti a prevalere a discapito dei più fragili. In una società simile la protagonista si troverà finalmente a dover affrontare sé stessa in un arduo percorso di personale accettazione. Diversa per entrambe le società e senza un vero posto nel mondo, Michiru dimostrerà che solo lei può svolgere alcuni compiti all’interno di Anima City. In questo modo si affronta e si dimostra quanto sia importante accettare le proprie condizioni e la propria persona, traendone il meglio per sé e per ciò che la circonda.
Comparto tecnico – Brand New Animal, la recensione
Lo studio Trigger è famoso per le sue animazioni frenetiche e anche per BNA non si è risparmiato. Nelle animazioni presenti nell’anime, i combattimenti sono meno frequenti rispetto a molti altri lavori prodotti dallo studio – in relazione al tipo di storia narrata – ma ciò non toglie frenesia. Elementi molto particolari che ben si prestano ad un’animazione più dinamica sono certamente presenti in relazione alle trasformazioni degli uomini bestia; tra essi spiccano in particolare quelli legati alla la protagonista, in costante evoluzione e cambiamento. Vista la peculiare capacità di cambiare la sua struttura corporea, prendendo le sembianze di un qualsiasi uomo bestia (da buon tanuki!) l’animazione sviluppata su Michiru varia in ogni episodio.
L’uso della computer grafica solo per le ambientazioni permette a questo anime di essere molto godibile alla vista nelle scene d’azione. Particolarmente interessante è la palette di colori caldi usata per le scenografie e i personaggi. Le tonalità vive caratterizzano le varie personalità dei protagonisti, con colorazioni che rispecchiano bene il loro carattere. Con il progredire della trama gli stessi colori tendono a diventare sempre più brillanti; le uniche occasioni in cui vengono usati dei colori cupi e scuri sono per mostrare i flashback. Le sigle di apertura e chiusura rispecchiano la leggerezza e personalità della protagonista. Molto particolare la sigla di chiusura, che negli ultimi episodi evidenzia il momento critico con una specifica colorazione delle animazioni.
Considerazioni finali
Brand New Animal è una serie che cerca di trasmettere nei dodici episodi, riuscendoci, un’interessante storia omogenea e che con una conclusione adeguata. Che si parli della trama, delle tematiche o degli sviluppi dei personaggi, ognuno di questi elementi compie un percorso arrivando concretamente alla fine di esso. L’attenzione verso il prodotto da parte dello spettatore resta sempre molto alta grazie al coinvolgimento emotivo di ogni episodio, nonostante alcuni colpi di scena molto prevedibili.
Ciò che viene mostrato della società degli uomini bestia è solo una parte e, inoltre, anche alcuni personaggi meritano un ulteriore approfondimento; ciò porta a pensare alla produzione di ulteriori episodi, anche se al momento non si può ancora parlare di una nuova stagione. È però innegabile il successo e la qualità di un prodotto che sicuramente, anche grazie alla distribuzione su Netflix, farà parlare di sé in futuro. Magari proprio ciò porterà allo sviluppo di nuove puntate per una seconda stagione, oltre ai manga e ai romanzi considerabili però come spin-off.
BNA: Brand New Animal
Voto - 8.5
8.5
Lati positivi
- Eccellente comparto tecnico
- Personaggi ben costruiti
- Tematiche molto attuali ed emozionanti
Lati negativi
- Alcune parti prevedibili nella trama