Godzilla: la Toho celebra il Pride con un cortometraggio
Toho in prima linea per i bambini transessuali, grazie alla creazione di un video in stop motion
Il 27 giugno è stata celebrata la giornata del Global Pride, che invita all’accettazione sociale e all’auto-accettazione delle persone lesbiche, gay, bisessuali, transgender e queer, e dei relativi diritti civili e legali. Per l’occasione, la Toho, casa di produzione cinematografica giappinese, ha condiviso un cortometraggio in stop motion dedicato a Godzilla e realizzato da Cressa Maeve Beer. Che dichiara:
Ho realizzato un corto sul coming out. Felice Pride. Proteggete i bambini e le bambine trans.
Il corto Coming out, della durata di due minuti, segue la storia di Godzilla, intento a combattere i nemici tra palazzi altissimi e urla mostruose, e il figlio. Il piccolo mostro è sempre più triste, e il padre gli domanda cosa succeda. Per tutta risposta, il piccolo gli fa capire che non si sente maschio, ma vorrebbe avere il corpo di una femmina. Godzilla allora gli crea all’uncinetto un vestitino femminile, così che possano finalmente andare a sconfiggere i nemici insieme, più uniti che mai.
Godzilla e la sua storia – Godzilla Pride
L’artista dietro al progetto ama la figura di Godzilla e ha collaborato con entusiasmo con la casa di produzione che ha dato vita a uno dei mostri più famosi della storia. Il franchise legato a questa creatura immaginaria si è distinto anche ai Guinness World Records, in qualità di più lungo franchise cinematografico con protagonista lo stesso personaggio. Dal 1954 ad oggi, infatti, troviamo più di 36 film, dei quali 32 dalla casa di produzione Toho, e 4 pellicole hollywoodiane.
Proprio tra le ultime pellicole “Godzilla Pride”, ricordiamo Godzilla del 2014, diretto da Gareth Edwards e con Aaron Taylor-Johnson, Bryan Cranston ed Elizabeth Olsen; Godzilla II – King of the Monsters del 2019, diretto da Michael Dougherty e con Kyle Chandler e Vera Farmiga. Slitta di un anno il un sequel incentrato sempre sulle vicende del mostro, a causa dei rallentamenti delle riprese dovuti all’emergenza sanitaria.