Mi chiamo Francesco Totti: il poster del docufilm sul calciatore
Diffuso il poster ufficiale del docufilm Mi chiamo Francesco Totti. Il documentario racconta la carriera dell’ex capitano della Roma, un viaggio che inizia la sera prima del suo addio al calcio. Mi chiamo Francesco Totti verrà presentato in anteprima alla Festa del Cinema di Roma e sarà nelle sale come evento speciale il 19, 20 e 21 ottobre, distribuito da Vision Distribution.
La sinossi del documentario:
La notte che precede il suo addio al calcio Francesco Totti ripercorre tutta la sua vita, come se la vedesse proiettata su uno schermo insieme agli spettatori. Le immagini e le emozioni scorrono tra momenti chiave della sua carriera, scene di vita personale e ricordi inediti. Un racconto intimo, in prima persona, dello sportivo e dell’uomo.
Diretto da Alex Infascelli, soggetto e sceneggiatura di Alex Infascelli e Vincenzo Scuccimarra. Il film è tratto dal libro Un Capitano scritto da Francesco Totti con Paolo Condò Prodotto da Lorenzo Mieli, Mario Gianani e Virginia Valsecchi. Mi chiamo Francesco Totti è una produzione The Apartment e Wildside, entrambe del gruppo Fremantle, con Capri Entertainment, Fremantle, con Vision Distribution e Rai Cinema, in collaborazione con Sky e Amazon Prime Video. Il film sarà distribuito da Vision Distribution nelle sale italiane, che ne curerà anche le vendite internazionali.
Mi chiamo Francesco Totti: il docufilm che precede una serie tv sul calciatore
Il docufilm precede Speravo de morì prima titolo provvisorio della serie su Francesco Totti diretta da Luca Ribuoli e annunciata da Sky. La serie su Francesco Totti sarà un racconto in sei episodi sugli ultimi due anni di carriera del leggendario numero 10 della Roma, la fine del suo lungo percorso con la maglia giallorossa – rimasta sempre la stessa per 27 anni, un uomo divenuto con gli anni simbolo e bandiera di un’intera città, e non solo. Un dramedy che unirà l’epica sportiva da vero fuoriclasse del calcio italiano e mondiale, raccontato nel complesso periodo prima del ritiro – includendo le immagini d’archivio dei momenti più esaltanti della sua carriera – e la vita privata di un uomo coraggioso e semplice, autoironico e romanissimo, legato da sempre alla sua città e al calcio.