Love Life: recensione della serie tv con Anna Kendrick
La prima serie di HBO Max è un prodotto romantico ma molto realistico
Arriva finalmente in Italia la serie tv che ha inaugurato il debutto di HBO Max, nuova piattaforma streaming della nota emittente HBO. Il prodotto in questione è Love Life e di seguito potete leggerne la recensione. La serie, disponibile nel nostro Paese su Timvision, è di stampo antologico ed è stata ideata da Sam Boyd. L’intenzione di questo primo progetto originale di HBO Max è raccontare in modo realistico i percorsi che, attraverso diverse storie, conducono al vero amore della vita del protagonista. Essendo una serie antologica, Love Life avrà un protagonista diverso per ogni stagione. Per quanto riguarda la prima, la protagonista è Darby Carter, interpretata da Anna Kendrick. In dieci episodi si assiste al mutare degli amori e della vita della ragazza, in un arco di tempo fra il 2012 e gli inizi del 2020.
Il progetto sulla carta è molto interessante e può ricordare l’esperimento recente di Amazon con Modern Love. HBO Max ha deciso di puntare per il suo debutto su un prodotto diverso dal solito per attirare spettatori. Netflix, ad esempio, realizzò come primo prodotto originale House of Cards, mentre Apple Tv+ The Morning Show. Love Life, invece, è una commedia romantica, classica per molti aspetti ma molto realistica nel suo svolgimento. Non stupisce il grande successo ottenuto negli Stati Uniti: abbiamo una storia di vita e di affetti molto simile al quotidiano e ambientata nella magica New York. Se aggiungiamo poi la vivacità e la bravura di Anna Kendrick il gioco è fatto. In fin dei conti, Love Life è un prodotto piacevole, ma giunti al termine della visione non si rimane completamente soddisfatti. Scopriamo perché.
Indice
Alla ricerca dell’amore della vita – Love Life la recensione
La particolarità di Love Life risiede nel voler mostrare realisticamente il percorso che conduce la giovane Darby Carter all’incontro con l’amore della sua vita. Non ci sono irrealistici colpi di fulmine o toni zuccherosi da favola, ma c’è la vita, quella vera, fatta di complicazioni e compromessi. Tramite la voice over della magnifica Lesley Manville, conosciamo poco a poco i tratti essenziali della vita di Darby. La ragazza è cresciuta senza sperimentare un vero calore familiare, dato che i suoi genitori si sono separati. Nonostante questo, non ha mai perso le speranze nella ricerca dell’amore. Tuttavia c’è un trascorso del suo passato che non le permette di vivere felicemente la maggior parte delle sue relazioni. I ragazzi passano, ma quanti legami dovrà avere Darby prima di incontrare l’uomo della sua vita?
Nella splendida cornice della città di New York, vediamo Darby vivere quelle che dovrebbero essere le sette relazioni che precedono il vero amore. In alcune occasioni la protagonista si convincerà di aver trovato la persona giusta, in altre vivrà solamente storie di passaggio. Questi rapporti la porteranno a riflettere sul proprio passato, sulla famiglia, sulle aspirazioni lavorative e soprattutto sulla sua visione dell’amore, questo sentimento tanto grande quanto spesso incomprensibile. Non mancano poi i bei momenti e le situazioni più difficili condivise con gli amici: l’eccentrica Sara e il suo fidanzato Jim e la più diretta Mallory.
Pro e contro – Love Life la recensione
Con tale impostazione, Love Life ha l’arduo compito di restituire allo spettatore uno spaccato di vita prima di tutto realistico. Tale compito è pienamente soddisfatto: questa prima stagione è un ottimo ritratto realistico dell’amore nella vita di tutti i giorni. La vita di Darby ci dimostra che l’amore in termini ideali non fa parte della quotidianità, ma si scontra con aspirazioni personali e i tanti compromessi che facciamo nelle nostre vite. Non viene dipinto come un mero sentimento sdolcinato, ma qualcosa che si collega alle scelte che facciamo e a ciò che siamo. Decisamente realistici sono anche i comportamenti di tutti i personaggi, in cui lo spettatore può senz’altro riconoscersi. La realtà delle persone comune è dunque ben rappresentata, senza inutili edulcorazioni.
L’amore e il suo ruolo nella vita di una persona è un importante e imponente argomento da trattare. Bisogna ammettere che, nonostante il buon risultato ottenuto, mancano i dovuti approfondimenti in diversi punti della narrazione. Ciò purtroppo è collegato principalmente ai pochi episodi e alla loro breve durata (tra i 25 e i 30 minuti). Inevitabilmente alcune figure, anche importanti, nella vita di Darby non hanno il giusto spazio: Bradley, l’ex capo con cui la protagonista ha una relazione abbastanza rilevante; la madre di Darby (nonostante una puntata a lei intitolata). Anche la caratterizzazione dei vari partner non è perfetta: i cliché decisamente non mancano, ma sono utili a restituire i diversi tipi di uomini che è possibile incontrare. Un altro punto dolente è come viene trattata l’esperienza professionale di Darby: l’happy ending riservato a questo ambito risulta leggermente forzato.
Anna Kendrick e gli altri – Love Life la recensione
Love Life dunque ha problematiche visibili per quanto riguarda la gestione del materiale narrativo e dei personaggi. Se ci soffermiamo però sul cast è possibile riscontrare prove più che riuscite. La scelta di Anna Kendrick come protagonista è sicuramente vincente, non solo per raccogliere spettatori ma anche per la sue capacità. Queste erano già emerse in film come Pitch Perfect, ma soprattutto Un piccolo favore, in cui la Kendrick condivideva la scena con Blake Lively senza mai essere oscurata. In Love Life la prova dell’attrice è naturale, fresca e spontanea. Non è da meno Zoe Chao, interprete della migliore amica di Darby, Sara. Nel ruolo di una mattatrice con una storia dai risvolti anche drammatici, Chao è decisamente brava, risultando il più delle volte quasi una vera co-protagonista.
Completano il buon cast principale Peter Vack (Mozart in the jungle), Sasha Compère (Ad Astra) e Lesley Manville (Il filo nascosto), la cui voice over quasi da documentario è perfetta. Un altro valore aggiunto è la colonna sonora di Dan Romer e Mike Tuccillo: coinvolgente e in grado di sottolineare i momenti e le emozioni dei personaggi. Delude leggermente invece il trattamento riservato all’ambientazione newyorkese dal punto di vista di regia e montaggio. Non si percepisce una valorizzazione adeguata in tutte le puntate. Non mancano però gli splendidi scorci più famosi, immersi anche nell’atmosfera natalizia.
Considerazioni finali
Per concludere questa recensione di Love Life, si può affermare che questo primo progetto di HBO Max è più che riuscito. Risulta molto facile da apprezzare per diversi motivi: lo scorrere naturale della vita di Darby analizzata dal punto di vista degli affetti; una narrazione piacevole; ingredienti naturali e realistici che permettono l’immedesimazione e l’ambientazione newyorkese. Per di più è una commedia romantica, genere molto amato dal pubblico, ma fortunatamente riesce a esserlo in modo intelligente. I cliché del genere vengono sfruttati ma non abusati..
Come già accennato, non mancano problematiche nella struttura narrativa, ma quello che veramente non funziona si trova nella chiusura. Love Life sembra accelerare fin troppo nelle sue ultime battute, proprio quando Darby trova quella che dovrebbe essere la persona tanto cercata. Il messaggio finale è chiaro: siamo nella vita vera, il classico lieto fine dei film romantici non è contemplato. Tuttavia questo aspetto si rivela in modo abbastanza freddo e sbrigativo, tanto da non sentirsi pienamente soddisfatti del risultato finale. Con una prima stagione più che buona e un ottimo riscontro di pubblico, Love Life è stata rinnovata per una seconda stagione, che vedrà un nuovo protagonista sostituire Darby Carter.
Love Life
Voto - 7
7
Lati positivi
- Love Life è un ritratto realistico della ricerca dell'amore nella vita di tutti giorni
- L'ottimo lavoro del cast
Lati negativi
- Il mancato approfondimento di alcuni punti a causa del ridotto numero di episodi e della loro breve durata
- Il finale risulta sbrigativo e potrebbe non soddisfare pienamente