The VVitch: alle streghe “vere” piace il finale del film di Robert Eggers
Peg Aloi e Pam Grossman commentano il finale di The VVitch
Nel 2015 Robert Eggers esordiva alla regia di un lungometraggio con The VVitch, splendido film dell’orrore che ha lanciato la carriera dell’altrettanto splendida Anya Taylor-Joy. Un film particolarmente fortunato The VVitch, sia per il regista che per la giovane protagonista. Nel 2019 Eggers ha diretto il bellissimo horror The Lighthouse con protagonisti Robert Pattinson e Willem Dafoe. Anya Taylor-Joy è stata protagonista, fra gli altri, di Split di M. Night Shyamalan ed Emma di Autumn de Wilde e la sua carriera è in continua ascesa. È ora su Netflix con La regina degli scacchi, è stata scelta da George Miller per interpretare la giovane Furiosa e sarà in Last Night in Soho di Edgar Wright nel 2021. Ora, con Halloween alle porte, si accende un nuovo interesse attorno a The VVitch, con due vere streghe che hanno dichiarato di aver apprezzato particolarmente il finale.
Il finale di The VVitch visto da due “vere” streghe
Le due vere streghe in questione sono Peg Aloi e Pam Grossman. La prima appartiene alla congrega alessandrina fondata a Boston negli anni Sessanta; la seconda, conduttrice del podcast The Witch Wave, identificata come pagana e consulente alla sceneggiatura di The Craft di Zoe Lister-Jones.
Sul finale di The VVitch, Pam Grossman ha dichiarato di averlo letto in maniera liberatoria e di trovarlo addirittura esaltante. “Alcune persone lo trovano tragico: questa povera ragazza è condannata e costretta a cedere al lato oscuro” – dice Grossman – “io invece lo trovo liberatorio; nell’ultima immagine appare come cruciforme, quindi in lei ci sono morte e resurrezione”. La strega ha aggiunto poi che la protagonista sul finale appare “radiosa, sanguigna e libera” dopo essere andata oltre i confini di una vita brutale e opprimente. “L’ultimo scatto è molto alla Goya, anche se nel dipinto Il volo delle streghe i protagonisti sono uomini. È come se Eggers rivendicasse quell’immagine per le donne. Il finale di The VVitch è esaltante”.
“Il diavolo non va spontaneamente da lei” aggiunge Peg Aloi sul finale di The VVitch “ma è lei a invocarlo; nei boschi trova finalmente empowerment e comunione. Evoca certamente la rappresentazione moderna delle congreghe. In Rosemary’s Baby sono nude e cantano. In The Wicker Man anche le donne pagane sono nude, danzano e saltano attorno al fuoco. Non è diverso da ciò che accade in alcuni circoli pagani moderni”.