Mank: per Gary Oldman il ruolo da protagonista è stato uno dei più difficili
Nel film diretto da David Fincher, l'attore premio Oscar interpreta lo sceneggiatore di Quarto Potere
In un’intervista con USA Today, Gary Oldman ha parlato del suo ruolo da protagonista in Mank, atteso film di David Fincher in arrivo il 4 dicembre su Netflix. Nella pellicola il premio Oscar è lo sceneggiatore di Hollywood Herman J. Mankiewicz; il film lo segue mentre cerca di superare i suoi demoni personali e professionali per riuscire a realizzare il copione di Quarto Potere, dal quale il regista Orson Welles avrebbe tratto uno dei più grandi capolavori della storia cinema. Le parole di Oldman:
Mank è stato una gioia, ma è stato anche il ruolo più difficile di tutti, perfino di Sid Vicious, Beethoven, Dracula o Lee Harvey Oswald.
L’attore descrive il suo personaggio come:
Un alcolizzato funzionale, uno che ha contribuito a inaugurare un’era di personaggi spiritosi dal ritmo frenetico e dialoghi scattanti ed è stato anche un brillante revisore di script. Sua l’idea di trascorrere più tempo con la Dorothy di Judy Garland nel Kansas in bianco e nero all’inizio de Il mago di Oz per poi passare al Technicolor una volta che si reca a Oz”.
Mank: Gary Oldman confessa che interpretare il protagonista è stato il ruolo più difficile della sua carriera
Gary Oldman conclude dicendo che:
Hai questo personaggio che arriva a Hollywood e ha un tale disprezzo e sdegno per la qualità di ciò che viene prodotto. Come diceva un mio amico artista, è una schifezza al 99% e poi c’è quell’1% in cui vive l’eccellenza ed è quello per cui ti sforzi. Per Mank diventa come scalare l’Everest. La vetta si allontana sempre di più mentre lui si rende conto che non avrebbe scritto quel grande spettacolo teatrale o romanzo, che aveva problemi con l’alcol e il gioco d’azzardo.
Nel cast di Mank troviamo anche Amanda Seyfried nei panni dell’attrice Marion Davies, Lily Collins, Tuppence Middleton, Charles Dance, Tom Pelphrey e Tom Burke nei panni di Orson Welles.