Borat 2: l’idea folle e mai realizzata di rapire l’uomo dei cuscini Mike Lindell
Il fondatore di My Pillow era un obbiettivo del team di Borat
Borat 2 culmina con la famigerata intervista a Rudy Giuliani, ma l’ex sindaco di New York City non era l’unico nel mirino. Il co-sceneggiatore e produttore di Borat 2 Anthony Hines, ha detto a Variety che il fondatore di My Pillow Mike Lindell, era un obbiettivo poi abbandonato del film. Lindell noto anche come “My PiIlow Guy” è uno schietto sostenitore di Trump e spesso trasmette annunci pubblicitari dei suoi prodotti su Fox News.
Abbiamo avuto questa folle idea di fare un’intervista a distanza con Mike Lindell e la figlia di Borat, e dal momento che non potevamo farlo in casa, lo avremmo fatto ai margini dei boschi o in una sorta di terra desolata. Ci sarebbe stato un materasso con un carico di prodotti My Pillow e Borat avrebbe trovato Mike Lindell ai margini del bosco in un letto con sua figlia (Maria Bakalova). Il ragazzo di My Pillow avrebbe quindi dovuto spiegare cosa diavolo stesse succedendo. Quella era solo una folle alternativa alla scena che poi è finita nel film.
Borat 2 e la folle idea abbandonata di rapire Mike Lindell
Mentre il team di Borat 2 considerava Mike Lindell allo stesso livello di Donald Trump Jr. e Trump stesso, Giuliani rimaneva l’obiettivo principale. Hines ha spiegato che in un mondo parallelo e folle, Giuliani sarebbe stato esattamente come Donald Trump. Ma c’erano più di trenta persone dell’universo Trump che avrebbero potuto essere oggetto dell’intervista finale. Giuliani, ad eccezione di Trump, era quello che il team desiderava di più nella scena. Maria Bakalova ha parlato di recente con IndieWire della scena con Giuliani:
Ero preparata fin dall’inizio al momento in cui avrei dovuto interagire con qualcuno di alto livello. Ero in uno stato di adrenalina pura e avevamo alcune idee su come sarebbe potuta andare. Pensi che inizierà a ridere oppure che inizierà a urlare. Le persone fanno cose imprevedibili. Tutto quello che abbiamo fatto nel film era completamente legale ed ero sicura che sarei stata al sicuro. Sacha era nella stanza con me, nascosto in un armadio, a un metro e ottanta da me. Avevamo anche un team di sicurezza che poteva salvarmi se fosse successo qualcosa.