Bliss: recensione del nuovo film Amazon con Owen Wilson e Salma Hayek
Come si distingue la realtà da una simulazione?
Per comprendere realmente il bene è prima necessario vivere il male; questa la premessa da cui parte Bliss, il nuovo film di fantascienza con Owen Wilson e Salma Hayek di cui vi proponiamo la recensione. Diretta da Mike Cahill e prodotta da Amazon, la pellicola si pone a metà strada tra un thriller sci-fi ed un film sentimentale. Il regista, che ha anche scritto la sceneggiatura, in passato ha già lavorato con il genere fantascientifico, ma questa volta ha provato a spingersi oltre raccontando una storia che mette la scienza in secondo piano.
Owen Wilson interpreta Greg Wittle, un uomo la cui vita viene sconvolta dall’arrivo di una misteriosa donna la quale gli rivela che il mondo non è reale. Similmente a Matrix, i personaggi sembrano essere i protagonisti di una simulazione e una volta instillato il dubbio, diventa impossibile distinguere il vero dal falso. Purtroppo però, la storia collassa su sè stessa portando lo spettatore ad una confusione sempre maggiore, aggravata da personaggi piatti ed un finale raffazzonato. Questa volta Amazon ha toppato e nonostante le evidenti ambizioni del film, il risultato è decisamente negativo.
Indice
- Trama: è questa la vita reale?
- Una storia d’amore nata dal nulla
- Cosa sta succedendo?
- Considerazioni finali
Trama: è questa la vita reale? – Bliss, la recensione
Greg Wittle è un impiegato di mezza età che vive una vita monotona e frustrante. Il divorzio con la moglie è stato concluso da poco e il rapporto con i due figli ne ha risentito; inoltre il suo capo ha intenzione di licenziarlo e Greg ancora non ha trovato un appartamento in cui vivere. In preda alla disperazione si getta in un bar nel tentativo di affogare i problemi nell’alcool, ma l’incontro con una donna sconvolge la sua vita. Improvvisamente Greg riconosce dinanzi a sé la donna che vede nei suoi sogni. Da tempo ormai la notte ricorrono nella sua testa le stesse immagini: una donna che fuma e un luogo fantastico di pace e serenità, con un albergo dotato di osservatorio. La persona misteriosa si chiama Isabel e rivela a Greg che tutto ciò che ha sognato è reale, mentre ciò che ha “realmente” di fronte è falso.
A riprova di ciò vi sono le gialle, delle luminescenti “pillole” di colore giallo che donano a chi le assume poteri telecinetici. Dinanzi a questa rivelazione, Greg adotta un nuovo stile di vita abbracciando la filosofia del “nulla è reale, tutto è lecito”. Insieme a Isabel vive come non ha mai fatto prima e torna a sorridere dopo un cupo periodo passato nell’ombra. Quando tutto sembra andare a meraviglia, però, compare Emily, la figlia. Dopo l’improvvisa scomparsa del padre la ragazza ha iniziato una scrupolosa ricerca, fin quando non lo ha finalmente ritrovato. Anche se per lui non era reale, il mondo che lo circondava ha continuato ad andare avanti e ora Greg dovrà scegliere in quale realtà ha intenzione di vivere.
Una storia d’amore nata dal nulla – Bliss, la recensione
Come accennato nell’introduzione Bliss è un film di fantascienza che punta l’attenzione su una storia d’amore. Greg non conosce Isabel, ma è lei a dirgli che è il suo uomo, che si conoscono da sempre e che il mondo intorno a loro non è reale. La simulazione che stanno vivendo permette di capire il male così che nel mondo reale si possa apprezzare il bene. Isabel cerca di riportare in Greg la gioia, la beatitudine (in inglese bliss) insegnandogli di nuovo a vivere. Dopo aver attraversato la malvagità, la sofferenza e la tristezza, tutti apprezzeranno l’onestà, la gentilezza e la bontà. Fin qui, le premesse potrebbero essere interessanti, ma il film non riesce nel suo obiettivo. I personaggi sono privi di caratterizzazione, totalmente anonimi. Andando avanti con la narrazione la pellicola prende svolte inaspettate e mai nessuno osa avere una reazione.
Dinanzi ad un mondo fantascientifico in cui accadono cose surreali, il protagonista non si stupisce, resta impassibile e continua a vivere tranquillamente la propria vita come se niente fosse. Greg sembra appena uscito da un manicomio e senza un effettivo motivo crede ad ogni parola di Isabel. Ad aggravare la cosa vi è poi una pessima interpretazione di Owen Wilson, che contribuisce a dare al personaggio l’aria dello “schizzato”. Isabel dal canto suo è ancora più anonima del partner e l’unica cosa che sembra tenerli insieme è un amore platonico sorto dal nulla. L’inconsistenza dei personaggi e l’assenza di un’adeguata costruzione del rapporto sentimentale rendono impossibile allo spettatore empatizzare con i protagonisti. In alcuni momenti si raggiunge addirittura la frustrazione, e a causa dei comportamenti illogici e innaturali dei protagonisti, che non si pongono domande e sembrano girare a vuoto.
Cosa sta succedendo? – Bliss, la recensione
La fantascienza non è mai facile da trattare e nell’imbastire una trama complessa c’è il rischio di perdersi. Purtroppo questo è esattamente ciò che accade in Bliss. L’idea di base del film pone la fantascienza come spunto per avviare un ragionamento su come si possa raggiungere la beatitudine dopo aver incontrato il male; tutto ciò è reso tangibile grazie a una tecnologia che permette di vivere delle realtà simulate in cui la qualità della vita è pessima. Ma nel momento in cui il film rivela le proprie carte e svela il mistero alla base della storia si resta con l’amaro in bocca, avvolti da una tremenda insoddisfazione. Bliss non si preoccupa di dare un senso a ciò che accade e racchiude in vari spiegoni i passaggi fondamentali per l’evolversi della storia.
Non solo da un punto di vista narrativo ciò che succede appare confuso e cervellotico, ma il modo in cui tutto questo è messo in scena è illogico. Più ci si avvicina verso la fine più i personaggi si comportano in modo insensato. I dialoghi si fanno sempre più artificiosi e sconclusionati in un climax che al suo apice ha il caos più totale. Le interpretazioni degli attori sono fuori contesto e si fa fatica a concepire determinati atteggiamenti come credibili. Sul finale ci si inizia a chiedere se tutto non stia assumendo un tono parodistico e l’esagerazione sia forse voluta, ma pian piano ci si rende tristemente conto che non è così. La pellicola parte con delle premesse ben precise e una storia il cui obiettivo è chiaro fin dal principio; ciò nonostante riesce a complicare le cose più del dovuto finendo per collassare su sé stesso.
Considerazioni finali
Bliss è un film ambizioso, che prova a mettere in scena un’appassionante storia d’amore in un contesto fantascientifico, quasi alla Matrix; ma nonostante le citazioni e gli attori di rilievo, fallisce. Unica nota positiva è forse l’enorme differenza estetica tra le due realtà nettamente divise dalla fotografia, dai costumi e dal trucco dei personaggi. Ma oltre a questo non vi è altro che confusione. Il film non ha personaggi interessanti o quantomeno carismatici, non si avvale di grandi interpretazioni, è difficile da seguire e ha un finale raffazzonato. Inoltre, è inutile vedere Bliss se si ha già visto il trailer.
È imperdonabile il fatto che un trailer, che dovrebbe limitarsi a presentare un film, suscitare interesse e curiosità, arrivi a spoilerare l’intera trama. Tutta la prima metà della pellicola è anticipata nei primi trenta secondi del trailer così che il film, già privo di appeal, diventa totalmente superfluo. Come avrete capito da questa recensione Bliss resta una delusione, un esperimento fallito. Un film di fantascienza che mette al centro una love story in cui la fantascienza è uno misero spiegone e l’amore si riduce a qualche bacio nel bagno di una tavola calda.
Bliss
Voto - 4.5
4.5
Lati positivi
- Caratterizzazione estetica della realtà e della simulazione
Lati negativi
- Personaggi piatti e inconsistenti
- Assenza di reazioni sensate dinanzi ad assurdità di ogni tipo
- Dialoghi artificiosi e sconclusionati