La donna alla finestra: Netflix annuncia la data di uscita del film
Dopo vari rinvii, ecco la data di uscita definitiva del film con Amy Adams protagonista
Netflix ha annunciato che “La donna alla finestra“, film diretto da Joe Wright con protagonista Amy Adams, uscirà sulla piattaforma streaming il prossimo 14 maggio. La pellicola del regista di film come L’ora più buia, Orgoglio e pregiudizio ed Espiazione, sarebbe dovuto uscire in Italia il 4 ottobre 2019; a causa di proiezioni test poco convincenti, il film era poi stato rinviato al 2020, per infine – causa pandemia – essere posticipato al 2021. Nel cast della pellicola troviamo – oltre la già citata Amy Adams – Julianne Moore, Antony Mackie, Wyatt Russell e Gary Oldman, che torna ad essere diretto da Joe Wright dopo il suo ultimo film che gli valse il premio Oscar come miglior attore grazie alla sua interpretazione di Winston Churchill, L’ora più buia. La donna alla finestra è basato sull’omonimo romanzo di A.J. Finn, primo in classifica tra i bestseller del New York Times, mentre la sceneggiatura è svolta da Tracy Letts, Premio Pulitzer per il dramma August: Osage Country.
Amy Adams
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?THE WOMAN IN THE WINDOW
On Netflix May 14 pic.twitter.com/oBzwZj5I2c
— NetflixFilm (@NetflixFilm) March 4, 2021
La donna alla finestra: il film uscirà il 14 maggio su Netflix
La sinossi del film recita: “Anna Fox vive rinchiusa nella sua casa di New York e la sola idea di mettere piede fuori dalla porta rischia di provocarle un attacco di panico. Passa le sue giornate vagando da una stanza all’altra con un bicchiere di Pinot in mano; chattando con uomini sconosciuti, guardando vecchi film noir – la sua passione – e soprattutto… spiando i vicini con l’aiuto della sua Nikon D5500. Nel mirino ora ci sono i Russell, che da poco si sono trasferiti nella villetta al lato opposto del parco.”
Joe Wright ha spiegato ad EW di essere elettrizzato dall’idea di raccontare una storia del genere:
Mi piaceva l’idea di raccontare una storia che si svolge completamente in casa. Sono anche interessato, e lo sono sempre stato, alla confusione tra realtà soggettiva e oggettiva, verità e bugie, e le bugie che diciamo a noi stessi e come creiamo la nostra realtà.
Per quanto riguarda i posticipi dovuti ai test poco convincenti, il regista ha detto:
C’erano alcuni punti della trama che le persone hanno trovato un po’ confusi. Abbiamo dovuto tornare indietro e chiarire alcuni punti; penso che abbiamo anche provato a non semplificare eccessivamente nulla e di rendere le cose troppo chiare. C’è un piacere nel non sapere cosa sta succedendo, ma allo stesso tempo, devi dare al pubblico qualcosa a cui aggrapparsi, devi guidarlo attraverso il labirinto del mistero e della paura.