Un altro giro: Guillermo del Toro e Luca Guadagnino dicono la loro sul film
I due registi hanno partecipato ad una discussione insieme al regista del film candidato all'Oscar Thomas Vinterberg
In una discussione organizzata da IndieWire, Guillermo del Toro e Luca Guadagnino hanno avuto modo parlare di Un altro giro, candidato all’Oscar, proprio con il regista della pellicola Thomas Vinterberg. La discussione fa parte di una serie di conversazioni, in partecipazione con varie testate di settore, durante la stagione dei premi. Il regista di Chiamami col tuo nome ha voluto evidenziare l’approccio del film, che diventa un inno alla vita in seguito alla morte della figlia del regista danese, scomparsa a causa di un incidente automobilistico. Guadagnino afferma: “È un film molto sereno, che non cerca le convenzioni del dramma. Tutto ha un’aria molto naturale, e allo stesso tempo l’approccio sereno ti scalda il cuore.”
Un altro giro: Guillermo del Toro e Luca Guadagnino dicono la loro sul film di Thomas Vinterberg
Guillermo del Toro si è soffermato sull’interpretazione di Mads Mikkelsen, in particolare sulla scena in cui balla con gli studenti della scuola: “È posseduto da uno spirito, che lo porta a ballare. Tutto il film è sul dover scegliere la paura o l’amore e la vita. E lui in quel momento sceglie la vita”. Secondo il protagonista di Un altro giro, la scena è nata anche per un altro motivo: Mikkelsen ha studiato danza prima di diventare attore, e Thomas Vinterberg voleva accertarsi se fosse ancora capace di ballare. La pellicola (in lingua originale Druk, “ubriaco”), vanta nel cast oltre a Mikkelsen, che aveva già lavorato con Vinterberg nel premiatissimo Il sospetto del 2013; Thomas Bo Larsen , Lars Ranthe e Magnus Millang. La storia è tra la commedia e il drammatico, soprattutto perché tratta dell’abuso di alcool da un punto di vista scientifico e semi-serio.
La sinossi ufficiale di Un altro giro:
C’è una teoria secondo cui dovremmo nascere con una quota di alcol nel sangue. Tale modesta percentuale aprirebbe la nostra mente al mondo che ci circonda, diminuendo i problemi e aumentando la creatività. Incoraggiati da tale presupposto, Martin e tre suoi amici, tutti annoiati insegnanti di scuola superiore, intraprendono un esperimento teso a mantenere un livello costante di alcol nel sangue durante l’arco della giornata lavorativa. I risultati in un primo momento sono positivi e il piccolo progetto si trasforma in breve in vero studio accademico. Tuttavia, non passerà molto tempo prima che porti a conseguenze inaspettate.