Major Grom – Il medico della peste: recensione del cinecomic russo disponibile su Netflix
Un detective badass e dai modi scontrosi dovrà fermare il serial killer noto come il medico della peste
Siamo nella “Golden Age” dei cinecomic; dopo il clamoroso successo dei film Marvel una nuova ondata di pellicole dedicate ai supereroi ha investito le sale cinematografiche. Dopo anni ormai il fenomeno continua e si è arrivati ad un punto in cui un po’ tutti provano ad avere il proprio franchise supereroistico. I fumetti in fondo non sono soltanto Marvel o DC, anzi, ed i tentativi di adattare nuovi personaggi sono innumerevoli. Questa volta tocca agli eroi della Bubble Comics; il più grande publisher di fumetti della Russia. Ecco allora arrivare su Netflix il primo esperimento, Major Grom: Il medico della peste, di cui vi proponiamo la recensione.
Nel 2017 un cortometraggio basato sul personaggio era stato diffuso come esperimento per testare le potenzialità del prodotto e dopo circa tre anni la pellicola intera è stata rilasciata. Il film si ispira all’omonima serie a fumetti che vede protagonista il maggiore della polizia Igor Grom intento a combattere il crimine in una San Pietroburgo alternativa. Major Grom: Il medico della peste è l’ennesimo tentativo di inserirsi in un filone di successo cercando di imitare un modello già testato piuttosto che sperimentare con idee nuove. Il film è infatti un susseguirsi di cliché e idee prevedibili che, però, in fondo, riesce anche a divertire.
Indice
Trama: il dottore è in città – Major Grom: Il medico della peste, la recensione
San Pietroburgo non è la città che tutti immaginiamo. Il crimine è alle stelle e le forze dell’ordine sono incapaci di gestire il caos che imperversa per le strade. Tra queste vi è però un detective anomalo, Igor Grom. Il Maggiore Grom lavora da solo e non si preoccupa troppo di infrangere qualche regola purché questo lo porti al suo obbiettivo. Per la sua indole aggressiva Igor viene evitato e schernito da tutti, al punto che molti scommettono sul suo licenziamento. Quando un nuovo pericoloso criminale fa la sua entrata in città, però, è l’unico a rendersi conto della minaccia. Questo serial killer si fa chiamare il Medico della Peste e pubblica i suoi efferati omicidi in diretta su un nuovo social network chiamato Insieme.
La sua filosofia è quella di uccidere coloro i quali hanno reso San Pietroburgo un inferno, così da ripulire le strade da questa violenta piaga. Armato di ben due lanciafiamme il medico da vita a cruenti show che fomentano sempre più gli animi del suo pubblico e la loro voglia di vendetta. La città è sull’orlo di una guerra civile e l’unico che sembra interessarsi al caso è Igor Grom. Il detective non ha mai avuto bisogno d’aiuto, né lo ha mai richiesto ma questa volta dovrà farsi degli alleati per fermare il pazzo criminale che incendia le strade di San Pietroburgo.
Una scatola vuota – Major Grom: Il medico della peste, la recensione
Il protagonista di questo film è un detective della polizia dai modi poco ortodossi che deve confrontarsi con un uomo in maschera che semina il panico in città. Igor Grom non ha nessun superpotere, sulla carta è un comune essere umano, ma come ogni detective badass che si rispetti è ovviamente una macchina da guerra. Major Grom: Il Medico della peste si presenta come un poliziesco con tutti gli stilemi del genere. C’è il detective trasgressivo che passa buona parte del suo tempo a consegnare e poi riprendere distintivo e pistola dal commissario; ci sono poi gli altri detective oltremodo incapaci e dulcis in fundo l’unico in grado di combattere e risolvere qualche crimine è il nostro protagonista, ovviamente incompreso.
Tra i tanti cliché del caso che costellano la pellicola vi è poi anche il tentativo di dare al film un tono più spettacolare, cosicché una semplice indagine di polizia si trasforma in una rocambolesca caccia all’uomo tra esplosioni e botte da orbi. In tutto questo marasma di sensazioni visive non vi è spazio per la caratterizzazione dei personaggi che si basano sulle classiche maschere del genere poliziesco. Il protagonista, come abbiamo già detto, è solitario e scontroso, affiancato dal paterno e comprensivo capitano; non poteva mancare poi l’agente imbranato che si rivela fondamentale ed infine la femme fatale. Purtroppo In tutta questa forma ben confezionata vi è poca sostanza e aldilà di qualche bell’effetto visivo, il film risulta vuoto.
Nulla di nuovo
Come abbiamo detto nell’introduzione della recensione, Major Grom: Il medico della peste prova ad inserirsi in un filone di successo scimmiottando questo e quell’altro film. Per quanto un qualcosa di diverso sarebbe stato più gradito, in fondo, la pellicola regala una buona dose di intrattenimento. Gli effetti visivi dedicati principalmente al villain sono ben fatti e spettacolari, per di più il tutto è girato con estrema chiarezza ed il risultato è più che godibile. Il problema maggiore è però la durata. Più di due ore per raccontare una storia piuttosto semplice ed architettare un’indagine prolissa e forzata. Dopo un inizio rapido e impattante la pellicola subisce un brusco rallentamento nella parte centrale per poi rialzare il tiro verso il finale. Il ritmo discontinuo contribuisce ad evidenziare ancor di più la povertà dell’intrigo ed eventuali forzature.
Tra i personaggi quello che spicca di più sugli altri, il che è tutto dire, è il villain, il fantomatico medico della peste. Seppur sia macchiettistico e la sua idea di riscatto dei reietti contro i “poteri forti” ricordi il Joker di Todd Philips; il personaggio ha un forte impatto visivo ed è protagonista di un colpo di scena bizzarro, ma che sortisce il suo effetto. Major Grom: Il medico della peste mischia elementi tipici del poliziesco con un tono da cinecomic hollywoodiano senza aggiungere niente di nuovo. È chiaro che da una pellicola del genere non valga la pena aspettarsi una grande storia ed in questo caso è stato fatto addirittura il minimo indispensabile; ma come già detto la confezione del prodotto è ben studiata e se si ha voglia di spegnere il cervello per un paio d’ore e godersi pestaggi e fiamme, Major Grom è una valida scelta.
Major Grom: Il medico della peste
Voto - 5.5
5.5
Lati positivi
- Effetti visivi più che buoni
- Visione leggera e divertente
Lati negativi
- Pieno di cliché ed elementi presi da altri film
- Durata eccessiva e ritmo discontinuo
- Personaggi superficiali e privi di caratterizzazione