4 film sui buoni propositi da vedere ad inizio anno
Gennaio è appena iniziato e, come ad ogni inizio di anno che si rispetti, molte persone stilano -mentalmente o fisicamente- la famosa lista dei buoni propositi.
Per quanto possano cambiare molte cose da un anno all’altro, alla fine si torna sempre sulle stesse cose. Abbiamo per questo deciso di proporvi quattro film sui buoni propositi.
O meglio, abbiamo selezionato quattro pellicole che possono ispirarvi per l’anno a venire. Si tratta dunque di “film sui buoni propositi” che -forse- vi daranno quella voglia di cambiare o di migliorare qualcosa della vostra vita ispirandovi a quella dei protagonisti. Magari, in questo modo, la vostra lista dei “to do” di quest’anno sarà leggermente diversa da quella degli anni passati.
Ecco i film sui buoni propositi da vedere:
1 – Il diario di Bridget Jones
Il diario di Bridget Jones, diretto da Sharon Maguire nel 2001, ha inizio proprio un primo gennaio. Quasi ad inizio pellicola, la protagonista Bridget (Renee Zellweger) stila la famosa lista dei buoni propositi:
E così presi una grande decisione, mi dovevo assicurare di non ritrovarmi l’anno prossimo mezza ubriaca ad ascoltare “FM nostalgia, le canzoni più belle per gli ultra trentenni!” Decisi di riprendere in mano la mia vita. E cominciare un diario, in cui scrivere tutta la verità su Bridget Jones, nient’altro che la verità.
Decisione numero uno: ovviamente perdere dieci chili. Numero due: mettere sempre a lavare le mutande della sera prima. Ugualmente importante: trovare un ragazzo dolce e carino con cui uscire, evitando di provare attrazioni romantico-morbosa per nessuno dei seguenti soggetti: alcolizzati, maniaci del lavoro, fobici dei rapporti seri, guardoni, megalomani, impotenti sentimentali o pervertiti. E soprattutto non fantasticare su una particolare persona che incarna tutti questi aspetti.
Il film, ispirato ad “Orgoglio e pregiudizio” di Jane Austen, narra dunque la vita della sbadata e goffa Bridget con questa nuova prospettiva; alle prese con due uomini agli antipodi – interpretati da Hugh Grant e Colin Firth– ma ugualmente affascinanti.
È un’imperdibile commedia romantica da guardare con spensieratezza e con il sorriso sulle labbra.
La voglia di migliorare alcuni aspetti della propria vita, seppur marginali, possono essere la causa -a nostra insaputa- di altri cambiamenti più radicali. E sono questi a rappresentare la vera svolta.
La ricerca di un “uomo dolce e carino con cui uscire” ha portato Bridget ad innamorarsi di una persona sbagliata per lei. Come conseguenza, Bridget ha cambiato lavoro ed, infine, si è legata sentimentalmente ad un altro uomo che, per davvero, rispetta tutti quei requisiti presenti nella sua lista ad inizio film.
2 – Il favoloso mondo di Amelie
Capita spesso di pensare ai buoni propositi come ad un qualcosa che ci riguarda in prima persona. Ma se invece un cambiamento dipendesse dal modo che abbiamo di relazionarci con l’esterno e con le altre persone? Il favoloso mondo di Amélie -diretto nel 2001 da Jean-Pierre Jeunet – parla proprio di questo. Amelie (Audrey Tatou), dalla vita semplice e scandita da una routine quotidiana, trova piacere nelle piccole cose:
A volte, il venerdì sera, Amélie va al cinema. […] Non ci sono uomini nella vita di Amélie. Ci ha provato un paio di volte, ma il risultato non è stato all’altezza delle sue aspettative. In compenso, coltiva un gusto particolare per i piccoli piaceri: tuffare la mano in un sacco di legumi; rompere la crosta della crème brulée con la punta del cucchiaino; e far rimbalzare i sassi sul canale Saint-Martin.
Il vero cambiamento
Ma il vero cambiamento, nella vita di Amélie, avverrà per un evento improvviso. Il ritrovamento di una scatolina nel muro di suo appartamento, contenente i ricordi d’infanzia di una persona ignota, sarà una vera e propria epifania.
Solo il primo uomo penetrato all’interno della tomba di Tutankhamon potrebbe capire l’emozione di Amélie mentre apre la scatola di tesori che un bambino ha assicurato di nascondere una quarantina di anni fa. Il 31 agosto, alle 4 del mattino, a un tratto Amélie ha un’idea luminosa: Ritroverà dovunque sia il proprietario della scatola dei ricordi e gli restituirà il suo tesoro. Se la cosa lo colpisce, lei ha deciso: comincerà ad occuparsi della vita degli altri. Altrimenti, tanto peggio.
A volte diamo per scontate le piccole cose, dimenticandoci che sono proprio loro a rendere sopportabile la quotidianità. Apprezzandole, invece, si può trovare un pizzico di felicità ogni volta che si vede un tramonto, ogni volta che qualcuno ci sorride per strada, ogni volta che si mette la mano in un sacco di legumi e quando si rompe la crosta della crème brulée…
Bisognerebbe riuscire a portare queste piccole gioie anche agli altri: ed è proprio questo quello che dobbiamo imparare da Amelie. Il rispetto, la gentilezza e le sorprese sono quei piccoli sprazzi di luce che rendono il grigiore quotidiano degno di essere vissuto.
Leggi anche 10 curiosità e la recensione de Il favoloso mondo di Amélie.
3 – Julie & Julia
Ci sono dei momenti nella vita in cui si vanno a tirare le somme di chi si è, di che cosa si sta facendo e se si è felici dei traguardi raggiunti. Questo è esattamente quello che ha fatto Julie Powell (Amy Adams) nel film Julie&Julia, tratto da una storia vera. Si tratta di una pellicola tutta al femminile, in cui vengono narrate parallelamente le vicende di Julie e di Julia Child (Meryl Streep); diretta nel 2009 da Nora Ephron.
Julie è una ventinovenne, scrittrice mai decollata, che si ritrova a fare un lavoro poco gratificante presso il call center della società che si occupa della ricostruzione dell’area colpita dagli attentati dell’11 settembre 2001. Cercando dunque di riportare un po’ di pepe nella sua insipida ed insoddisfacente quotidianità, decide di cimentarsi in una “missione impossibile”: completare in 365 le 524 ricette contenute nel libro “Mastering the art of French Cooking”; scritto proprio da Julia Child.
Vuole unire la sua passione per la cucina a quella della scrittura, scrivendo questa esperienza -giorno per giorno- in un blog. Assistiamo così, su due diverse linee nel tempo, alle eccentriche vicende delle due donne: di Julie, nel presente, e di Julia, intenta a scrivere il suo romanzo dal 1950 al 1960.
La storia di Julie può ispirare lo spettatore a porsi un obiettivo per il quale lavorare durante tutto il periodo dell’anno. Pur essendo facile scoraggiarsi, non bisogna dimenticarsi che ogni piccolo incidente di percorso è funzionale ad un obiettivo decisamente di lungo periodo.
Mollare tutto negli attimi di difficoltà è sempre la scelta più sbagliata, specialmente quando si parla di un progetto che necessita di costanza, pazienza e duro lavoro. La soddisfazione finale andrà a compensare tutta la fatica e il lavoro: non dimentichiamoci di questo
4 – Il lato positivo
Concludiamo la nostra “top 4” con Il lato positivo, film del 2012 diretto da David O. Russell. Il titolo originale della pellicola è “Silver Linings Playbook”, che significa letteralmente “Il libretto dei risvolti positivi”. Per risolti positivi si intendono tutte quelle buone azioni messe in atto da Pat (Bradley Cooper) per potersi rimettere in sesto dopo aver passato otto mesi in un istituto psichiatrico e, specialmente, per poter riconquistare la moglie.
Tra i tanti buoni propositi di Pat c’è quello di aiutare Tiffany (Jennifer Lawrence) nella sua “cosa di ballo”. Partecipare con lei alla gara di ballo è necessario affinché Tiffany consegni alla ex moglie di Pat una lettera da parte sua. Alla fine l’uomo non riconquisterà per davvero la moglie, ma riuscirà a riportare stabilità nella propria vita e, inaspettatamente, troverà un nuovo amore.
Ciò è possibile solo dal momento in cui, non focalizzandosi solo sui lati negativi della propria vita; si cerca ti trovare il lato positivo per andare avanti ed essere felici. “Il mondo trova mille modi per spezzarti il cuore” dice Tiffany; ed ha ragione. Bisogna allora sforzarsi, giorno dopo giorno, per non farsi travolgere da tutto quello che di negativo può capitare. Le cose brutte accadono, ma non per questo bisogna dimenticarsi di tutto il resto.
Sai cosa farò? Prenderò tutta questa negatività e la userò come carburante per trovare il lato positivo! È questo che farò! Non è una stronzata…Ci vuole impegno!”
Leggi qui la recensione de Il Lato positivo