Bill Murray svela il titolo del prossimo film di Wes Anderson
Ospite al BFI London Film Festival 2021, l'attore ha svelato il titolo del prossimo film
Bill Murray ha scelto di sorprendere tutti rivelando al mondo il titolo, fino a ora tenuto segreto, del prossimo film di Wes Anderson, che si chiamerà Asteroid City. Del film, le cui riprese hanno preso il via a fine estate in Spagna, conosciamo solo i membri del cast e una vaga trama che parla di una storia d’amore ambientata in Europa. Alla premiere di The French Dispatch al BFI London Film Festival, l’attore ha rivelato:
È il solito cast di personaggi. Lo stiamo girando in Spagna, a circa 45 minuti da Madrid. È divertente là fuori, ci stiamo divertendo. Questo è quello che facciamo nel mondo dello spettacolo: diciamo solo il nome e la gente applaude. Non ha alcun significato. Sono arrivato dalla Spagna. Voglio guadagnarmi i miei soldi.
Bill Murray svela il titolo del prossimo film di Wes Anderson
Wes Anderson è un regista davvero poliedrico, con alle spalle una carriera artistica di tutto rispetto che vanta nomi del calibro di Rushmore (1998), Fantastic Mr. Fox (2009), Moonrise Kingdom – Una fuga d’amore (2012), Grand Budapest Hotel (2014). Ha presentato di recente a Cannes il suo ultimo film, The French Dispatch. La collaborazione con Bill Murray include quasi tutti i progetti di Anderson, tra cui Rushmore, The Royal Tenenbaum e Le avventure acquatiche di Steve Zissou, con Murray che è apparso in camei in Un treno per il Darjeeling e The Grand Budapest Hotel. La loro ultima collaborazione è sempre The French Dispatch, focus su un gruppo di giornalisti americani che operano nella redazione di un magazine in Francia durante la Guerra.
Oltre al già citato divo ci sono anche alcuni attori feticcio dell’autore come Tilda Swinton, Adrien Brody, Bryan Cranston, Jeffrey Wright, Scarlett Johansson, Jason Schwartzman e Tony Revolori. Si aggiungono al nuovo film di Wes Anderson, in maniera del tutto eccezionale, anche Margot Robbie, Tom Hanks e anche Rupert Friend, Hope Davis, Liev Schreiber e Matt Dillon