Black Mirror 4: tutti i collegamenti con le stagioni precedenti!
Lo scorso 29 dicembre Netflix ha rilasciato l’attesissima quarta stagione del fortunato show ideato da Charlie Brooker, Black Mirror. Pubblico e critica si sono subito divisi fra chi la ritiene l’ennesimo capolavoro di un genio, e chi invece sostiene la fiacchezza e la ripetitività dei temi e delle dinamiche, definendola sottotono. Ma siamo sicuri che quella che ci hanno abituato a vedere come una serie antologica, con episodi autoconclusivi, sia davvero tale?
Sono stati resi noti alcuni dettagli degli episodi di questa quarta stagione (molti dai siti Indiewire e Vulture), che collegherebbero questi episodi ad alcuni delle stagioni precedenti; i dettagli in questione potrebbero far pensare ad un oscuro microcosmo creato da Brooker. Noi di FilmPost abbiamo deciso di riassumerli, puntata per puntata, in questo articolo!
Black Mirror 4: tutti i collegamenti con le stagioni precedenti!
**ATTENZIONE: CONTIENE SPOILER!**
USS Callister
Nella prima, quasi parodistica, puntata di questa stagione di Black Mirror un collegamento può inizialmente essere trovato nello stesso cast. Infatti, un membro della USS Callister è interpretato da Michaela Coel, apparsa in precedenza nell’episodio “Caduta Libera“, della terza stagione, come impiegata di una compagnia aerea.
Collegamento più palese si trova osservando la receptionist della Callister Inc.: infatti la donna utilizza la stessa app per incontri presente in precedenza in “Giochi Pericolosi” della terza stagione, poi ripresa come tema principale per “Hang the Dj“.
Robert Daly beve latte di una marca chiamata “Raiman”: stesso nome di un personaggio di “Gli uomini e il fuoco” che sosteneva di avere una fattoria di famiglia: curioso no?
I pianeti di cui si parla all’interno dell’USS Callister hanno gli stessi cognomi dei killer di “Orso Bianco“, ovvero Skillane e Rannoch (i pianeti si chiamano Skillane IV e Rannoch B).
Lo scanner di DNA utilizzato per creare l’universo virtuale di Daly è stato prodotto da TCKR Systems: la stessa che ha prodotto il software di “San Junipero“.
Arkangel
Nella camera di Sara sono presenti due poster con riferimenti alla terza stagione. Il primo è un poster di Tusk, il rapper presente in “Odio universale“, il secondo di Harlech Shadow, il macabro gioco di “Giochi pericolosi“.
Quando viene presa in considerazione l’idea di Arkangel, vengono mostrati dei frame di “Gli uomo e il fuoco“: del resto, parliamo pur sempre di realtà corrotta e sfocata.
Crocodile
Poteva mancare il particolare che accomuna tutte le quattro stagioni e le collega? Non è un chiaro riferimento ma anche in questa stagione, in questo episodio, è presente il brano “Anyone who knows what love is (will understand)” di Irma Thomas; brano ormai noto a chi segue Black Mirror per la sua apparizione in “Quindici milioni di celebrità“, “Bianco Natale” e “Gli uomini e il fuoco“.
Nello stesso episodio, quando Mia sta cercando un film a luci rosse da usare come alibi, trova “WraithBabes”: questo è il prodotto per adulti che finisce per fare Abi in “Quindici milioni di celebrità“.
Inoltre la “Fence’s Pizza” (quella del camioncino nell’incidente) è la stessa catena che porta la pizza in casa di Robert Daly in “USS Callister“.
Hang the DJ
L’episodio forse più leggero della stagione, anche dal punto di vista di collegamenti con altro. L’unica nota già citata è la presenza dell’app per appuntamenti, che in questa puntata diventa il fulcro della storia, già vista in “Giochi Pericolosi” e “USS Callister“.
Metalhead
All’apparenza privo di riferimenti, questo oscuro episodio in bianco e nero presenta particolari nascosti benissimo.
Mentre la protagonista sta frugando all’interno della casa, si intravede una cartolina di San Junipero, dell’omonimo episodio. Altro riferimento a quest’ultimo è citando nuovamente la TCKR, produttrice del progetto San Junipero, sul lato di un camion.
Inoltre essa mangia delle caramelle che sembrano essere identiche al tipo analizzato dall’investigatore assicurativo in “Crocodile“, per l’incidente del camioncino della pizza.
Alla fine dell’episodio, quando si scopre che la missione era iniziata con lo scopo di recuperare degli orsacchiotti giocattolo, questi ultimi sembrano esser bianchi. Questo potrebbe essere un riferimento ad “Orso Bianco” e all’orsacchiotto della vittima (questo collegamento è un’ipotesi forse un po’ forzata, considerando che il bianco e nero della puntata non permette di capire la reale tonalità degli orsi nella scatola).
Black Museum
Probabilmente l’episodio con più easter eggs in assoluto, una vera e propria frittata (dato che parliamo di uova!). Mentre il nostro ideatore e proprietario del museo, Rolo Haynes, ci mostra i suoi reperti del crimine, Charlie Brooker lascia cadere ad ogn passo un riferimento ad episodi precedenti di Black Mirror, a stagioni precedenti, che adesso vi elenchiamo:
• Possiamo vedere, come elemento della mostra, l’impiccagione dell’artista Carlton Bloom, in riferimento a “Messaggio al Primo Ministro“.
• In una delle storie raccontate, il padre della famiglia legge una rivista chiamata “Quindici milioni di celebrità“, come l’omonima puntata della prima stagione.
• In collegamento con “Orso Bianco“, sono presenti un video in cui è presente Victoria Skillane e un manichino che rappresenta fedelmente uno dei protagonisti della tortura inflitta alla donna.
• Una copia del gioco presente in “Giochi pericolosi“, Harlech Shadow, è un oggetto esposto nel museo.
• Il riferimento a “Zitto e balla” si trova nei nomi dei due topi da laboratorio di cui parla Rolo Haynes in un racconto. Essi si chiamano Kenny ed Hector, proprio come i due protagonisti del tremendo episodio della terza stagione.
• Interessanti sono i collegamenti con “San Junipero“. Rolo lavorava per l’ospedale San Juniper e per la TCKR (che ricordiamo ancora, ha sviluppato il progetto per San Junipero). In più troviamo esposti nella mostra, gli abiti delle protagoniste dell’episodio Yorkie e Kelly. Ma che ci fanno lì, se il museo espone gli oggetti legati ai crimini, e in quell’episodio non sembrano accadere?
•Tra gli altri cimeli troviamo una delle api-robot di “Odio uiversale“.
• Invece in riferimento a “USS Callister” si vedono il lecca-lecca del piccolo Tommy, il latte ‘Raiman’ e lo scanner di DNA di Robert Daly.
Altri sono i riferimenti a episodi della stessa stagione.
• Troviamo il tablet con lo schermo rotto e insanguinato, utilizzato da Sara in “Arkangel“.
• In riferimento a “Crocodile“, si nota nel museo una vasca da bagno insanguinata, ed il sanguè è nello stesso punto in cui la vittima, nell’episodio, è stata colpita mortalmente.
Black Museum: un episodio tra passato, presente e futuro
Nelle sequenze finali la protagonista brucia il museo e va via. Se lo consideriamo, essendo pieno zeppo di riferimenti, una sorta di mausoleo di Black Mirror, si può pensare ad un messaggio di conclusione per lo show? L’idea stuzzica i più fantasiosi e fin’ora è avvalorata dal fatto che la serie non è stata rinnovata per una nuova stagione.
Anche se la distruzione del passato potrebbe essere il segnale per un nuovo inizio. Infatti, sono presenti nel museo oggetti che non dicono nulla apparentemente, ma che potrebbero forse essere presenti in futuri episodi non ancora sviluppati.