Tom Ford distrugge House of Gucci: ”Sembra Dynasty ma con un budget molto più alto”
Tom Ford ne ha per tutti, ma salva la performance di Lady Gaga
Tom Ford, l’ex direttore creativo di Gucci, ha deciso di scrivere una recensione su House of Gucci, l’ultimo film di Ridley Scott con protagonista Lady Gaga. L’artista, che ha anche scritto e diretto i film A Single Man e Nocturnal Animals, ha condiviso i suoi pensieri sulla pellicola. In una recensione per il settimanale digitale Air Mail, definisce House of Gucci simile ”alla soap opera Dynasty, ma con un budget molto più alto”.
La pellicola è ispirata alla sconvolgente storia vera della famiglia che ha fondato la casa di moda Gucci. Al centro della narrazione c’è Patrizia Reggiani che commissionò l’omicidio dell’ex marito Maurizio Gucci, interpretato da Adam Driver. Ford ha fatto parte del team Gucci per 20 anni, dal 1994 al 2004. Ha, inoltre, ammesso che le sue opinioni sulla pellicola di Scott potrebbero essere di parte poiché conosceva Maurizio Gucci e ricordava vividamente il suo omicidio, avvenuto il 27 marzo 1995.
Tom Ford distrugge House of Gucci
Nella sua dettagliata recensione, Tom Ford commenta anche l’interpretazione di Al Pacino e Jared Leto, affermando: “Il film è… beh, non sono ancora abbastanza sicuro di cosa sia esattamente, ma in qualche modo mi sono sentito come se fossi sopravvissuto ad un uragano. Era una farsa o un avvincente racconto di avidità? Spesso ridevo a crepapelle, ma avrei dovuto? A volte quando Al Pacino, nei panni di Aldo Gucci, e Jared Leto, nei panni del figlio di Aldo, Paolo Gucci, erano sullo schermo, pensavo di star guardando una versione dal vivo del Saturday Night Live”.
Per Ford, la vera nota positiva di House of Gucci è Lady Gaga che viene definita “la vera star del film”. Inoltre, commenta così la performance dell’artista: “Nella sua interpretazione spesso esagerata di Patrizia Gucci, il suo accento migra occasionalmente da Milano a Mosca. Ma chi se ne frega? La sua interpretazione è azzeccata. Quando è sullo schermo, possiede l’inquadratura, un compito non facile con così tanti membri del cast esperti e talentuosi che si contendono la nostra attenzione. Troppi, in effetti”.