Renato Scarpa: com’è nato Robertino di Ricomincio da Tre? Il racconto dell’attore

La fine del 2021 è un po’ più triste per l’Italia, che ha dovuto dire addio a un altro grande attore del nostro Bel Paese. Parliamo di Renato Scarpa, che nella sua lunga carriera ha vantato collaborazioni non solo con l’amico di una vita Carlo Verdone, ma anche con Massimo Troisi, che scelse l’attore per interpretare uno dei personaggi più iconici nel suo Ricomincio da Tre. Renato Scarpa interpretava infatti Robertino, un uomo di circa quarant’anni che a causa della troppa protezione di sua mamma continua a comportarsi come un bambino. L’uomo è sempre a casa, represso e conduce una vita miserabile. Durante un’intervista l’attore ha rivelato com’è nato il suo personaggio.

Renato Scarpa e la nascita di Robertino: “ce l’avevo dentro, Massimo l’ha tirato fuori”

 

Dai racconti di Scarpa, sappiamo che “Massimo Troisi era molto sensibile. Aveva colto qualcosa in me perché sono figlio di una vedova, orfano della guerra e mio padre è morto a 28 anni. Il personaggio di Robertino forse ce l’avevo dentro e Massimo l’ha tirato fuori. Il personaggio è venuto a Massimo quando mi ha visto nel film di Verdone Un sacco bello, dove interpretavo il timido Sergio. La scena di Robertino io e Massimo non l’abbiamo mai ripetuta, come se l’avessimo sempre fatta”.

Nato nel 1939, Scarpa esordisce sul grande schermo alla fine degli anni Sessanta, ha interpretato il padre Corazza in Nel nome del padre di Marco Bellocchio, il padre Alberto Tragagliolo in Giordano Bruno di Giuliano Montaldo, il professor Verdegast in Suspiria di Dario Argento, Sergio in Un sacco bello e Robertino in Ricomincio da Tre e infine il direttore dell’ufficio postale superiore e amico del protagonista ne Il postino. Ha recitato anche in film come Così parlò Bellavista, Il mistero di Bellavista, Stefano Quantestorie, La stanza del figlio, Ribelli per caso, Habemus Papam. L’attore è morto per un malore improvviso il 30 dicembre del 2021 nella sua casa a Roma.