Addio a Renato Cecchetto, doppiatore di Shrek e Toy Story
Volto storico della commedia all'italiana e voce italiana di Shrek in tutti i capitoli del franchise
È morto a 70 anni all’Ospedale San Camillo di Roma Renato Cecchetto, volto storico della commedia all’italiana, regista, sceneggiatore e doppiatore. L’annuncio arriva nella tarda serata del 23 gennaio direttamente da Omar Barbierato, sindaco di Adria, paese di origine di Cecchetto. “Ho appena appreso della scomparsa di Renato Cecchetto” scrive Barbierato. “Una notizia che lascia sgomento e dolore. Esprimo il mio personale cordoglio e quello di tutta la comunità adriese che rappresento, alla famiglia di Renato, alla moglie Miriam, al figlio, alla sorella Alice e a quanti gli erano vicini”.
Renato Cecchetto: una vita fra teatro, cinema e doppiaggio
Nato ad Adria il 28 ottobre del 1951, Cecchetto porta avanti sin da giovane la passione per la recitazione, facendone una carriera. Studia all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica e inizia il suo percorso a teatro. Calca i palcoscenici diretto da grandi registi come Mario Missiroli, Giorgio Pressburger, Vittori Sermonti e Francesco Macedonio. A partire dagli anni Settanta diventa un volto noto della commedia all’italiana e partecipa a più di 80 film. Il grande pubblico lo conosce per i suoi ruoli comici leggeri. Fra i suoi film più noti, Amici Miei atto II, Fracchia la belva umana, Fantozzi alla riscossa, Parenti serpenti, Fichissimi, Abbronzatissimi e relativi sequel.
Ma il nome di Renato Cecchetto è noto anche per la sua esperienza nel doppiaggio, cui si è dedicato assiduamente a partire dagli anni Duemila. È stato la voce italiana di Shrek in tutti i capitoli del franchise, del maialino Hamm di Toy Story, dello Yeti in Monsters & Co., di P.T. Pulce in A Bug’s Life e di Mack in Cars. Ha prestato la voce anche al personaggio di Cleveland Brown nell’undicesima stagione de I Griffin. Nell’agosto del 2019, come ricorda Barbierato su Facebook, ha ricevuto, per la sua brillante carriera il premio “Adria riconoscente”. “Per la sua poliedrica attività di attore teatrale e cinematografico” si legge nella motivazione “regista, sceneggiatore, doppiatore e direttore del doppiaggio”.