L’amica geniale 3 – Storia di chi fugge e di chi resta: Gaia Girace e Margherita Mazzucco tornano ad essere Lila e Lenù
La conferenza stampa de L'amica geniale 3 e l'intervista a Gaia Girace e Margherita Mazzucco
Gaia Girace e Margherita Mazzucco tornano ad essere Lila e Lenù nel terzo capitolo della saga, scritta da Elena Ferrante. L’amica geniale 3 – Storia di chi fugge e di chi resta, diretta da Daniele Luchetti, arriva su Rai1, da domenica 6 febbraio con quattro prime serate.
La terza stagione pone al centro della narrazione la storia di chi fugge, Elena, e quella di chi resta, Lila. I nuovi episodi accompagnano i telespettatori negli anni Settanta. Elena e Lila sono diventate, improvvisamente, donne. La vita le ha costrette a crescere in fretta. Lila, dopo essersi sposata a sedici anni, ha avuto un figlio piccolo, ha lasciato il marito e l’agiatezza. Adesso, lavora come operaia in condizioni durissime. Elena, invece, è riuscita ad andar via dal rione. Ha studiato alla Normale di Pisa e ha pubblicato un romanzo di successo che le ha aperto le porte di un mondo benestante e colto. Cosa accadrà alle due donne, costantemente vicine con il cuore ma fisicamente lontane?
L’amica geniale 3 – Storia di chi fugge e di chi resta: Gaia Girace e Margherita Mazzucco tornano ad essere Lila e Lenù
Nel terzo capitolo della sua necessaria ed intensa storia, Elena Ferrante affronta la durissima realtà femminile. Gaia Girace e Margherita Mazzucco tornano ad interpretare Lila e Lenù che, ora, vivono il grande mare aperto degli anni Settanta, uno scenario di speranze e incertezze, di tensioni e sfide fino ad allora impensabili.
Lila e Lenù, pur divise dalle scelte e dalle opportunità, rimangano sempre unite da un legame fortissimo e ambivalente, a volte evidente nella dolorosa e inevitabile alternanza di esplosioni violente o di incontri che riservano loro delle prospettive, del tutto inattese. La serie è una produzione Fandango, The Apartment, Fremantle e Wildside in collaborazione con Rai Fiction e HBO Entertainment.
L’intervista di FilmPost a Gaia Girace e Margherita Mazzucco
Già dal primo episodio, sono evidenti le grandi sofferenze di Lila ed Elena. Si nota, sin da subito, il grande vuoto e il dolore fisico provato da Lila. In che modo vi siete avvicinate a queste giovani donne e alle loro battaglie?
Margherita Mazzucco: Per questa stagione, in particolare, ho dovuto studiare perchè non conoscevo gli anni Settanta. Grazie a Daniele Luchetti, ai video e alle foto e ai documentari ho potuto avere un’idea più chiara di questa epoca. E soprattutto, mi sono affidata ai libri di Elena Ferrante. Mi ricordo che, ogni mattina, sul set, leggevamo lo stralcio della scena del libro. In questa stagione, ho dovuto portare avanti un momento particolare e difficile di Lenù. Vive un momento di crisi sia all’interno della sua famiglia che nella sua vita personale. Non sa se vuole continuare ed andare avanti con il suo lavoro di scrittrice e, allo stesso tempo, occuparsi della famiglia e delle sue bambine. Arriva in un momento in cui cerca di capire chi è per ritagliarsi uno spazio in questo mondo.
Gaia Girace: Per me, è stato abbastanza difficile immedesimarmi in questa stagione perchè ci troviamo davanti una Lila che lavora in fabbrica, dalla mattina alla sera; è distrutta fisicamente. Quindi, ho dovuto interpretare un personaggio che, esteriormente, era stanco e distrutto ma internamente aveva una sorta di fame, una voglia di lottare. Lila ha un figlio da mantenere da sola. Ha al suo fianco Enzo ma lei non riesce ad affidarsi completamente alle persone. Se un’attrice deve interpretare un personaggio che sta male, credo che debba avere una sorta di energia dentro. Conoscendo bene Lila, pian piano mi sono avvicinata a ciò che provava. Spero di essere risultata credibile.