Inventing Anna: la storia vera dietro la serie Netflix di Shonda Rhimes
Ecco alcune delle incredibili verità presenti in Inventing Anna
Inventing Anna è la nuova serie tv Netflix creata da Shonda Rhimes, e come ogni prodotto targato Shondaland che si rispetti, distribuito dal colosso dello streaming, si aggiudica un posto di rilievo nella top ten stilata ogni settimana dalla piattaforma più popolare al mondo. Dal debutto l’11 febbraio 2022 la serie è stata vista e apprezzata da milioni di utenti, facendo luce, questa volta, su una storia vera. Inventing Anna è infatti basata sul personaggio, realmente esistito, di Anna Delvey, il cui vero nome era Anna Sorokin. Lo show ha acquistato i diritti sulla vita della Sorokin prendendo ispirazione dall’articolo del New York Magazine intitolato How Anna Delvey Tricked New York’s Party People, cioè Come Anna Delvey ha ingannato la gente di New York, scritto dalla giornalista Jessica Pressler, produttrice esecutiva della serie tv e dove appare come co-protagonista, interpretata da Anna Chlumsky con il nome fittizio di Vivian Kent.
Ogni puntata della serie inizia con un’importante chiarimento: “l’intera storia è completamente vera. Fatta eccezione per tutte le parti che sono totalmente inventate“, avvertimento che chiarisce come, ogni parola pronunciata dalla Sorokin, potrebbe essere frutto di una bugia. Tuttavia alcune cose è stato possibile verificarle. Alla domanda che sorge spontanea e cioè “quanto c’è di vero in Inventing Anna?” si potrebbe rispondere con: “tutto“, ma bisogna specificare che alcuni nomi e luoghi sono stati cambiati, mentre per il corso di alcuni eventi, non si saprà mai come realmente si sono svolte le cose. Quello che è certo è che Anna Sorokin è una delle più grandi truffatrici delle Storia, geniale e carismatica è riuscita a ingannare le personalità più ricche e potenti di New York, insieme a banche, istituti finanziari e anche amici, con una truffa che ammonta a oltre 275.000 dollari.
Anna Sorokin: truffatrice o eroina popolare?
Fingendosi una ricca ereditiera tedesca Anna Sorokin viene vista, oltre che come una truffatrice, anche come un’eroina popolare, per tutti coloro che hanno sempre creduto che le persone ricche non paghino mai la loro parte. Condannata nel 2019 con otto capi d’imputazione, Anna Sorokin in Inventing Anna è interpretata da un’elegantissima Julia Garner con un perfetto accento tedesco. Anna viene rappresentata come una donna geniale e visionaria con un talento innato per gli affari, abile a mentire e grande manipolatrice. “Per ogni tre cose folli che sentirai su di lei, almeno una di solito si rivela vera“, dichiara la giornalista Vivian, sottolineando come i fatti raccontati si basino sulle parole di una narratrice inaffidabile che, mai, neanche in tribunale, è uscita dal proprio personaggio. Ecco alcune delle incredibili verità presenti in Inventing Anna.
Anna Delvey si è finta Peter W. Hennecke
Quando Anna Delvey cerca di ottenere i primi prestiti per la presunta Anna Delvey Foundation, viene presentato il personaggio di Peter Hennecke, manager aziendale di famiglia. Non lo si vede mai, si sente solo la sua voce: calma, fredda e particolarmente distaccata, attraverso delle telefonate interurbane dalla Germania. La voce di Hennecke che giura ai banchieri di Anna che il bonifico bancario che ha inviato sarebbe arrivato da un giorno all’altro. Ma quella voce rassicurante era la voce di Anna: utilizzava una scheda SIM virtuale per clonare un numero di telefono tedesco, usando un’app capace di modulare e cambiare la voce. La Sorokin ha inoltre mandato lei stessa delle e-mail all’indirizzo, fittizio, di Hennecke.
Quando alcune e-mail hanno iniziato a tornare al mittente e ne sono state chieste spiegazioni ad Anna, la Sorokin ha scritto ai suoi soci in affari, secondo il New York Magazine,: “Peter è morto il mese scorso. Si prega di astenersi dal contattare o menzionare qualsiasi comunicazione con lui in futuro“. Dopo aver perso il suo contabile, Anna Delvey dovrebbe essersi affidata a Bettina Wagner, consulente di famiglia e anche lei probabilmente frutto dell’immaginazione della Sorokin.
Anna Delvey “ha rubato” un jet
Come si vede in Inventing Anna Anna Delvey alias Sorokin è riuscita a prendere un jet privato senza pagare per recarsi a Omaha, fingendo di essere un’amica del CEO della compagnia di jet. Attraverso una conferma falsa di un bonifico bancario fatto dalla Deutsche Bank, la Sorokin è riuscita a noleggiare un jet da 35.000 dollari. L’unica parte “vera” della sua storia è che lei conosceva davvero il CEO della compagnia aereo, Rob Wiesenthal, che aveva incontrato in un famoso locale di New York, nel quartiere di Soho, club e circoli dove la Delvey era conosciuta, motivo in più per credere che il documento presentato fosse vero e che lei potesse salire a bordo. Alla fine, per loro, era una ricca ereditiera tedesca.
La truffa all’amica Rachel Williams in Inventing Anna
Rachel Williams, amica di Anna che aiutò la polizia a far arrestare la Sorokin, è stata anche lei vittima di una truffa da parte di Anna. Foto editor di Vanity Fair, ha incontrato Anna per la prima volta nel 2016 e le due sono subito diventato amiche, vedendosi nei fine settimana. Nel 2017, a seguito di un viaggio, le due hanno però litigato. La vacanza è stata un’idea di Anna” ha scritto la Williams su Vanity Fair. “Ha scelto di soggiornare in un resort di lusso a cinque stelle, uno dei migliori al mondo“. La Williams ha dovuto pagare 60.000 dollari all’Hotel dopo che tutte le carte di credito dell’amica sono state rifiutate, costringendo così Williams a usare una carta di lavoro per coprire le spese. Anna Sorokin le aveva promesso che avrebbe inoltrato una confermai bonifico bancario il prima possibile.
La Williams, essendo a conoscenza del grande patrimonio economico di cui disponeva Anna, non ha avuto il minimo dubbio che quei soldi spesi le sarebbero stati restituiti. Ma nessuno dei pagamenti che Anna le ha promesso una volta tornate a New York si sono mai concretizzati. “Il mio obiettivo era riprendere i contatti e scoprire dove si trovava” ha scritto nel libro My Friend Anna Rachel Williams in merito all’arresto di Anna. Come si vede in Inventing Anna, la Sorokin è stata effettivamente arrestata il 3 ottobre del 2017 dopo che la Williams le aveva chiesto di vedersi a pranzo al Joan’s on Third. “Non sono mai andata al Joan’s on Third, non mi vergogno a dire di non averlo fatto“, ha scritto Rachel Williams,. “Avevo paura che Anna scoprisse il mio coinvolgimento nel suo arresto? Sicuramente. Ma non era l’unico motivo. Volevo che lei credesse alla mia bugia, come io aveva creduto alla sua“.
La truffa di Anna Delvey e Billy McFarland
Nel quarto episodio di Inventing Anna, Anna Delvey sta lavorando insieme a un ragazzo di nome Billy per organizzare un evento musicale chiamato Fyre Festival. Billy McFarland e Anna Delvey si sono conosciuti prima che lui ingannasse gli investitori vendendo loro biglietti da 1000 dollari per partecipare al presunto festival. Billy, che attualmente è in prigione condannato a 6 anni con l’accusa di frode, aveva permesso ad Anna di soggiornare per alcuni giorni nella sede della sua società, Magnines, ma i pochi giorni si sono trasformati in 4 mesi, nonostante Billy le avesse chiesto più volte di andar via, o quantomeno di pagare l’affitto. Anna Delvey è andata via solo quando l’intera azienda ha cambiato sede.
Inventing Anna e l’inedito album suonato da Martin Shkreli
Anna Delvey, come si vede in Inventing Anna, conosceva davvero Martin Shkreli, come afferma anche l’amica di Anna, Neff, ispirata al reale personaggio, amica della Sorokin, Neff Davis. Neff ha affermato di aver passato la serata con Anna, Martin Shkreli e un altro ragazzo, che poi si scoprì essere Macaulay Culkin, e che Anna gli aveva presentato Martin Shkreli come un suo caro amico, avendo detto in realtà di essere amica di uno dei suoi dirigenti. Per quanto riguarda l’album inedito di Lil Wayne, The Carter V, sembra che lui ne abbia realmente suonato alcuni pezzi. Il tweet di Neff sul quell’ascolto di brani proibito non è piaciuto per niente ad Anna. Shkreli è stato poi condannato nel 2018 ad 8 anni di carcere per frode sui titoli della sua compagnia farmaceutica.
Le apparizioni in tribunale con abiti firmati
Per prepararsi al processo, Anna Delvey assume uno stilista amico di Neff. La stilista che ha realmente vestito Anna Sorokin per il processo era Anastasia Walker, realmente amica di Neff. La Walker era la stilista di personalità come Madonna e Courtney Love. “Era amica di Neff, e io amo quello che faccio, quando posso realizzarlo non mi tiro indietro“, ha dichiarato la Walker, aggiungendo di essere comunque stata pagata per il suo lavoro. Così Anna Delvey in tribunale indossava abiti di Miu Miu, Saint Laurent e Victoria Beckham. Il nome del benefattore segreto che aveva preso in prestito questi vestiti per fornire il guardaroba da processo alla Sorokin è comunque ancora ignoto.
a cura di
Giorgia Terranova