Corrado Guzzanti e la risposta alla domanda di Mago Forrest su Lol 2
Corrado Guzzanti e la sua partecipazione a Lol 2 - chi ride è fuori
Durante la prima puntata di Lol 2, quando sono entrati all’interno della stanza delle (non) risate tutti i nuovi concorrenti, abbiamo visto tra questi anche Mago Forrest e Corrado Guzzanti. Il primo in particolare ha rivolto al secondo una domanda particolare: “Ma tu come mai hai accettato sta min***ata?”. Molti fan di Guzzanti si sono chiesti la stessa cosa: come mai un comico come lui abbia deciso di partecipare all’interno di un programma divertente come Lol, ma completamente diverso dall’ambiente del comico? La sua risposta non è arrivata nel programma, ma durante un’intervista con il Corriere. Ecco le sue parole.
Perché Corrado Guzzanti ha partecipato a Lol 2?
“Ho preso una decisione che ha stupito pure me stesso, appena ho accettato mi sono dato del pazzo” – ha detto ai microfoni del Corriere – “Mi ero chiuso in eccesso di comfort zone aggravato da due anni tappato in casa per la pandemia. Considero questa esperienza uno sport estremo, come buttarsi con il deltaplano o fare bungee-jumping. Avevo bisogno di uno choc terapeutico. È una decisione un po’ folle, perché è lontana dalla mia storia”. Il comico ha rivelato di aver seguito la prima edizione “perché volevo vedere cosa combinava mia sorella Caterina e ho trovato il meccanismo affascinante. Penso che questa reclusione sia un interessante saggio antropologico sui comici, ancora più interessante per gli addetti ai lavori. È dura dire tre battute e vedere che nessuno ride”.
In merito ai suoi colleghi rinchiusi con lui, Guzzanti ha rivelato che “è stato difficile resistere a Virginia Raffaele e Maccio Capatonda. Nel gruppo c’era chi voleva disperatamente vincere e pensava alle strategie, chi aveva paura di rimanere solo e voleva uscire prima. Io invece mi sono vissuto questa esperienza in modo più sportivo che competitivo, la vittoria al gioco non conta. Per me era invece non era tanto importante non ridere, quanto invece far ridere chi guarda”.