Harry Potter e quel trucchetto trovato per aggirare la censura
Harry Potter e il modo in cui la Warner Bros ha evitato la censura degli ultimi capitoli
Harry Potter è una serie di libri – e successivamente di film – nata con lo scopo di intrattenere principalmente i bambini, dato che racconta la storia di un piccolo mago che deve sconfiggere un potente mago oscuro. Con la crescita del maghetto, però, le cose cambiano e quel che era una semplice storia per bambini diventa qualcosa di più impegnativa e soprattutto oscura. Il cambiamento vero e proprio ai toni più cupi arriva con il quarto capitolo, Il calice di fuoco. È proprio in questo caso che la produzione ha iniziato dover fare i conti con la possibile censura dei film se ci fossero state scene non adatte a un pubblico molto giovane. Con gli ultimi due capitolo, I doni della Morte parte 1 e 2, la Warner Bros ha dovuto aggirare questo problema architettando un piccolo imbroglio.
Harry Potter e l’imbroglio per aggirare la censura
In Harry Potter e i doni della Morte parte 1, in particolare, durante la scena della fuga dal Ministero della Magia, Hermione deve curare la grave ferita di Ron avuta a seguito della spaccatura dovuta a una cattiva smaterializzazione. Dopo aver curato l’amico, la strega si ritrova la mani sporche di sangue, come possiamo vedere nella scena successiva, quando è intenta a lanciare un incantesimo protettivo della zona boschiva dove si sono rifugiati. Come riportato da Internet Movie Data Base, la Warner Bros ha omesso quella scena dal trailer, per poter evitare la censura. Dato che la Motion Pictures Association of America pretende che i trailer siano accessibili a un pubblico di tutte le età, compresi i bambini, non devono essere presenti momenti splatter o scene di violenza e sangue. La scelta della Warner Bros di rimuovere digitalmente il sangue dalle mani di Hermione, le ha permesso di evitare la censura e avere un pubblico ampio, che andasse dai tredici anni in su.