The Power of the Dog: Benedict Cumberbatch risponde alle critiche di Sam Elliott
Benedict Cumberbatch ha conquistato il pubblico e la critica per la sua interpretazione in The Power of the Dog. L’attore è stato il protagonista del nuovo film di Jane Campion. La pellicola racconta del carismatico allevatore Phil Burbank che incute paura e rispetto. Quando il fratello porta la nuova moglie e il figlio di lei a vivere al ranch di famiglia, Phil li tormenta finché non si ritrova vulnerabile alla possibilità di innamorarsi.
Nell’episodio del podcast “WTF”, Sam Elliot ha definito il film un “pezzo di merda” quando il conduttore Marc Maron gli ha chiesto se gli piaceva The Power of the Dog. Inoltre, l’attore ha paragonato i cowboy del film ai ballerini Chippendales ed ha affermato: ”Ci sono tutte queste allusioni all’omosessualità in tutto il film”. Benedict Cumberbatch ha deciso di rispondere alle critiche di Elliott.
The Power of the Dog: Benedict Cumberbatch risponde alle critiche di Sam Elliott
Benedict Cumberbatch ha risposto alle critiche fatte dall’attore Sam Elliott, definendo la sua reazione a The Power of the Dog “molto strana” e affermando: ”Mi sto impegnando molto per non dire nulla su una reazione molto strana che è accaduta l’altro giorno qui. Qualcuno si è davvero offeso (non l’ho sentito, quindi è ingiusto per me commentarlo nel dettaglio) per l’Occidente ritratto in questo modo”.
Inoltre, Cumberbatch ha affermato: ”Queste persone esistono ancora nel nostro mondo. Che sia alla nostra porta o in fondo alla strada o che sia qualcuno che incontriamo in un bar o pub o sul campo sportivo, c’è aggressività, rabbia e frustrazione e un’incapacità di controllare o sapere chi sei in quel momento che provoca danno a quella persona e, come sappiamo, danno a chi le sta intorno”. Il protagonista del film di Jane Campion ha aggiunto che non c’era “alcun danno” nel “guardare un personaggio per arrivare alle cause profonde di ciò”.
Infine, ha sottolineato l’intento di The Power of the Dog : ”Questo è un caso molto specifico di repressione. Ma anche a causa di un’intolleranza per quella vera identità che Phil è che non può essere pienamente. Più guardiamo sotto la mascolinità tossica e cerchiamo di scoprirne le cause alla radice, maggiori sono le possibilità che abbiamo di affrontarla quando si presenta con i nostri figli”.