Acque profonde – Deep Water: la recensione del film con Ben Affleck e Ana De Armas
Un thriller erotico tiepido, che scorre come "guerra fredda" tra i due coniugi protagonisti
Acque profonde – Deep Water, di cui vi presentiamo la recensione in questo articolo, è un thriller diretto da Adrian Lyne. Tra gli interpreti un cast internazionale in cui spiccano Ben Affleck e Ana De Armas, nel ruolo della coppia protagonista del film. Il regista Adrian Lyne è già autore di pellicole di successo come Flashdance (1983), 9 settimane e ½ (1986), Attrazione fatale (1987), Proposta indecente (1993) e Unfaithful – L’amore infedele (2002). Una componente comune a tutti questi film era di certo la centralità della relazione uomo donna, intessuta di erotismo, di tensioni (positive e negative), con lo scopo di far emergere le conflittualità e le ambivalenze dell’attrazione tra il mondo femminile e quello maschile. Sulla carta Acque Profonde – Deep Water si poggia sulle stesse basi dei film precedenti del regista, con particolare attenzione agli aspetti più torbidi e oscuri che possono caratterizzare una relazione.
Tratta dall’omonimo romanzo di Patricia Highsmith, la pellicola di Adrian Lyne, racconta la crisi familiare e la tossicità di una contorta relazione: quella tra i coniugi Van Allen: Melinda (Ana De Armas) e Vic (Ben Affleck). Libertina e provocante lei, sempre circondata da giovani ammiratori e “amici”, dai quali è pubblicamente corteggiata alle feste, nonostante la presenza del marito. Riservato, taciturno e silente lui, in un’apatia quasi rassegnata dinanzi alla condotta sopra le righe della moglie. Acque profonde – Deep Water ci introduce gradualmente in questo nucleo familiare, in cui vi è anche una figlia, raccontandoci l’ambiguità della coppia, dai flirt della donna alle reazioni del marito. Da un lato una donna impossibile da controllare, dall’altra un marito (un dimesso e convincente Ben Affleck) che sembra subire la sua “esuberante personalità” e che al contempo è irrimediabilmente attratto dal suo fascino. È possibile un compromesso? È possibile restare a guardare?
Indice:
- Thriller erotico? Sì, ma fino a un certo punto
- Una “guerra fredda” tra due amanti
- Confronto con l’Oriente e la Francia
Thriller erotico? Sì, ma fino ad un certo punto – Acque profonde – Deep Water recensione
Classificato come thriller erotico, Acque profonde – Deep Water lo è senz’altro lì dove dalla relazione tra uomo e donna si genera una tensione, una suspense che è motore della narrazione. È il legame tra i due coniugi il tema principale del film, al punto che gli altri personaggi fanno da contorno: sono quasi dei figuranti, delle “sponde” su cui rimbalza e si incanala come un fiume il torbido e contorto sentimento che lega i protagonisti. Detto questo, nonostante alcune scene di nudo che ci mostrano la seduttività di Melinda Van Allen e la sua volubilità, ben resa da Ana De Armas, il contenuto sensuale ed erotico non è in fondo così marcato. La pellicola, a differenza di altri film del regista, si concentra più sul tema del ricatto psicologico che sulla fisicità dei corpi. In verità, l’intreccio di Acque profonde – Deep Water si può intuire già dall’inizio del film.
Sembra una scelta voluta. L’obiettivo Adrian Lyne, più che quello di creare un thriller teso e misterioso, è quello di descrivere il progressivo disvelarsi di un perverso gioco, quasi un gioco erotico tra i due coniugi che in “acque più profonde” di quelle percepibili dall’esterno, giocano una partita tutta loro, in cui l’uno non può avere un ruolo se l’altro smette di giocare. La rivelazione finale, più che dirci chi sia colpevole di cosa, fa emergere il legame nascosto tra i due. Non può non venire in mente Il Filo Nascosto di Paul Thomas Anderson, film ben più riuscito e complesso di Acque profonde – Deep Water. A differenza di quel film, nella pellicola di Adrian Lyne, non emergono abbastanza la crudeltà, il sacrificio, la perversione, che sono intrinseche nel gioco segreto dei due. La storia si fa seguire, ma appare un po’ una finzione e i due non sembrano soffrire davvero.
Una “guerra fredda” tra due amanti – Acque profonde – Deep Water recensione
Sulla scena i personaggi sembrano distanti e sono volutamente resi in questo modo dal regista. Ciò comporta che Acque profonde – Deep Water sia un film freddo, di una freddezza calcolatrice come quella che in fondo sussiste tra i due personaggi, i quali si provocano reciprocamente, studiando in modo indiretto ciò che i loro comportamenti producono. Quasi fossero in una continua “guerra fredda” utilizzano chi li circonda per far soffrire e tenere legato a sé l’altro. Il film non maschera dove è diretto, tuttavia, la regia, seppure distaccata, incuriosisce perché spinge a chiedersi: fino a che punto l’uno potrà sopportare l’azione o la non azione dell’altro? È il meccanismo de La guerra dei Roses, con Michael Douglas e Kathleen Turner che sfocia però in una guerra più che armata, tutt’altro che fredda. Acque profonde – Deep Water si sviluppa su azioni e reazioni come se si stesse giocando una partita di scacchi.
Nel complesso il film si fa seguire pur non promettendo grosse sorprese. L’impennata si ha nel finale in cui arriva la risposta alla domanda di cui dicevamo sopra, che chiude bene il cerchio. La narrazione funziona, anche se non con grandi emozioni. Buone le prove dei due interpreti. Ben Affleck lavora in sottrazione al contrario di Armas. Ciò che non convince è la scarsa tensione, poco affine ad altri thriller ben più brillanti del genere. Si parlava de Il Filo Nascosto, ma si possono citare altri titoli come l’italiano Alaska (2015) di Claudio Cupellini, con Elio Germano e Àstrid Bergès–Frisbey. In questo interessantissimo film l’amore tossico e viscerale tra i due protagonisti è allo stesso tempo magnetico e rovinoso per entrambi. La regia rende a pieno l’autodistruzione insita nella loro ambigua relazione. Lo stesso nel cinese Lussuria, Seduzione e Tradimento (2007) di Ang Lee.
Confronto con l’Oriente e la Francia – Acque profonde – Deep Water recensione
Al contrario che in Acque profonde – Deep Water in Lussuria, Seduzione e Tradimento, il rapporto tra i futuri amanti comincia come un inganno perpetrato dalla donna (Tang Wai), a discapito dell’uomo (il bravissimo attore cinese Tony Leung), una spia giapponese infiltrata nel governo cinese, che la ragazza ha intenzione di sedurre e assassinare per ordine del partito. Ben presto l’amore e l’odio si uniranno tra loro. Film denso, passionale, fortemente erotico, è una memorabile pellicola in cui i generi si mescolano: dalla spy story, al thriller, al film di guerra. Altro film orientale è il conturbante ma al contempo magnetico Bad Guy (2001) di Kim Ki-duk. Anche questa come Acque profonde – Deep Water è una pellicola su un amore tossico. Il protagonista si è invaghito di una ragazza. Con l’inganno la induce a prostituirsi e a diventare prigioniera di una casa di appuntamenti gestita da lui.
La donna lo odia, ma col passare del tempo anche lei non potrà fare a meno di lui. Provocazione, sensualità, ossessioni la fanno da padroni in questo film sconvolgente: la contraddizione dell’amore, portata al suo estremo dal genio ribelle di Kim Ki-duk, scomparso nel 2020. Chiudiamo con un’altra pellicola conturbante, che unisce l’erotismo al tema del doppio: Doppio Amore (2017) del regista francese François Ozon. In questo film si descrive una relazione tossica tra una paziente (Marine Vacth) e il suo psicoanalista (Jeremie Renier). Il piano fisico ed erotico si fonde con quello psicologico e onirico sino a frammentarsi completamente. In Doppio Amore, come in tutti i film citati, la tensione erotica e dell’intreccio è viscerale, pulsionale, sanguigna, al contrario della freddezza pilotata di Acque profonde – Deep Water, che quindi, pur facendosi seguire piacevolmente, non spicca, anche rispetto ad altri film più articolati e più finemente costruiti dal regista Adrian Lyne.
Acque profonde - Deep Water
Voto - 6.5
6.5
Lati positivi
- Buona prova dei due attori protagonisti. Affleck sottrae, Armas enfatizza
- L’intreccio si fa seguire e fa incuriosire sullo strano gioco dei due coniugi
- Si ha una buona impennata nel finale
Lati negativi
- Non è abbastanza viscerale per essere un memorabile “thriller erotico”
- La “guerra fredda” tra i due coniugi può non suscitare empatia nello spettatore
- Non vi è grande mistero né particolare suspense