Ucciso il regista Mantas Kvedaravicius: documentava la guerra in una città ucraina sotto assedio
Il regista lituano è morto il 2 aprile 2022 a Mariupol mentre cercava di lasciare la città
È morto il regista e antropologo lituano Mantas Kvedaravicius, 45 anni, ucciso mentre cercava di lasciare la città assediata di Mariupol. La metropoli è stata a lungo documentata dal cineasta ed era al centro di un film omonimo presentato al Festival Internazionale del Cinema di Berlino nel 2016. Un vero e proprio ritratto della città ucraina, porto strategico dentro la regione separatista di Donetsk, dove dal 2014 i combattenti filo-russi si scontrano contro le forze ucraine. E proprio a Mariupol, dove stava documentando l’assedio della città, ha trovato la morte, ucciso «con una telecamera in mano». Il presidente lituano Gitanas Nauseda ha commemorato il cineasta in una dichiarazione:
Abbiamo perso un creatore ben noto in Lituania e nel mondo intero, che, fino all’ultimo momento, nonostante il pericolo, ha lavorato nell’Ucraina occupata dalla Russia.
Ucraina, ucciso il regista Mantas Kvedaravicius
Kvedaravicius è nato nel 1976, si è laureato all’Università di Vilnius, aveva un master in antropologia culturale in Inghilterra e stava completando la sua tesi di dottorato all’Università di Cambridge. I suoi lavori sulla zona di conflitto, tra cui Barzakh (2011) sui rapimenti in Cecenia — sono stati premiati nei principali festival europei. Con Mariupolis aveva raccontato Mariupol, che dopo il 24 febbraio è l’obiettivo principale di Mosca nel Donbass ucraino. Decine di migliaia di persone sono intrappolate in città con scarso accesso a cibo e acqua. Il regista era alla guida di un’auto che è stata colpita da un razzo: condotto d’urgenza in ospedale, è morto poco dopo il ricovero.
Ricordiamo che la stessa sorte era toccata poche settimane fa a Maks Levin, il fotoreporter ucraino trovato morto in un villaggio vicino a Kiev. Anche lui scomparso mentre documentava le atrocità della guerra. Kvedaravicius lo ha fatto fino all’ultimo istante della sua esistenza nel cuore di una città rasa al suolo, segnata dalla tragedia.
#Lithuanian documentary filmmaker Mantas Kvedaravičius was killed in #Mariupol, where he was documenting war atrocities of Russian troops
— AudraPlepyte (@AudraPlepyte) April 2, 2022
He had made awards winning documentaries on Chechnya, Mariupol & other#victims #RIP pic.twitter.com/lARmytwNVv