Cannes 2022, Volodymyr Zelens’kyj interviene a sorpresa alla cerimonia di apertura: “Il Cinema rimarrà in silenzio?”
Volodymyr Zelens'kyj a Cannes 2022: "Abbiamo bisogno di un nuovo Charlie Chaplin"
Cannes 2022 ha aperto i battenti con la cerimonia di apertura svoltasi al Grand Theatre Lumiere martedì 17 maggio. Il Presidente ucraino Volodymyr Zelens’kyj si è collegato a sorpresa con la Francia dal suo studio verso la fine della cerimonia che ha dato il via alla kermesse della Croisette, tornata alla normalità dopo due anni di restrizioni causate dalla pandemia. L’attrice Viriginie Efira, che ha condotto la serata, ha annunciato il collegamento e il Presidente dell’Ucraina è stato accolto con applausi e una standing ovation da parte della sala. Un intervento che ha avuto un forte impatto, coerente con la campagna di Zelens’kyj per trovare solidarietà, appoggio e attenzione in ogni forma possibile per quanto sta accadendo in Ucraina dal 24 febbraio scorso. Il Presidente non ha parlato solo delle sofferenze del suo popolo e della tragedia in corso all’acciaieria Azovstal di Mariupol, ma si è rivolto direttamente al mondo del cinema, chiedendo che non rimanga in silenzio.
Volodymyr Zelens’kyj a Cannes 2022: “Abbiamo bisogno di un nuovo Charlie Chaplin”
Parlando da Kyiv in collegamento col Festival di Cannes 2022 Volodymyr Zelens’kyj ha lanciato un vero e proprio appello al mondo del cinema, citando Charlie Chaplin e facendo riferimento a Il grande dittatore, ad altri film e ricordando anche il regista lituano Mantas Kvedaravicius, morto in Ucraina, e il cui documentario Mariupolis 2 – portato a termine dalla compagna – sarà presentato al Festival in una proiezione speciale. “Il 24 febbraio, la Russia ha iniziato una guerra di proporzioni enormi contro l’Ucraina, con l’intenzione di spingersi oltre in Europa. Centinaia di persone muoiono ogni giorno. Non si rialzeranno dopo la fine” ha detto Zelens’kyj. E ancora: “Il Cinema rimarrà in silenzio o ne parlerà? Se ci sarà un dittatore, se ci sarà una guerra contro la libertà, dipende tutto dalla nostra unità. Il Cinema può restar fuori da questa unità? Abbiamo bisogno di un nuovo Charlie Chaplin che dimostri che, ai giorni nostri, il Cinema non è muto“.
“A tutti coloro che mi ascoltano dico: Non disperate. L’odio scomparirà e i dittatori moriranno. Dobbiamo vincere e abbiamo bisogno che il Cinema assicuri che a vincere sia sempre la libertà”. Senza mai nominare direttamente Putin, il Presidente ucraino ha concluso dicendo: “Sono certo che il dittatore perderà. Vinceremo questa guerra. Gloria all’Ucraina”. Interpellato da Indiewire su come sia riuscito ad ottenere questo collegamento con Volodymyr Zelens’kyj a Cannes 2022, il direttore del Festival Thierry Fremaux ha risposto: “Siamo Cannes. Siamo più indipendenti” ha detto facendo riferimento al mancato collegamento col Presidente agli Oscar 2022. “Non sapevamo cosa avrebbe detto. […]. Le sue parole sono state un incoraggiamento per i dodici giorni di Festival. Non ha mai nominato Putin e questo è un bene. È stato un modo per dire che la sua è una situazione, ma che ci sono altri Paesi con gli stessi problemi”.
"I’m sure that the dictator will lose. We will win this war. Glory to Ukraine," Ukrainian president Volodymyr Zelensky said via video call at #Cannes' opening night. https://t.co/pVZDLp73Y1 pic.twitter.com/8Jen6Ry6kL
— IndieWire (@IndieWire) May 18, 2022