Pierfrancesco Favino: biografia, carriera e vita privata dell’attore che ha conquistato Cannes con Nostalgia di Mario Martone
La vita privata, i ruoli più importanti e la biografia di Pierfrancesco Favino, protagonista di Nostalgia di Mario Martone
Pierfrancesco Favino ha incantato il Festival di Cannes 2022 con quello che è l’unico film italiano in concorso: Nostalgia di Mario Martone. Nostalgia riceve dieci minuti di applausi e una standing ovation da parte del Palais, mentre Martone, Favino e gli altri membri del cast presenti in sala trattengono a stento la commozione. Nel film tratto dall’omonimo romanzo di Ermanno Rea, Favino interpreta Felice Lasco, che torna a Napoli dopo quarant’anni di assenza per rivedere la madre che aveva lasciato quand’era ancora un ragazzino. Al Cairo ha lasciato la moglie e la sua vita agiata, ma il ritorno nel rione Sanità lo trascina in un vortice di ricordi e – appunto – nostalgia, che lo portano a rimettere radici e con forza gli impongono di restare. Pierfrancesco Favino è uno degli attori più apprezzati sulla scena italiana, con all’attivo una filmografia ricchissima, fra ruoli uno diverso dall’altro, e un’innata capacità di trasformarsi nei personaggi che, via via, è chiamato a portare sullo schermo.
Nato a Roma il 24 agosto del 1969, Pierfrancesco Favino cresce nella capitale da una famiglia di origini foggiane. Studia e si diploma all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico con maestri come Luca Ronconi e Orazio Costa. Recita in diverse produzioni teatri e il suo debutto in televisione risale al 1991 con Una questione privata, diretto da Albero Negrin e tratto dall’omonimo romanzo di Beppe Fenoglio. L’esordio sul grande schermo avviene invece nel 1995, con Pugili di Lino Capolicchio. Inizia a diventare un volto noto delle fiction italiane con Amico mio, Padre Pio e Ferrari, ma la vera e propria consacrazione agli occhi del grande pubblico è con la miniserie Gino Bartali – L’intramontabile. Curioso come Favino si sia preparato al ruolo del grande ciclista allenandosi in prima persona e arrivando a percorrere circa 5000 chilometri in bicicletta. Nel 2001 veste i panni di Marco nel film di Gabriele Muccino L’ultimo bacio e nel 2005 è scelto per il ruolo del Libanese in Romanzo Criminale di Michele Placido.
Pierfrancesco Favino: i ruoli più importanti della carriera e l’amore per Anna Ferzetti
La fama e il talento di Favino arrivano anche oltreoceano e tra il 2007 e il 2009 recita in alcune produzioni hollywoodiane come Le Cronache di Narnia – Il principe Caspian di Andrew Adamson, Miracolo a Sant’Anna di Spike Lee e Angeli e demoni di Ron Howard. Nel 2013 recita accanto a Brad Pitt nello zombie movie World War Z di Marc Foster. Tra i suoi film più famosi e apprezzati – per quanto difficile possa essere fare una scrematura – c’è sicuramente Il traditore di Marco Bellocchio. Qui Favino interpreta il difficile ruolo del mafioso e collaboratore di giustizia Tommaso Buscetta. Nel 2020 è Bettino Craxi in Hammamet di Gianni Amelio: la trasformazione fisica e il lavoro operato da Favino sulla voce sono sorprendenti. Nello stesso anno è protagonista di Padrenostro di Claudio Noce e l’interpretazione gli vale la Coppa Volpi per la Miglior interpretazione Maschile alla Mostra del Cinema di Venezia.
Nel corso della carriera, Pierfrancesco Favino ha vinto anche tre David di Donatello (Romanzo criminale, Romanzo di una strage, Il traditore), quattro Nastri d’argento, due Globi d’oro e tre Ciak d’oro. È uno dei fondatori dell’Actor’s Center di Roma ed è direttore e docente presso la Scuola di Formazione del Mestiere dell’Attore “L’Oltrarno” di Firenze. Per quanto riguarda la vita privata, è legato dal 2003 con la collega Anna Ferzetti. Favino e Ferzetti hanno due figlie, Greta e Lea, che ha recitato accanto al padre proprio in Padrenostro. Quella tra Pierfrancesco Favino e Anna Ferzetti è una delle relazione più solide del mondo dello spettacolo. Il segreto? Stando a quanto riferito da entrambi, vedersi poco! Un segreto che sembra funzionare alla grande. Per il momento nessuno dei due pensa al matrimonio e la coppia ha iniziato a convivere solo dopo la nascita della loro primogenita Greta.