Naomi Watts decide di parlare della menopausa su Instagram: ”C’è un codice del silenzio sull’argomento, affrontiamo la vergogna”
Naomi Watts ha deciso di parlare su Instagram della menopausa. L’attrice ha così scritto un post, parlando della “fase naturale della vita” per le donne e si è chiesta perché è ancora un argomento così stigmatizzato.
La star di Penguin Bloom ha dichiarato che vuole che la menopausa sia più rappresentata nei media e nel marketing, osservando che più di un miliardo di donne in tutto il mondo sarà in menopausa entro il 2025. Watts ha condiviso la sua storia sulla menopausa con i suoi seguaci, parlando del modo in cui il tabù sull’argomento ha reso tutto più difficile da affrontare.
Naomi Watts decide di parlare della menopausa su Instagram: ”C’è un codice del silenzio sull’argomento, affrontiamo la vergogna”
Con un post su Instagram, accompagnato da un selfie, Naomi Watts ha scritto un lungo testo sulla menopausa, affermando: ”La parola menopausa ti spaventa? Ma perchè? Questa è solo una fase naturale della vita ed è qualcosa che colpirà la metà della popolazione. Quando avevo circa 30 anni, ero finalmente pronta per iniziare a pensare di creare una famiglia. Poi la parola M ha fatto esplodere rapidamente le mie porte, è sembrato uno scontro frontale con un camion”.
Inoltre, l’attrice ha dichiarato: ”Come potevo capirlo quando nessuno parlava? I miei mentori e mia madre non sembravano disposti a discuterne, io non sapevo come chiedere aiuto e loro non sapevano come provvedere… Anche i medici avevano poco da dire. È come un codice di silenzio non scritto : le donne dovrebbero risucchiarlo e farcela, perché è così che lo hanno fatto le generazioni passate. Conquistiamo lo stigma e affrontiamo la segretezza e la vergogna che abbiamo provato e aiutiamo a creare una base più sana per le generazioni future. Quando metti in luce conversazioni scomode, diventano più facili. Si fanno progressi. Perché questo particolare ha impiegato così tanto tempo? Invecchiare è un privilegio e un momento per sentirci orgogliosi delle nostre esperienze cumulative – per sentirci potenziati, in modo impenitente senza scusarsi. Penso che far parte di una generazione che crea cambiamenti sia eccitante. Non più camminare attraverso questo da sola”.