Jamie Lee Curtis definisce Halloween Ends una conclusione “catartica” per il franchise
L'attrice dichiara: "Non ho mai capito la vera importanza di essere una "final girl" prima di questo film".
Jamie Lee Curtis comprende finalmente l’eredità delle cosidette Final Girls. Il leggendario franchise Halloween di John Carpenter si conclude con l’ultimo capitolo della trilogia di David Gordon Green: Halloween Ends, in uscita il 14 Ottobre. La Curtis interpreterà Laurie Strode un’ultima volta dopo aver dato la caccia al serial killer di Haddonfield, Michael Myers, per 44 anni in ben 13 film.
Halloween Ends: il finale liberatorio
L’attrice in un’intervista con Salon ha parlato della separazione dal suo personaggio: “È stato profondamente emotivo e catartico. Voglio dire, quando chiamavate Laurie ‘final girl’, non ho mai capito quanto fosse importante fino a quando non ho girato quest’ultimo film. Ora lo capisco davvero. Penso che il pubblico sarà molto felice”. Le riprese di Halloween Ends sono finite a Febbraio 2022, con la Curtis che ha definito l’ultimo giorno di produzione “agrodolce” in un post su Instagram: “Ho stretto grandi amicizie, ho collaborato con artisti meravigliosi in questi tre film e oggi per me è arrivata la FINE”, ha continuato Curtis: “Amo il cast e la troupe, mi mancherete tutti. Non vediamo l’ora che i fan vedano il film”.
Il regista ha precedentemente accennato al fatto che Halloween Ends sarà “un film molto più intimo” rispetto ai suoi capitoli precedenti: Halloween del 2018 e Halloween Kills del 2021. Green ha spiegato: “Non c’è molta arguzia, nè inganni. È una specie di “film di formazione”, ha un tono molto diverso ed è questo che mi ha entusiasmato. Infatti tutti i tre capitoli in cui sono stato coinvolto sono diversi l’uno dall’altro. Sono tutti lì per onorare Carpenter, ma non è necessario emularlo”. La star di Halloween Kills, Judy Greer, ovvero la figlia di Curtis sullo schermo, ha dichiarato a IndieWire che la trilogia di Green riflette questioni sociali di vita reale, aggiungendo: “Penso che sia davvero bello che si possa fare un film come questo, di questo genere. Porta a riflettere lo spettatore, è vero è un film slasher, però è molto significativo e penso che sia per questo che la gente lo adora”.