Blonde, Ana De Armas: “Le mie insicurezze mi hanno aiutato a interpretare Marilyn”
Ana De Armas racconta come le sue insicurezze siano diventate parte della costruzione del personaggio di Marilyn Monroe per Blonde
Blonde (qui il trailer) è uno dei film più attesi della 79ª edizione della Mostra del Cinema di Venezia, che ha preso avvio nella giornata di oggi, 31 agosto, al Lido. Il film di apertura di quest’anno è White Noise di Noah Baumbach, con Adam Driver e Greta Gerwig protagonisti, mentre il film diretto da Andrew Dominik con protagonista Ana De Armas nei panni di Marilyn Monroe debutterà verso la fine della kermesse. Come già sappiamo, pochi giorni dopo l’anteprima veneziana, Blonde approderà su Netflix il prossimo 28 settembre. Marilyn Monroe rimane ancora oggi la definizione per antonomasia dell’icona hollywoodiana: i suoi film, la sua voce e la sua personalità hanno segnato in maniera indelebile la storia del cinema e, anche per questo, c’è grande attesa attorno al film diretto da Dominik e tratto dall’omonimo romanzo di Joyce Carol Oates. Per Ana De Armas interpretare Marilyn Monroe è stata una grande responsabilità, cui si è approcciata anche facendo leva su alcuni tratti del suo carattere, simili in qualche modo a quelli della diva.
Blonde di Andrew Dominik debutterà in Concorso alla 79ª Mostra del Cinema di Venezia: grande attesa per la performance di Ana De Armas
Nel corso di un’intervista ad Empire, De Armas ha parlato di come le sue insicurezze abbiano aiutato in qualche modo a farla entrare in sintonia col personaggio – e la persona – di Marilyn. Ana De Armas si è sentita spesso insicura lavorando a Blonde, ma ha trovato il modo di sfruttare una piccola “debolezza” facendone un punto di forza su cui far leva. “Mi sentivo insicura del mio accento, della mia voce, del fatto di lavorare con attori americani che conoscono Marilyn molto meglio di me”. Per reazione, De Armas ha reso queste sue insicurezze personali parte della performance e dell’approccio al personaggio di Marilyn. “Tutto quello che sentivo io era esattamente ciò che sentiva anche lei. Quindi è stato incredibile. Anche se tutto questo può sembrare molto triste e ci sono state tante lacrime, mi sono divertita moltissimo”. Oltre al romanzo di Oates, De Armas ha lavorato alla sua interpretazione anche sfruttando la grandissima moltitudine di immagini di Marilyn raccolte da Andrew Dominik.