Olivia Wilde: “I film scadenti in cui ho recitato mi hanno formata come regista”
L'attrice Olivia Wilde tornerà al cinema come regista con Don't Worry Darling il 22 settembre. In attesa, ha dichiarato di aver recitato in alcuni film per capire cosa NON fare per definirsi una regista
Olivia Wilde, la regista dietro Booksmart e l’imminente thriller psicologico Don’t Worry Darling ha rivelato di aver accettato dei ruoli non ideali per formare lo stile di regia che oggi vanta. Wilde ha debuttato sul grande schermo con The Girl Next Door nel 2004, recitando nella serie di successo The O.C., oltre a film come Year One, Tron: Legacy, The Next Three Days e The Change-Up. Il suo ruolo al fianco dell’attore e regista Mark Duplass nel thriller del 2015 The Lazarus Effect ha avuto un effetto duraturo sul suo viaggio per diventare regista, ma scopriamo insieme la dichiarazione completa!
Il percorso di Olivia Wilde per diventare regista
Wilde ha svelato: “I film in cui ho recitato, in alcuni casi, sono stati davvero pessimi, e ora penso: ‘Li ho fatti per imparare tutti i racconti ammonitori che mi avrebbero aiutato a definirmi una regista: come non parlerò mai con una troupe, come non parlerò mai con attori, come non pianificherò mai un film.’ Tutto ciò deriva da quelle brutte esperienze“. Ha continuato “Ricordo di aver fatto questo piccolo film horror con Mark Duplass molti anni fa, davvero terribile. Il film è stato molto impegnativo e Mark ha detto: ‘Finché non dirigi un film, non puoi davvero capire quanto sia difficile. Vai alla regia, vai a produrre, e poi capirai’, e aveva ragione”.
Olivia Wilde ha capito fin da subito che tutti gli uomini che aveva incontrato sul set avevano le “scarpe comode” ed ha trovato estremamente difficile riuscire a soddisfare il suo bisogno di essere al comando, di stare dietro al monitor. Fortunatamente, per il suo Don’t Worry Darling è riuscita ad ottenere lo spazio di cui aveva bisogno, realizzando a pieno la spinta per un’atmosfera “sexy, sexy, sexy” di un’estetica Palm Springs degli anni ’50, rendendo il film uno dei più bollenti dell’anno. “Come regista donna, è stato abbastanza divertente per me essere quella che dice: ‘Ho bisogno di più bikini, più abbronzatura. Voglio che tutti siano sexy, sexy, sexy.’” ha detto Wilde.