Wanna: in streaming su Netflix la docu-serie che svela i segreti della “regina delle televendite”
Dal successo alla caduta le vicende di Wanna Marchi e Stefania Nobile nella docu-serie Netflix
Wanna, la docu-serie di Alessandro Garramone scritta a quattro mani con Davide Bandiera e diretta da Nicola Prosatore, debutta oggi mercoledì 21 settembre su Netflix. Articolata in 4 episodi, promette di svelare i segreti e raccontare la storia di Wanna Marchi, la “regina delle televendite”, dalla grande popolarità degli anni Ottanta fino ai guai giudiziari, le condanne, la rovinosa caduta e il desiderio di riscatto da parte della stessa Marchi e di sua figlia Stefania Nobile. Prodotta per Fremantle Italia, Wanna si basa su diverse testimonianze (più di venti testimoni, 60 ore di interviste e oltre 100 di materiali d’archivio) per ricostruire nel dettaglio una vicenda intricata e che ancora oggi non manca di fare scalpore. Le testimonianze si basano sui racconti delle vittime delle truffe, delle stesse Wanna Marchi e Stefania Nobile, nonché da una serie di figure di spicco nel mondo delle televisioni private, dove le due teleimbonitrici hanno iniziato la loro controversa scalata al successo.
Wanna Marchi nasce a Castelguelfo di Bologna nel 1942, perde il padre quando è ancora giovanissima, inizia a lavorare come estetista e a soli 18 anni sposa Raimondo Nobile. Dal matrimonio con un uomo che la stessa Marchi definisce come violento e infedele nascono due figli, Maurizio e Stefania. La relazione tra Marchi e Nobile termina in modo piuttosto burrascoso negli anni Sessanta. Ed è proprio tra la fine gli anni Sessanta e gli inizi degli anni Ottanta che comincia a fiorire il mondo delle televisioni private, che diventa in qualche modo la culla di Wanna Marchi e Stefania Nobile. Nel 1983 Marchi ottiene, su Rete A, una trasmissione tutta sua, che conduce e porta avanti assieme ai suoi due figli. Celebre il suo tormentone “D’accordo?” e famigerati i prodotti dimagranti che la teleimbonitrice propone a chi la segue. Prodotti a base di erbe ed alghe che promettono “miracoli” e che le due donne lanciano in offerta.
Gli anni Novanta e le vicende di Wanna Marchi fra ascesa e caduta
Negli anni Novanta Marchi diventa a tutti gli effetti un personaggio televisivo e fa della sua gestualità, dei suoi modi e del suo linguaggio un marchio di fabbrica. Ma è proprio nel 1990 che arriva anche la prima condanna a 1 anno e 11 mesi di reclusione per bancarotta fraudolenta. Nel 1996 compare una nuova figura che lega il suo nome a quello di Marchi e Nobile, il Maestro do Nascimento, al secolo Màrio Pacheco do Nascimento. Il trio alza la posta, promettendo fortuna e numeri vincenti al Lotto e vendendo talismani contro il malocchio e amuleti vari. Nei primi anni Duemila Striscia la Notizia – che da tempo teneva traccia delle losche attività di Marchi, Nobile e do Nascimento – svela le truffe e gli imbrogli della “regina delle televendite”. Le indagini si allargano a macchina d’olio e nel 2002 Wanna, Stefania e diversi altri membri della società Asciè vengono arrestati. Il 3 aprile del 2006 madre e figlia vengono condannate a 2 anni e 6 mesi di reclusione nel processo per truffa, mentre do Nascimento fuggito in Brasile viene poi condannato a 4 anni.
Le due donne non riescono a stare lontane dai riflettori e già quando ottengono i domiciliari tengono a raccontare al pubblico la loro presunta verità. Nel 2009 arriva la condanna in Cassazione: 9 anni e 6 mesi per Marchi, 9 anni e 4 mesi per Nobile. Netflix propone un’altra occasione per formarsi un’opinione, ascoltare testimonianze e far nuovamente salire l’attenzione su due figure decisamente controverse nel panorama della cronaca e dello spettacolo italiani. Wanna è disponibile dal 21 settembre nel catalogo della piattaforma streaming, qui il trailer della docu-serie.