Halloween Ends, Jamie Lee Curtis dice addio pubblicamente a Laurie Strode
Nei panni di Laurie Strode, Jamie Lee Curtis ha combattuto contro Michael Myers per 45 anni, ma in Halloween Ends finirà tutto per sempre
Dopo più di quattro decenni nel ruolo di Laurie Strode nel franchise di Halloween, Jamie Lee Curtis sembra pronta per dire addio a Michael Myers. Il pubblico sarà presto in grado di assistere all’ultimo scontro tra i due, quando Halloween Ends uscirà nelle sale cinematografiche italiane il 13 ottobre. L’attesa resa dei conti finale è arrivata da molto tempo, in realtà, poiché Curtis interpreta Laurie da ben 45 anni. Per questo motivo, l’attrice ha deciso di salutare la sua compagna di vita come si deve.
Il saluto di Jamie Lee Curtis al franchise di Halloween
In un’intervista, l’attrice ha dichiarato “Ora ho bisogno di lasciarla libera e lasciarla vivere nelle menti e nei cuori dei fan che l’hanno supportata. Ora posso andare a fare le mie cose“. L’icona dell’horror ha anche discusso della sua esperienza nel filmare Halloween del 1978, che l’ha portata allo status di regina delle urla. Per tutti i primi anni ’80, Curtis ha recitato in numerosi classici di culto dell’orrore, tra cui The Fog, Prom Night, Terror Train e Halloween II. Nel 1983, è apparsa nella commedia Una Poltrona Per Due, aprendo la strada ad una carriera di successo in diversi generi.
Durante la sua intervista, l’attrice ha parlato con affetto della sua esperienza sul set di Halloween “Ricordo quanto amassi far parte di quel gruppo di giovani registi. In precedenza ero stata in TV, dove c’era tutta una troupe sindacale più anziana. In Halloween, la persona più anziana della troupe era John Carpenter, aveva 30 anni. Quindi c’era un gruppo di giovani ragazzi, e io avevo 19 anni. Era semplicemente bellissimo”. John Carpenter è tornato nel franchise nel 2018 e funge da produttore esecutivo e compositore di Halloween Ends.
Riguardo alla sua esperienza lavorativa con Carpenter nel film del 1978, Curtis ha ricordato “John è un ragazzo interessante. È una specie di gentiluomo. Lui era tranquillo e molto concentrato su ciò di cui aveva bisogno. Il film è stato girato molto rapidamente, non c’era molto in giro, non si parla molto. C’è molto lavoro”.