Dunkirk: la storia vera che ha ispirato il film di Chirstopher Nolan
Ripercorriamo le vicende storiche raccontate nel film!
Dunkirk è un film del 2017 scritto e diretto da Christopher Nolan che andrà in onda questa sera in prima tv su Rete 4. Il film si concentra sull’evacuazione della spiaggia di Dunkerque, nel nord della Francia, nel maggio del 1940. Christopher Nolan ha ammesso di aver lavorato per molti anni alla realizzazione di questo film pensato e poi scritto in maniera molto schematica. La pellicola è infatti divisa secondo 3 punti di vista – che si intrecciano nel film- che raccontano la vicenda storica vista dal cielo, dalla terra e dal mare, tutte con durate differenti. Nel cast- ricchissimo – ci sono Fionn Whitehead, Tom Glynn-Carney, Jack Lowden, Harry Styles, James D’Arcy, Kenneth Branagh, Cillian Murphy e Tom Hardy.
La pellicola è stata lodata dal pubblico e dalla critica che lo ha definito come un capolavoro non solo visivo. Il regista ha lavorato al film con una sceneggiatura di sole 76 pagine, utilizzando l’effetto palla di neve, che vede gli eventi susseguirsi sempre più in fretta fino ad ingrandirsi. Dunkirk è stato realizzarlo con un investimento di circa 100 milioni di dollari, incassandone 525.045.546 milioni. Scopriamo insieme i punti chiave dell’evento storico che ha ispirato Dunkirk.
Dunkirk: la rocambolesca evacuazione dalla spiaggia francese
Ciò che è narrato nel film è quella conosciuta come l’operazione Dynamo o l’evacuazione di Dunkerque, che coinvolse le forze Alleate tra il 27 maggio al 4 giugno 1940. Si trattò del momento finale della battaglia di Dunkerque avvenuta al confine tra la Francia e il Belgio. Dato che le truppe erano sempre più isolate via terra l’unica via di salvezza era la fuga verso Inghilterra attraverso il mare. Alla fine del 1940 le forze francesi e britanniche decisero quindi di ritirarsi via mare attraverso tre porti: Boulogne, Calais e Dunkerque. Il caso volle che solo l’ultima aveva resistito agli attacchi tedeschi ragion per cui venne scelta. Il primo giorno solo 7010 uomini furono evacuati, ma al nono giorno il totale arrivò a 338 226 soldati. Le operazioni continuarono nel corso di vari giorni con evidenti difficoltà anche a causa dei continui attacchi tedeschi che non facilitarono ovviamente l’evacuazione; vennero coinvolte numerose imbarcazioni, anche le più piccole pur di mettere in salvo i soldati.
Una volta trasportati oltre la Manica, i soldati vennero smistati e spediti con dei treni alle stazioni di Aldershot, Salisbury e Reading, e poi da lì ricollocati nei campi di accoglienza di Aldershot, Tidworth, Dorchester, Blandford, Oxford e Tetbury. Nell’operazione che prese piede dal 27 maggio al 4 giugno, lasciarono la Francia 338 226 uomini, mentre rimasero sulla spiaggia molti armamenti, soprattutto britannici. Circa 2000 cannoni, 60.000 automezzi e 76.000 tonnellate di munizioni, senza contare le imbarcazioni perse e distrutte nell’attacco. Nonostante l’operazione fu molto rocambolesca e quasi impossibile, il primo ministro inglese Winston Churchill usò l’esperienza di Dunkerque come un pretesto per galvanizzare gli animi degli inglesi ed esortarli e vederlo come un esempio a cui tornare nei momenti di crisi. Non perdete quindi Dunkirk questa sera alle 21:25 su Rete 4.
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