Matthew Perry prende di mira Keanu Reeves: “Perché River Phoenix e Heath Ledger sono morti mentre Reeves è ancora fra noi?”

Nella sua autobiografia intitolata “Friends, Lovers and the Big Terrible Thing” – in uscita negli Stati Uniti il prossimo 1 novembre – Matthew Perry si è di certo lasciato andare a diverse rivelazioni molto personali. Legato ancora oggi nell’immaginario comune al personaggio di Chandler in Friends, Perry ha messo nero su bianco la sua dipendenza da farmaci e alcol, il suo rapporto coi colleghi sul set dell’amatissima serie tv che lo ha reso celebre, nonché un momento particolarmente drammatico della sua vita, quando ha rischiato di morire a seguito di un arresto cardiaco. Variety riporta alcuni passaggi del memoir di Matthew Perry che offrono un’ulteriore prospettiva. Passaggi piuttosto controversi in cui l’attore prende direttamente di mira Keanu Reeves. Perry si esprime in maniera piuttosto astiosa nei confronti del collega in maniera apparentemente priva di una ragione specifica.

Le scioccanti riflessioni di Matthew Perry sul collega: “Perché i pensatori originali muoiono mentre Keanu Reeves è ancora fra noi?”

In due passaggi dell’autobiografia, Perry si interroga sul perché Keanu Reeves sia ancora vivo mentre attori che descrive come “talentuosi” e “pensatori originali” come River Phoenix ed Heath Ledger sono andati incontro a una morte tragica. “La lista dei geni precursori dei loro tempi è troppo lunga per scriverla qui in maniera dettagliata – basti dire che in cima ad una lista del genere dovrebbe esserci il mio co-protagonista in A Night in the Life of Jimmy Reardon [Le ragazze di Jimmy, ndr], River Phoenix“. Perry prosegue tessendo un giusto elogio di River Phoenix, parlando di lui come di un uomo meraviglioso dentro e fuori, “troppo meraviglioso per questo mondo, evidentemente”. Ed è nel passaggio successivo che Perry si scaglia contro Reeves: “Sembra sempre che siano i ragazzi davvero talentuosi ad andarsene. Perché i pensatori originali come River Phoenix ed Heath Ledger muoiono, mentre Keanu Reeves è ancora fra noi? River era un attore migliore di me, io ero più divertente. Ma me la sono cavata bene nelle nostre scene – non un’impresa da poco, ripensandoci decenni dopo”.

Matthew Perry fa nuovamente riferimento a Reeves in un secondo momento, in un passaggio del memoir in cui parla della morte del comico Chris Farley. “La sua malattia è progredita più velocemente della mia. (Inoltre, io avevo un sano timore della parola ‘eroina’, una paura che non condividevamo). Ho fatto un buco nel muro nel camerino di Jennifer Aniston con un pugno quando l’ho scoperto. Keanu Reeves è ancora tra noi. Dovevo promuovere Almost Heroes due settimane dopo la sua morte. Mi sono ritrovato a parlare pubblicamente della sua morte per droga e alcol. Ero sotto l’effetto di sostanze per tutto il tempo”.