House of the Dragon: George R.R. Martin avrebbe ambientato la serie 40 anni prima
Lo scrittore avrebbe voluto che la storia dei Targaryen venisse raccontata 40 anni prima del suo effettivo inizio
La prima stagione di House of the Dragon si è da poco conclusa, riscuotendo un successo pari a quello della serie madre, Game of Thrones. Il progetto racconta “l’inizio della fine della Casa Targaryen”, ed tratto dal libro “Fire & Blood” di Martin, ed è ambientato tra i 150 e i 300 anni prima rispetto alla serie madre. Il creatore George R.R. Martin, intervistato da Penguin Random House, ha dichiarato che avrebbe preferito che la storia iniziasse 40 anni prima, per dare spazio al rapporto che intercorreva tra Aemon e Baelon Targaryen.
Io sarei partito 40 anni prima se avessi potuto scegliere, con un episodio che avrei chiamato ‘L’erede e la riserva’, in cui i due figli di Jaehaerys, Aemon e Baelon, sono ancora vivi“, ha detto Martin. “Questo ci avrebbe permesso di vedere l’amicizia, ma anche la rivalità, tra le due parti della grande casata. Aemon muore accidentalmente quando un balestriere Myrish gli spara per sbaglio su Tarth e così Jaehaerys deve scegliere il nuovo erede. Sceglierà la figlia del figlio maggiore che è appena morto oppure il secondo figlio, che è un uomo con dei bambini suoi e non è più un’adolescente?.
House of the Dragon: George R.R. Martin avrebbe ambientato la serie 40 anni prima
In Italia i primi 10 episodi di House of the Dragon sono disponibili on-demand su Sky e in streaming su NOW. Con ogni probabilità, la seconda stagione arriverà non prima del 2024. Il responsabile di produzione della HBO, Casey Bloys, ha dato qualche anticipazione sul racconto, che non farà più uso dell’espediente narrativo dei salti temporali, e che gli spettatori non dovranno più aspettarsi cambi di casting. Sia le attrici che interpretano Rhaenyra e Alicent adulte (Emma D’Arcy e Olivia Cooke) che il resto del cast quindi non subiranno più variazioni nel corso delle puntate: “Gli attori interpreteranno questi personaggi fino alla fine”, ha ribadito. “Non faremo altri recasting. Non faremo enormi salti in avanti nel tempo. Ora siamo nella Danza dei Draghi e racconteremo quella storia”.