Barbarian: Il regista rivela le maggiori influenze per il film
Il regista Zach Cregger rivela a cosa si è maggiormente ispirato per la creazione dell'horror Barbarian, quest'anno diventato un successo
Il regista Zach Cregger, rivela cosa ha influenzato il sorprendente film horror. Barbarian è stato scritto e diretto da Cregger come suo debutto alla regia da solista. Il film è interpretato da Georgina Campbell (Black Mirror), Justin Long (Jeepers Creepers) e Bill Skarsgård (It). Il film è stato rilasciato il 9 Settembre e da allora è diventato un successo, guadagnando oltre $ 43 milioni. Ha anche ricevuto elogi dalla critica per la sceneggiatura e la regia di Cregger.
Il film segue Tess Marshall (Campbell) dopo aver scoperto che l’AirBnB che aveva prenotato era già occupato da un giovane di nome Keith (Skarsgård), mentre si trovava a Detroit per un colloquio di lavoro. Dopo un incontro scomodamente teso, i due scoprono che la casa in affitto ha un oscuro mistero, infatti nascosto nel seminterrato trovano un mostruoso essere chiamato The Mother. Da qui Barbarian in modo molto sorprendente ed unico, inizia a seguire l’attore proprietario della casa AJ (Long).
In una recente intervista con Screen Rant, lo scrittore/regista ha elencato tutti i film e i registi che lo hanno maggiormente influenzato durante la creazione del film, selezionando il film horror giapponese Audition, del 1999, come principale fonte di ispirazione: “Migliaia di film entrano in questo, ma direi che Audition, il film di Takashi Miike del 1999, è sicuramente l’antenato spirituale. Infatit tematicamente e strutturalmente, è molto simile. Anche Psycho in termini di tono. La nostra regola era Fincher al piano di sopra, Raimi nel seminterrato”.
Come Barbarian attinge dalle sue varie influenze:
Barbarian ha tenuto il pubblico con il fiato sospeso con i suoi colpi di scena, ma le ispirazioni di Cregger sono chiaramente evidenti nel film. L’influenza di Audition può essere vista meglio in The Mother, che, simile all’antagonista del film horror giapponese Asami, si rivolge a mostruosi atti di violenza come risposta ad anni di abusi. Un confronto simile può essere fatto tra AJ e Shigeharu, del medesimo film, poiché entrambi gli uomini ignorano allegramente i segnali di avvertimento che appaiono.
Il film cambia anche il punto di vista a metà film, elemento che ha reso Psycho di Alfred Hitchcock così rivoluzionario quando è stato rilasciato nel 1960. Zach Cregger amplifica magistralmente questo cambio applicando per la prima metà di film la stessa tensione a disagio che anche il regista David Fincher impiega spesso, e l’energia frenetica vista nei film di Sam Raimi per la seconda metà.