Il prodigio: il film Netflix con Florence Pugh è ispirato a una storia vera?

Al momento in cui scriviamo Il prodigio, diretto Sebastián Lelio e con protagonista Florence Pugh, occupa il primo posto nella classifica dei film più visti su Netflix (qui la nostra recensione). Florence Pugh è senza dubbio una delle attrici del momento, tra le più richieste e talentuose, con numerosi progetti interessanti alle spalle e altrettanti a venire. Ha conquistato il pubblico con le sue ottime prove in Midsommar, Piccole Donne, Black Widow e il più recente Don’t Worry Darling, film che ha ricevuto critiche contrastanti, ma che ha messo tutti d’accordo per quanto riguarda la performance di Pugh. Fra i progetti più interessanti e attesi dell’attrice britannica c’è invece la seconda parte di Dune, film diretto da Denis Villeneuve attualmente in produzione.

Il prodigio è disponibile in streaming dallo scorso 16 novembre e la storia è quella dell’infermiera inglese Lib Wright (Florence Pugh). Siamo nella metà dell’Ottocento e Lib è chiamata nelle Midlands irlandesi per condurre un esame su una ragazza di 11 anni di nome Anna che, digiuna da 4 mesi, sostiene di essere sopravvissuta grazie alla manna dal cielo. Mentre le condizioni di Anna peggiorano, Lib è determinata a scoprire a tutti i costi la verità, in una vera e propria lotta tra scienza e fede. The Wonder, questo il titolo originale, si basa sull’omonimo romanzo di Emma Donoghue, ma i fatti raccontati si ispirano a una storia vera?

La storia raccontata ne Il prodigio è finzione o realtà?

Il romanzo di Emma Donoghue e quindi Il prodigio non si basano su una singola storia vera, piuttosto su un fenomeno sociale quello sì reale e documentato. Il fenomeno in questione, sviluppatosi nel 19esimo secolo, è quello delle fasting girls – le ragazze che digiunano -, giovani donne che sostenevano di essere in grado di sopravvivere per interi mesi senza alimentarsi. Come riporta anche Collider, sono molti i casi di fasting girls riportati e documentati e il più famoso è quello di una ragazza gallese di nome Sarah Jacob, morta di fame nel 1869. Emma Donoghue ha dichiarato di non essersi ispirata per il suo romanzo a una singola storia in particolare, bensì di aver preso spunto dalle diverse testimonianze di questi eventi inspiegabili.

Nel corso di un’intervista del 2016 con NPR, Donoghue ha confermato che la storia raccontata nel romanzo e che vediamo ne Il prodigio è del tutto inventata, ma che le istanze di ispirazione sono reali, comprese quelle che hanno fatto da riferimento per il personaggio dell’infermiera Lib Wright. Ecco quanto dichiarato circa il personaggio che nell’adattamento è stato affidato a Florenche Pugh: “Sapevo che quest’infermiera era nella particolare posizione di essere stata assunta come una sorta di guardia. Questa parte del romanzo è stata ispirata da vari casi reali in cui qualcuno veniva assunto per assicurarsi che la ragazza digiuna effettivamente non mangiasse. E questo pone la figura di un’infermiera professionale in una strana posizione, in cui non deve prendersi cura di qualcuno, ma lo deve sorvegliare”.