Lily Collins: l’attrice parla del rapporto con suo padre e della sua carriera
La protagonista di Emily in Paris riflette sul rapporto tra il suo essere figlia d'arte e la sua carriera
Lily Collins ha ormai alle spalle una carriera di tutto rispetto avendo preso parte a numerosi progetti e ha imparato a farsi apprezzare da pubblico e critica per le sue capacità attoriali. Nel suo caso, come molti altri figli d’arte però, si raggiunge un momento della propria carriera in cui si riflette sul percorso unico che l’artista si è costruito e che è lontano dal nome e dalla fama del genitore. L’attrice ha da sempre lavorato in maniera autonoma e si è costruita una reputazione con il duro lavoro lasciando sempre da parte la notorietà del padre. Scopriamo che cosa ha detto al riguardo.
Lily Collins: “Sono orgogliosa di mio padre, ma voglio essere me stessa, non solo sua figlia”
Lily Collins ha discusso con la rivista Vogue France del rapporto con suo padre – Phil Collins, il batterista della famosissima band Genesis – e di quanto questo possa aver influenzato la sua carriera come attrice. Fin da subito ha chiarito che il percorso di suo padre e il proprio sono sempre stati diversi, nonostante l’amore per la musica, Lily Collins ha deciso di intraprendere un percorso di carriera diverso e dedicarsi invece alla recitazione. È normale che in queste situazioni – soprattutto in un mondo come quello dello spettacolo – si ci chieda se la popolarità di un genitore famoso abbia aiutato l’ascesa del figlio o di una figlia, Lily Collins ha voluto specificare che la cosa non la riguarda. Ha costruito in maniera autonoma la sua strada e con attenzione per poter raggiungere il successo e l’approvazione in quanto Lily e non come figlia di Phil Collins.
“Sono orgogliosa di mio padre, ma volevo essere me stessa non solo sua figlia. Per questo ero pronta ad aspettare di fare il mio debutto. […] Attraverso i provini falliti, ho imparato a concentrarmi di più sul mio lavoro e sono riuscita a trasformare la recitazione nel mio lavoro. Ma non mi adagio sugli allori: questo ambiente è molto competitivo e il posti sono cari.
L’attrice quindi ammette che anche le difficoltà e i rifiuti le hanno permesso di raggiungere quella maturità lavorativa che si aspettava e che non ha nulla a che fare con la fama di suo padre. A proposito di progetti in vista per l’attrice c’è la terza stagione di Emily in Paris in arrivo su Netflix dal 2 dicembre.